Umana Reyer Venezia – Grissin Bon Reggio Emilia 89 – 67 (serie 3-2)
Mestre (VE) – L’ennesimo tassello di una serie meravigliosa. È stata una partita strana, condizionata inevitabilmente dal caldo (che ha provocato un blackout di quasi quaranta minuti) e dalla situazione fisica delle due squadre, con Reggio aggrappata ai pochi rimasti a roster e Venezia a sfruttare da subito i propri uomini migliori. Cavalcando l’onda Peric infatti, Venezia inizia da subito a creare problemi alla Grissin Bon all’interno della propria area, che non riesce né con Polonara né con Silins a trovare una soluzione allo strapotere del croato. L’11-4 costringe Menetti al timeout dopo soli 3 minuti, e solo con l’inserimento di Kaukenas Reggio si scuote dal torpore. Uno spento Silins lascia spazio a Della Valle, con Venezia a guadagnare terreno grazie anche ai rimbalzi offensivi, mentre Nelson riesce a controllare un Cervi davvero non in serata, che non riesce a contribuire nel fronteggiare i mismatch che portano tanti punti (e falli) per gli orogranata. I lagunari si portano sul +13 (30-17), in una situazione che vede Silins a 3 falli e Cervi fuori per scelta, ma proprio quando la sensazione è quella della fuga imminente Venezia perde lucidità, e sfruttando gli errori avversari gli ospiti passo dopo passo si riportano sul -3 con la tripla di Diener (38-35), riuscendo ad andare al riposo sotto di soli (per quello che si è visto) 5 punti.
Poi, accade ciò che Venezia ha fatto diventare abitudine: al rientro sul parquet, intensità difensiva, transizione e i colpi da campione di Peric e Goss producono un 13-0 che spacca in due la gara, nonostante i tentativi di puro orgoglio di Cinciarini e Kaukenas di tenere i compagni in partita. Su ambedue i fronti si cerca il tiro dall’arco, con l’Umana a cercare il colpo del ko e la Grissin Bon a provare a rientrare, producendo una situazione di stallo che Jackson, l’uomo dei canestri importanti in questi playoff, sblocca portando Venezia sul +20. È ancora lui a firmare la tripla che uccide definitivamente la partita in avvio di quarto parziale, mentre Reggio non può fare altro che restare a guardare, abbandonata dalla fortuna e dalle forze, come Venezia si sia portata ad un passo da una storica finale. Finisce 89-67.
MVP Hrvoje Peric: Prestazione clamorosa, di dominio puro, sotto il canestro di Reggio. Polonara, Silins, Cervi, Chikoko…nessuno è riuscito a fermare la furia croata, punto cardine dell’attacco orogranata. Chiude con 30 punti in 14 tiri, 6 rimbalzi, 2 assist per 37 di valutazione.
La statistica: 20 assist su 29 tiri realizzati, percentuali stratosferiche (68% da 2, 44% da 3), a simboleggiare ancora una volta l’ottima e l’ottima selezione di tiri di Venezia.
Umana Reyer Venezia – Grissin Bon Reggio Emilia 89 – 67 (24-17, 16-18, 26-14, 23-18)
Venezia: H. Peric 30, J. Jackson 15, S. Nelson 10; Rim(34): J. Stone 7; Ast(20): J. Stone 8
Reggio Emilia: A. Cinciarini 13, R. Kaukenas 11, G. Pini 10; Rim(31): R. Cervi e G. Pini 5; Ast(9): 3 giocatori con 2
Coach Carlo Recalcati: “Ottimo primo tempo, come impatto ed inizio, come determinazione ed esecuzione, nel quale abbiamo raccolto troppo poco rispetto a quanto fatto. Solo i liberi sbagliati hanno impedito di chiudere con vantaggio maggiore. Nel terzo quarto abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, aumentando l’intensità e facendo circolare molto bene il pallone. Non ho altre considerazioni, se non quella di esprimere la mia felicità per la possibilità di aver potuto risparmiare giocatori, perché a questo livello ed a questo punto diventiamo farmacisti stando attenti a centellinare le energie giocatori. E una vittoria che ci da ulteriore fiducia, adesso dobbiamo andare a Reggio senza pensare troppo, cercando di chiudere la serie.
