EA7 Emporio Armani Milano – Vanoli Cremona 94-61

MILANO – Dura meno di un quarto la sfida che apre la prima giornata di ritorno a un orario atipico (16.30) ma che, un po’ a sorpresa, ha portato forse più spettatori del previsto al Forum (oltre 10.000). Nel giorno del ritorno di Hackett, Hackett non gioca, a causa di una gastrite che ha spinto lo staff a tenerlo a riposo (così come con Melli); non che ci fosse particolare bisogno di loro, col senno di poi, dato che l’EA7 ha letteralmente dominato fin dai primi minuti, contro una Vanoli che, pur paziente e ordinata nell’esecuzione dei giochi a inizio gara, non ha davvero mai fatto canestro, compromettendo così inevitabilmente il prosieguo della gara.

Primo tempo da incorniciare per Alessandro Gentile (Foto: Savino Paolella)

Primo tempo da incorniciare per Alessandro Gentile (Foto: Savino Paolella)

Cremona va subito in vantaggio 2-0 con un canestro di Cusin su assist di Vitali, ma sarà la migliore azione della squadra ospite in tutta la partita. La Vanoli, infatti, segna 6 punti in tutto il primo quarto, mentre Milano scalda i motori con Gentile e inizia ad allungare con le triple di Brooks e Ragland (22-6 dopo 10 minuti).
Nel secondo quarto la musica non cambia: Ferguson infila una tripla dopo due minuti e mezzo e ispira una sorta di break positivo per i cremonesi, che vanno a segno anche con due canestri di fila di Bell (29-13). Timeout di Banchi e tutto torna come prima: Moss, Cerella e James ampliano nuovamente il divario, mentre per la Vanoli è il solo Cameron Clark a tenere botta e a far sì che il punteggio all’intervallo non superi i limiti dell’imbarazzo (46-30). Tanto per dare l’idea: dopo 20 minuti la valutazione di squadra di Cremona è 16, quella di Clark 18 (nel terzo quarto saranno “pari”: 26 a 26).

Partita sottotono per Samardo Samuels (Foto: Savino Paolella)

Partita sottotono per Samardo Samuels (Foto: Savino Paolella)

Come se non bastasse, nella ripresa l’Olimpia scende in campo con l’intenzione di chiudere definitivamente i conti e di far rifiatare gli uomini di punta in vista della delicata trasferta a Vitoria di giovedì. Stavolta è Ragland il più ispirato: due triple in fila e due assist per le schiacciate di Samuels e Brooks danno il +29, che diventa +33 con un altro canestro dello stesso Ragland e una tripla di Moss. Il divario è così ampio che Banchi decide di andare a pescare dal fondo della panchina addirittura Angelo Gigli, mentre Gentile, che aveva chiuso il primo tempo a 13 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, smette quasi di tirare per cercare improbabili assist nel tentativo di raggiungere la tripla doppia; impresa però fermata quasi sul nascere dal suo allenatore, che lo toglie alla fine del terzo quarto e non lo rimette più.
Insomma, puro garbage time per almeno 15 minuti (i più maligni potrebbero anche dire 25), nei quali Ragland e Brooks aggiustano le loro cifre, James raggiunge la doppia cifra, Gigli si ricorda come si fa canestro e Gentile, in panchina, spiega a Brooks che quando la curva gli dedica un coro lui deve alzare le mani in segno di ringraziamento.

Finalmente un po' di spazio anche per Angelo Gigli (Foto: Savino Paolella)

Finalmente un po’ di spazio anche per Angelo Gigli (Foto: Savino Paolella)

È la prova, come se ce ne fosse bisogno, di quello che è chiaro già da tempo: Milano è tanto dominante in campionato quanto è dominata in Europa. Una caratteristica che Banchi, visti i trascorsi a Siena, dovrebbe sentire alquanto familiare.

A fine gara, piuttosto amareggiato coach Cesare Pancotto: «Due forze differenti in campo, è questo il nocciolo della questione. Ci spiace aver subito tanti punti di scarto, soprattutto per la società e il nostro pubblico. Non so cosa possa aver inciso di più, se la sosta o l’effettiva superiorità di Milano, ma stasera è mancata l’energia che ci contraddistingue, non siamo stati mai in partita. Dobbiamo recuperare da questo punto di vista, perché non esiste che manchino energie, cuore e determinazione. Non devono essere gli errori a farci cambiare atteggiamento. Se indossi la maglia della Vanoli devi giocare al massimo dall’inizio alla fine, contro qualsiasi avversario!».

Non può che essere soddisfatto Luca Banchi, che però guarda soprattutto al prossimo futuro e non nasconde un certo fastidio per la partita di Kleiza: «Prestazione convincente, nata da un adeguato approccio alla partita e da un definitivo scossone grazie a un terzo periodo di grande applicazione difensiva e a buone percentuali dall’arco. Sarà un inizio di campionato difficile, contro 5 delle migliori 7 in classifica. Questo ci spinge a produrre ogni sera il massimo sforzo, nonostante il periodo non facile, visto l’impegno che ci richiede l’Eurolega. Sulla partita di Kleiza, c’è poco da dire: ha commesso degli errori che non accetto da un giocatore della sua esperienza, mettendosi a questionare con gli arbitri, abboccando alle provocazioni degli avversari. Ritengo che un giocatore come lui debba tenere un atteggiamento ben più consono al contesto in cui si ritrova».

EA7 Emporio Armani Milano – Vanoli Cremona 94-61 (22-6, 24-24, 31-13, 17-18)
Milano: J. Ragland 22, M. Brooks 14, A. Gentile 13. Rim (43): S. James 8. Ass (25): J. Ragland e A. Gentile 7.
Cremona: C. Clark 19, K. Hayes 10, L. Campani 6. Rim (28): L. Campani e C. Clark 6. Ass (9): K. Hayes 4.