La quinta giornata di campionato prenderà il via dal PalaPentassuglia, dove a mezzogiorno si scontreranno Brindisi e Torino. I pugliesi sono ancora fermi a due punti e vogliono recuperare morale dopo la rocambolesca sconfitta, la terza in fila, con Varese; l’infortunio di Nic Moore ha però privato la Enel del suo playmaker titolare, con AJ English, ancora in ombra, costretto ad adattarsi. L’infermeria ha però riconsegnato a Sacchetti un Kris Joseph abile ed arruolato. Vitucci invece vuole brindare con un colpo esterno il suo nuovo incarico da assistente di Messina in Nazionale. I due punti raccolti contro Cremona hanno aumentato la consapevolezza del suo gruppo, che vuole giocarsi qualcosa di importante. Dopo il viaggio in Puglia i piemontesi avranno tre sfide (Milano, Trento e Venezia) per capire chi sono realmente.
Una sfida decisamente interessante è quella tra Milano e Caserta. Dopo tanti anni tra le due compagini, nonostante siamo solo all’inizio, si respira aria d’alta classifica. Le scarpette rosse hanno perso l’imbattibilità stagionale inchinandosi a Olympiakos e Real Madrid, e in settimana è tornato in auge l’affaire-Gentile, oramai ex capitano. Caserta, dal canto suo, arriva al Forum con la mente sgombra: tre vittorie in quattro gare sono un bel modo per cominciare la stagione, e arrivare a Milano con la possibilità di issarsi addirittura in vetta alla classifica sembrava utopia solo un mese e mezzo fa. Rimangono però dubbi sulla condizione economica dei bianconeri, ancora in attesa dei soldi della Fortune Consulting; i problemi fuori dal campo potrebbero oscurare il cielo splendente sotto la Reggia.
Avellino vuole continuare la sua marcia nelle posizioni di testa, e lo fa accogliendo la matricola Brescia al PalaDelMauro. Quella tra le due compagini è una sfida inedita nella storia del massimo campionato; i biancoverdi arrivano in fiducia dopo la rimonta su Strasburgo, ma in virtù della partita di Champions League la preparazione per domani è stata piuttosto breve. Brescia però non vuole fare da agnello sacrificale; Lee Moore si sta dimostrando un attaccante di ottimo livello e coach Diana si affiderà molto ai suoi canestri. In casa lombarda si pensa anche ad intervenire sul mercato, ma per ottenere la prima vittoria in trasferta bisognerà migliorare il 37,5% dal campo lontano dal PalaGeorge.
Altra sfida che può chiudere già qualche porta per entrambe le squadre è quella tra Venezia e Cremona. I lagunari, partiti bene in campionato, hanno smarrito le loro certezze offensive e sono ancora ancorati a quota 4 punti; la vittoria contro il Pinar in Champions League ha però dato consapevolezza delle abilità difensive della Reyer, fondamentale dal quale coach De Raffaele vuole ripartire per restare nelle zone nobili di classifica. Cremona invece sta incontrando più difficoltà del previsto nel processo di crescita e non vuole incappare in un’ennesima sconfitta che la lascerebbe a 2 punti. Pancotto è però fiducioso, chiedendo ai suoi una partita dal cuore giovane e coraggioso, un po’ le caratteristiche che hanno ben portato lo scorso anno.
Pistoia e Varese vivono una situazione abbastanza simile alle due squadre descritte in precedenza. I toscani sono riusciti a gioire una sola volta contro Brindisi, e soffrono oltremodo delle 17 palle perse a partita che la piazzano al primo posto in questa poco onorevole graduatoria. La The Flexx, ancora alla ricerca di un americano, si è allenata a ranghi ridotti per i problemi alla spalla di Antonutti. Varese invece non ha ancora capito quello che vuole fare da grande, mostrandosi bella in casa e bruttina lontano dal Pala2A. Ma secondo coach Moretti, ex della gara, ci vorrà ancora del tempo per vedere in campo la vera OpenJobMetis, e contro Pistoia sarà un bel banco di prova.
Sassari ha necessario bisogno di ritrovarsi. Dopo il brutto ko contro Cantù i ragazzi di Pasquini si sono fatti sorprendere dai modesti ungheresi del Szolnoki. Per poter rialzarsi c’è subito la sfida con Pesaro, ma l’infermeria sarda è leggermente piena, con gli acciacchi di Sacchetti e Savanovic e i punti in bocca ricevuti da Josh Carter. Settimana complicata anche per la Consultinvest, con Ryan Harrow allenatosi con il freno a mano tirato per un problema alla schiena mentre Marcus Thornton fatica ad integrarsi. Coach Bucchi è fiducioso, ma per strappare la salvezza il rendimento in trasferta dovrà migliorare: nelle prime due sfide lontano dall’Adriatic Arena i biancorossi sono tornati a casa a mani vuote da Torino e Cantù. Se arrivasse anche una sconfitta con la Dinamo, i ko consecutivi diventerebbero già quattro.
Altra squadra nel gruppetto a due punti è Capo d’Orlando, che semina tanto sotto il piano del gioco ma finora ha raccolto ben poco in quanto a risultati. L’infortunio di Berzins ha azzoppato il roster di coach Di Carlo ed i siciliani sono ancora alla ricerca di un’ala comunitaria per sostituirlo; intanto la Betaland continuerà nel suo gioco fatto di altruismo, che ha portato Bruno Fitipaldo a scrivere 13 assist nella gara con Trento. In Sicilia approda però una Cantù in forma, che pare aver giovato dall’innesto di Dominic Waters in cabina di regia. Per ampliare le rotazioni Kurtinaitis avrà a disposizione anche il nuovo arrivato Alex Acker, il coach lituano sceglierà presumibilmente poche ore prima della partita chi dover tenere fuori.
Il posticipo domenicale mette invece di fronte Trento e Reggio Emilia in un altro scontro ad alta quota. La squadra di Buscaglia non è più una sorpresa: la Dolomiti Energia ha trovato subito la giusta quadratura spazzando via tutte le remore sul roster costruito. Le tre vittorie in fila hanno dato fiducia all’ambiente, pieno di giocatori che possono segnare un buon numero di punti. Con la Grissin Bon arriverà però la prova del nove: una squadra costruita su principi molto simili e che, dopo essere partita male, si è risollevata. I biancorossi vengono da una settimana difficile, con Needham, Cervi e Gentile che hanno dovuto saltare qualche allenamento per dei problemi fisici. Al PalaTrento saranno però al meglio, pronti per regalare al pubblico un grande spettacolo.
