Avellino+SponsorAVELLINO – Poco più di un mese fa la sconfitta contro la Vuelle Pesaro ha rappresentato il punto più basso toccato dalla Sidigas nel corso dell’attuale campionato. A distanza di trentasei giorni sono trasversalmente mutati gli scenari per la compagine allenata da coach Frank Vitucci che contro l’Acqua Vitasnella Cantù ha la possibilità di centrare la quarta vittoria consecutiva, blindare l’attuale settimo posto in classifica (coi venti punti conquistati) e mettere nel mirino la sesta piazza, occupata attualmente dai vincitori della Coppa Italia del Banco di Sardegna Sassari a quota ventidue. Prima c’è da battere la formazione brianzola, una delle bestie nere del roster biancoverde che nei ventinove precedenti  è stata costretta ad alzare bandiera bianca per ben ventitre volte.Avellino dovrà far valere il suo maggior peso e qualità sotto le plance dove la coppia Ivanov-Thomas potrebbe creare difficoltà ai colleghi Leunen-Cusin. L’ala americana è insidiosa con le sue qualità balistiche dall’arco dei tre punti (sebbene in terra irpina abbia collezionato un misero 0/8 nelle ultime due apparizioni) e insospettabile assist-man (3,5 a partita). Il compagno di reparto Cusin è il terzo miglior stoppatore del torneo oltre ad essere espressione di garanzia e discreto tiratore da due punti (71,9 %), ben supportato in panchina dal veterano Denis Marconato, alla sua ventunesima stagione in massima serie. Coach Vitucci ha parlato di Cantù come una squadra dai numeri importanti e una delle candidate ad essere protagoniste di qui sino alle finali playoff. I numeri lontano dal Pianella recitano due ko nelle ultime due uscite (a Pistoia e a Pesaro). Un motivo in più per Spinelli e soci affinché possano regalare un’altra vittoria ai numerosi supporter biancoverdi che, alla luce delle ultime tre affermazioni, credono sempre di più ai playoff.

Cantù+SponsorCANTU’ – Dopo la beffa di mercoledì a Ulm dove una vittoria di 8 punti non è bastata ai ragazzi di Sacripanti per continuare l’avventura europea, Cantù riprende il suo cammino in campionato al Pala Del Mauro di Avellino in una sfida che si preannuncia interessante e molto avvincente. La squadra irpina è reduce da tre vittorie consecutive, domenica scorsa ha annichilito Varese e sembra avere trovato la giusta amalgama che ha inizio stagione invece le mancava. I biancoblù, seppure con un po’ di stanchezza nelle gambe e nonostante la ferita ancora aperta per l’eliminazione dall’Eurocup, sanno quanto sarebbe importante sbancare Avellino, portarsi 2-0 negli scontri diretti e rimanere attaccati al treno delle capoliste. La formazione brianzola domani sarà al completo ad eccezione di Abass che nel corso della settimana ha avuto un riacutizzarsi del dolore alla caviglia. Il giovane comasco domani sarà in panchina ad Avellino, ma deve aspettare gli esiti della risonanza prima di tornare a completa disposizione di coach Pino Sacripanti che alla vigilia della sfida è preoccupato in particolare dalla coppia di lunghi di Avellino: Thomas e Ivanov costituiscono forse la coppia più produttiva del campionato nel ruolo del 4 e del 5 dato che viaggiano a 15 punti di media a partita. E’ indubbio che i nostri giocatori interni dovranno fare un grande lavoro. A questo punto dell’anno però le regole difensive di squadra devono essere più forti delle individualità e noi dobbiamo mettere la stessa dedizione e partecipazione collettiva della gara di mercoledì a Ulm”. Per quanto riguarda invece il pacchetto degli esterni la Sidigas dispone di elementi di notevole qualità, Jaka Lakovic  su tutti. Ragland e Gentile saranno dunque chiamati ad un grande sforzo difensivo con l’obiettivo di fermare, come accaduto nella partita d’andata,  il cervello del gioco irpino, mentre da Aradori ci aspetta un’altra prestazione da leader come quella contro Roma. Osservato speciale della gara di domani è anche Marcel Jones dopo che il giocatore di passaporto neozelandese contro Ulm ha commesso un evitabile fallo a pochi secondi dal termine che è costato la qualificazione. I compagni di squadra e Sacripanti hanno comunque difeso “Marcello” in settimana: “E’ un dato di fatto che Marcel abbia commesso un errore anche perché è stato ripetuto due o tremila volte di lasciare penetrare Long e di togliersi se non avesse tirato da tre. Detto questo se noi avessimo segnato l’ultimo canestro avremmo comunque vinto. Jones non è dunque l’esclusivo colpevole del mancato ribaltamento della differenza canestri. Chiaro che alla fine della partita ero arrabbiato, ma il giorno dopo Marcel è tornato a essere il ragazzo stupendo, pieno di dedizione e umiltà, e il giocatore con del talento offensivo che è”.

(da Cantù, Matteo Rini)