La schiacciata finale di Jamel McLean (Foto Savino Paolella)

La schiacciata finale di Jamel McLean (Foto Savino Paolella)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 71 – UMANA REYER VENEZIA 66 (16-21, 12-16, 22-16, 21-13)

Seconda semifinale di giornata per la Supercoppa Beko 2015 che si gioca tra l’EA7 Emporio Armani Milano e la Umana Reyer Venezia, con Milano che vuole da subito partire bene per far dimenticare la delusione della scorsa stagione.

Alla fine la squadra di capitan Gentile riesce a portare a casa una vittoria con una prestazione ben lontana dal potersi definire buona. Le buone intenzioni iniziali infatti non trovano riscontro in campo e Milano va subito sotto ad inizio partita, complice un attacco davvero troppo poco efficace e una partenza lampo della premiata ditta Goss-Peric. Cambia subito tutto coach Repesa e con l’ingresso di Simon e Hummels prova a dare maggiore energia a una squadra che pare davvero troppo imballata, come da previsioni visto il poco tempo avuto a disposizione per assimilare il cambio di gioco e di mentalità che il nuovo cambio tecnico è chiamato a portare nella città della Madonnina provando finalmente a far contenta una tifoseria che continua nella sua contestazione a Livio Proli e Flavio Portaluppi.

La sensazione però è che Venezia sia aggressiva nel senso più giusto del termine, attaccando il ferro ed esplorando ogni difetto di una squadra, quella di Milano, che ha sicuramente parecchi problemi di amalgama, come normale che sia per una squadra nuova per 10/12. L’aggressività di Milano invece è scomposta e porta Jenkins a fare 3 falli in 5 minuti di gioco nel primo quarto.  La Reyer tiene bene i pick and roll di Cinciarini, concedendogli spazio al tiro ma contenendo le penetrazioni e le soluzioni per Milano si fanno più complicate.

Milano però cambia approccio nella ripresa e diventa decisamente più ispirata e aggressiva su entrambi i lati del campo, con Gani Lawal che inizia a dare una scossa di energia da cui la squadra attinge linfa vitale per recuperare lo svantaggio. Venezia però non si scompone e continua ad attaccare in modo composto e trovando sempre soluzioni piedi per terra da oltre l’arco, da dove nel primo tempo tira con il 47%.

Le folate di Milano si esauriscono in fretta e Venezia torna in doppia cifra di vantaggio approfittando di un  antisportivo fischiato a Simon. Ancora una volta è la classe di Alessandro Gentile a pagare la cauzione per Milano, che riesce a tornare a un solo possesso di distanza a chiusura del terzo quarto. Il capitano milanese, però vive di luci ed ombre e, costantemente raddoppiato dalla difesa di Venezia, va spesso fuori giri e perde qualche pallone di troppo.

Charles Jenkins (Foto Savino Paolella)

Charles Jenkins (Foto Savino Paolella)

La svolta arriva nel finale ed è Jenkins l’eroe di Milano. Con 4 falli a carico in soli 6 minuti di gioco, nel quarto quarto trova fiducia e con una tripla dall’angolo, un recupero e l’appoggio in solitaria porta Milano avanti per la prima volta in partita a 47” dalla fine. La schiacciata di McLean su assist di Gentile mette il punto esclamativo sulla sfida e porta una Milano non bella a giocarsi la finale contro Reggio Emilia.

Per Venezia un’occasione sciupata, nonostante la bella prova messa in campo. Tra i più ispirati Peric e l’utilissimo Jeff Viggiano, mentre vive di alti e bassi l’attesissimo Phil Goss, autore di giocate di livello e blackout difensivi preoccupanti, come testimonia il -17 di plus/minus. Impeccabile invece Michael Ramos con il suo 4 su 5 da tre.

Per Milano invece buona prova di Cinciarini, che mette anche 2 triple importanti, pur mostrando tutti i suoi limiti, che portano le difese a battezzarlo da fuori. È parso invece a tratti stanco Alessandro Gentile, anche se nei parziali di Milano c’è sempre lo zampino della sua enorme classe. Da rivedere Krunoslav Simon, non ancora perfettamente a suo agio nella sua nuova squadra. Chirurgico invece Charles Jenkins, fuori dalla partita per problemi di falli ma autore delle giocate che hanno deciso la sfida.

Phil Goss (Foto Savino Paolella)

Phil Goss (Foto Savino Paolella)

Carlo Recalcati: “Perdere così scoccia e scoccia tantissimo.Usciamo comunque da questa partita con qualcosa di positivo, perché abbiamo perso contro una grande squadra. Eravamo curiosi di vedere cosa potevamo fare contro una squadra di livello di Serie A e il riscontro è stato positivo. Rimane il rammarico di non poter giocare domani la finale, ma diamo il merito ai nostri avversari per aver fatto le giocate giuste nei momenti finali. A noi è mancata un po’ di lucidità, abbiamo fatto piccoli errori nelle rotazioni difensive, in tiri affrettati e con un paio di palle perse. In una gara del genere è ciò che ti costa la partita”.

Jasmin Repesa: “Sappiamo di essere arrivati qui con fatica, con una preparazione senza giocatori e dovendo improvvisare, però una società come Milano non può cercare scuse. La mia scelta sui pick and roll difensivi a inizio partita è stata sbagliata, poi nel secondo tempo abbiamo cambiato approccio e siamo andati meglio. Faccio i complimenti alla squadra, che è insieme solo da tre allenamenti. Loro sono stati più fluidi in attacco e noi siamo consapevoli di non aver giocato bene, ma la vittoria dà fiducia per le prossime gare. Adesso abbiamo una finale con una squadra con un mix di gioventù ed esperienza e sarà una partita difficile. Stasera abbiamo giocato male e senza l’attaccamento alla maglia non avremmo potuto vincere”.