Coach Massimiliano Menetti: “La Reyer ha vinto meritatamente. Peccato per noi, è evidente che i 40 minuti di blackout non ci han fatto bene, perchè a dir la verità avevamo chiuso bene i primi due quarti, ed avevamo la certezza di fare un’ottima ripresa. I 5 minuti in cui non siamo ripartiti sono stati letali, abbiamo fatto buone cose durante i primi due quarti anche se con qualche regalo di troppo. Questi sono i playoff, adesso torniamo a casa concentrati, vogliamo tornare qui dopo una grande vittoria davanti il nostro pubblico. I problemi di roster si sono fatti sentire, ed i tre falli di Silins dopo nemmeno un tempo non ci hanno aiutato, mettendoci in una situazione difficile nella quale dovevamo giocare uno per l’altro. Achille (Polonara) ha avuto un inizio difficile nel terzo quarto, ed in questa situazione in cui gli esterni sono contati, ho la coperta davvero corta se metto in campo due lunghi. Lo possiamo fare in altre situazioni, in cui non siamo così messi male con i falli, non come oggi. Inoltre, la buona notizia è che Diener è uscito con un problema alla gamba, il che mi costringe a pensare a Silins come jolly. Dobbiamo usarlo anche come esterno, altrimenti Diener, Kaukenas e Cinciarini devono stare in campo 38 minuti”.
Pagelle:
Umana Reyer Venezia
J. Stone 7: Altra prova di grande sostanza. 7 rimbalzi, 8 assist e la costante domanda di chi lo può contrastare in post
H. Peric 8,5: Tanto di cappello. Gioca una prova da posseduto, in attacco è un ariete inarrestabile.
P. Goss 7,5: Nello strappo decisivo, ci sono anche i suoi pesantissimi punti.
J. Jackson 7,5: L’uomo della provvidenza. Dovrebbe dare minuti di riposo agli esterni, ma continua a giocare da leader prendendo (e segnando) tiri importanti.
T. Ress 7: Pianta due stoppate da urlo, ed è sempre e comunque il pilastro sopra cui reggio deve passare in area.
B. Ortner 6,5: Recalcati decide di puntare maggiormente su Nelson, non demerita.
S. Nelson 7: Entra Cervi e lo segue a ruota, arginando il lungo ospite in maniera ottima. Aggiunge anche dieci punti.
P. Aradori 6,5: Non è al top, ma con la palla in mano è sempre pericoloso.
J. Viggiano 6,5: Solito grande lavoro su ambedue i fronti.
Grissin Bon Reggio Emilia
V. Chikoko 5: Parte in quintetto viste le assenze, patisce in area come tutti i compagni.
A. Polonara 5: Gli tocca Peric in versione superman.
A. Della Valle 5,5: Cerca di smuovere i suoi nel secondo periodo, poi poco più.
G. Pini 6: Nel finale, quando la Reyer tira i remi in barca, si fa vedere sotto canestro senza avere un avversario di ruolo.
R. Kaukenas 7: Stoico. Entra e cambia l’inerzia dopo l’11-4, si fa trovare sempre pronto.
R. Cervi 4,5: Quell’appoggio sbagliato sotto canestro senza ostacoli è l’emblema della sua gara.
O. Silins 5: Penalizzato dai falli, fatica tantissimo.
D. Diener 5: La mano fa male, adesso anche la gamba. Di più non può.
A. Cinciarini 5,5: Prova ad arginare l’emorragia senza riuscirci, cerca di caricarsi la squadra sulle spalle senza trovare risultati.
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