EA7 Emporio Armani Milano – Acea Roma 77-56

MILANO – L’EA7 si assicura matematicamente il primo posto in classifica battendo, in una gara a dir la verità piuttosto fiacca, una volenterosa Acea Roma, che ha resistito per tre quarti ma che non ha saputo rispondere al break decisivo propiziato da Alessandro Gentile alla fine del terzo quarto. E lo stesso Gentile raggiunge un traguardo piuttosto particolare, superando suo papà Nando al trentesimo posto nella classifica dei marcatori di ogni epoca della massima serie italiana.

Foto: Alessia Doniselli

Foto: Alessia Doniselli

L’inizio di gara è quasi totalmente targato Milano: entrambe le squadre sparano a salve da lontano, ma mentre i padroni di casa trovano comunque la via del canestro soprattutto con Samuels e Gentile, i romani restano avvinghiati nella buona pressione difensiva degli avversari, segnando la miseria di 4 punti nei primi 7 minuti (16-4). A poco a poco, però, Roma si sveglia, mentre Milano abbassa un po’ la guardia, pensando forse che la partita andrà via liscia fino alla fine. In effetti l’Acea non si avvicinerà mai davvero pericolosamente al pareggio, ma è anche vero che fino alla metà del terzo quarto il match ancora non è deciso. A tratti, in realtà, sembra quasi una gara di airball, ma tra un errore banale e l’altro (2/19 da tre per Milano alla fine, 2/25 per Roma) gli ospiti ricuciono fino a -4 (28-24) con una tripla di Curry a tre minuti dall’intervallo, a cui si va però sul +8 grazie a due liberi di Brooks e a un canestro di Moss su bell’assist di Kleiza dal post basso. Per inciso, si tratta dell’unica azione decente della partita del lituano, il cui atteggiamento, tra l’altro, ha fatto pensare che avrebbe preferito starsene sdraiato al sole questo pomeriggio, tanto che nel secondo tempo l’impressione, sicuramente sbagliata, è che abbia cercato volontariamente di fare fallo per andare a sedersi il prima possibile.
Chiusa la parentesi sull’ennesima prestazione sotto il par dell’ala biancorossa, torniamo al basket giocato: il secondo tempo, infatti, si apre con Milano che prova a spingere sull’acceleratore sfruttando palle recuperate e contropiede, toccando il +15 dopo un paio di minuti, e con Dalmonte che prova a mischiare un po’ le carte in difesa per tenere botta. Funziona per una manciata di minuti: Milano si blocca nella metà campo offensiva e viene bucata regolarmente da Ejim in quella difensiva, subendo un parziale di 9-0 in due minuti e mezzo. Roma però inizia ad avere carenza d’ossigeno e poi, sul +7 a un minuto e mezzo dalla fine del terzo quarto, sale in cattedra Alessandro Gentile, che infila tre canestri di fila di fattura a dir poco pregevole, riportando i suoi a +13 (56-43).
È il colpo di grazia per la squadra ospite, che non riuscirà più a rialzare la testa: Stipcevic ed Ejim riportano Roma sotto la doppia cifra in apertura di quarto periodo, prima di alzare le mani e permettere a Milano di allungare fino al +21 finale, segnato nel garbage time da un tiro libero del giovanissimo Francesco Villa.

Foto: Alessia Doniselli

Foto: Alessia Doniselli

Le parole di coach Dalmonte inquadrano perfettamente l’andamento della gara: «Come avevo detto nel prepartita, dovevamo avere coraggio e incoscienza, soprattutto per gli accoppiamenti difensivi. Ho optato per il cambio sistematico sul pick’n’roll di Gentile per evitare poi tutte le rotazioni dietro. Non so dire se abbia funzionato o meno, il dato è che li abbiamo tenuti a 77 punti in casa, il loro minimo stagionale. Siamo anche riusciti a limitare il loro gioco in contropiede, a parte all’inizio del terzo quarto, prima del nostro ultimo sforzo per tornare a -6. Poi, per motivi evidenti, siamo tornati sotto e mi permetto di dire una cosa che non dico mai: forse non ci stanno i 20 punti di distacco per quanto visto stasera».

Con il primo posto già assicurato, invece, coach Banchi pensa già ai playoff: «L’obiettivo del prossimo mese è cercare di rigenerare la squadra, compresi gli acciacchi di Elegar e Cerella, abbassando i carichi di lavoro per finalizzare tutto per l’inizio dei playoff, che sono un campionato a parte, con una tipologia di partite che ci metterà alla prova soprattutto nella gestione della pressione per il nostro ruolo di favoriti. Ripetersi non è mai semplice, come dicono anche i numeri». I numeri in realtà dicono che nell’ultimo decennio una certa squadra è riuscita, diciamo così, a ripetersi qualche volta, e in questa squadra Luca Banchi era ben presente; ma, si sa, la scaramanzia non è mai troppa…

EA7 Emporio Armani Milano – Acea Roma 77-56 (22-10, 13-17, 21-16, 21-13)
Milano: S. Samuels 18, A. Gentile 14, M. Brooks 12. Rim (36): A. Gentile e M. Brooks 6. Ass (15): A. Gentile 6.
Roma: M. Ejim 18, R. Curry 9, N. Ebi 8. Rim (37): M. Ejim 8. Ass (10): R. Stipcevic 4.