Happy Casa Brindisi-EA7 Emporio Armani Milano 72-84

Brindisi gioca 15′ quasi da favola contro l’Armani, arrivando al 32-18, con anche ottime giocate corali che hanno visto protagonista il nuovo pivot Lydeka (15 punti e 3 rimbalzi), insieme ai consolidati Suggs (13) e Mesicek (17). Milano però è troppo profonda e a suonare la carica è Goudelock, tanto è vero che a metà partita è 42-40. Il terzo quarto fa la differenza, Brindisi non riesce più a svegliarsi dal torpore, mentre Milano ha una grande e solida prestazione da parte di Micov (17 punti ma anche 7 rimbalzi), toccando il 49-60 al terzo quarto. L’ultimo quarto è un lungo garbage time per il 72-84 finale.

Banco Sardegna Sassari-Segafredo Bologna 82-74

Partita dai due volti e vittoria di rabbia e di rimonta per la Dinamo Sassari, che torna al successo dopo la sconfitta in volata con Reggio Emilia, fermando la striscia vincente di una Segafredo Bologna che si ferma sul più bello, segnando 4 punti in 7′ nell’ultimo quarto e consegnandosi alla rimonta della squadra sarda. La Virtus parte forte, trascinata da un Alessandro Gentile che ne mette 8 nei primi 15 delle V nere, facendo scappare Bologna in fretta oltre la doppia cifra di margine complice anche una Dinamo che attacca male (8 palle perse) e tira peggio( 08 da 3 in avvio). Il terzo quarto è quello della svolta, con l’espulsione di Pasquini che cambia di fatto l’inerzia al match. Hatcher si carica la squadra sulle spalle e Sassari rimonta punto su punto fino al sorpasso decisivo nell’ultimo quarto, con un parziale nei secondi 20′ di 57-36.

Vanoli Cremona-Umana Venezia 83-85

Alle porte del Carnevale, Venezia saccheggia le leccornie cremonesi travestendosi – non senza difficoltà tecniche – da orco cattivo, collezionando la terza vittoria di fila e sfatando il tabù Pala Radi. I ragazzi di coach De Raffaele, seppur infastiditi dagli impegni di Champions League, riescono a contenere l’intensità offensiva della Vanoli Cremona, la cui asticella tanto conclamata rimane bassa all’obiettivo salvezza. Partita complessivamente equilibrata, i padroni di casa disputano un ottimo secondo quarto ma subiscono il savoir faire dei campioni d’Italia soprattutto nel terzo quarto bissando la vittoria, seppur passando per un appassionante finale thriller. Per l’Umana brillano le prestazioni dell’ex Peric (18 punti) e Watt (17 punti), mentre a Cremona non bastano le prestazioni straordinarie di Sims (21 punti) e del rientrante Johnson-Odom (23 punti).

Betaland Capo d’Orlando-Grissin Bon Reggio Emilia 70-81

La Grissin Bon Reggio Emilia dà continuità al suo magic moment andando a vincere a Capo d’Orlando una gara difficile ed in cui la truppa di Menetti insegue per larghi tratti prima di sprintare in un ultimo quarto da 25-11 trascinata da Amedeo Della Valle, capace di metterne 13 senza errori al tiro nell’ultimo parziale chiudendo in modo perfetto una gara da 24 punti con 8/13 al tiro e 30 di valutazione. Capo d’Orlando ha tantissimo da Stojanovic (21 punti) e grazie al dominio a rimbalzo, soprattutto nella metà campo offensiva (11 i rimbalzi in attacco complessivi), riesce a prendere in mano l’inerzia del match dopo un primo quarto complicato, e sembra averne di più per tornare al successo. La squadra paladina paga però i problemi al tiro da fuori e le difficoltà nel contenere Riccardo Cervi, ottima spalla per Della Valle, che chiude con 21 punti e 9/11 al tiro.

Sidigas Avellino-The Flexx Pistoia 101-71

Si presenterà col morale alle stelle la Sidigas Avellino che nell’ultima gara prima della sosta per le Final Eight di Coppa Italia supera con un largo 101-71 la The Flexx Pistoia confermandosi ai vertici della classifica. Gara che dura meno di dieci minuti di gioco al PaladelMauro con un superbo Kyrylo Fesenko che domina il pitturato toscano (18 punti) ben spalleggiato da Hamady Ndiaye (13 punti). Pistoia paga le rotazioni ridotte e l’assenza di un elemento di stazza quale Jaylen Bond. All’intervallo il match (51-35) è già chiuso dalla Scandone che svuoterà l’intera panchina nel secondo tempo, mettendo già nel mirino la sfida di giovedì prossimo contro la Vanoli Cremona.

Vuelle Pesaro-Fiat Torino 90-95

Esordio vincente per Galbiati sulla panchina della Fiat, con una vittoria alla Adriatic Arena che accentua la crisi di Pesaro. La squadra di casa non demerita, gioca bene in avvio e nella prima parte e dell’ultimo quarto ma si spegne sul più bello quando sembrava aver portato a casa la vittoria. Partita spigolosa e poco spettacolare, con Torino che dopo un avvio equilibrato prende in mano le redini del match a metà del secondo quarto con una fiammata di Jones e Poeta. Pesaro regge l’urto e va negli spogliatoi sotto di 6, ma al rientro in campo Garrett e Washington sono protagonisti dell’allungo esterno che sembra girare a favore della Fiat il match. Pesaro però non molla, gira qualche vite in difesa e produce un parziale di 20-7 che ribalta completamente partita ed inerzia a 3 minuti dalla sirena. Nel momento migliore, però, Pesaro si butta via, concede a Torino canestri troppo semplici e la Fiat mette insieme un contro-break di 13-5 che la riporta al successo.

Openjobmetis Varese-Germani Basket Brescia 100-72

Partita che di fatto non inizia mai a Masnago, con la Openjobmetis che a sorpresa domina il derby lombardo, schiantando sin dalla palla a due una Leonessa Brescia troppo brutta per essere vera. Varese ha Avramovic stellare che ne mette 19 dei suoi 29 nei primi 20′, di cui 12 nel solo primo quarto in cui Varese parte 14-2 e poi 20-6 chiudendo di fatto il match dopo un solo quarto. Perché la squadra di Diana non riesce mai a reagire ed il solo Marcus Landry sembra realmente sintonizzato sulle frequenze del match. Poca intensità, poche idee, Brescia si presenta alle Final Eight non certo nel modo migliore perché nella seconda metà di gara, dopo aver concesso 63 punti a Varese nei primi 20′, la Germani rientra in campo con poca lucidità non riuscendo a cambiare l’inerzia della partita, segnando 8 punti in 7 minuti e precipitando sul -31 (78-47). A questo punto Varese tira via il piede dall’acceleratore godendosi tutti gli applausi del suo pubblico.

(a cura di Gianluca Lo Masto, Fabrizio Quattrini, Davide Baselice, Simone De Palma, Simone Piarulli, Bruno Crippa)