Tariq Kirksay (foto Leopardi)

L’ala francese non va in Marocco e cambia destinazione. La Sutor all’assalto del pivot che sarà sicuramente americano. E riesplode il sogno Ford

MONTEGRANARO – L’obiettivo è chiaro: una squadra di otto giocatori. Peccato che in un mese la Sutor abbia perso due elementi chiave del quintetto base e l’ex giovane talento friulano.

Due elementi chiave, e non uno solo di nome Brunner, perché la Fabi Shoes ha salutato anche Tariq Kirksay. L’ala di passaporto francese, l’allenatore in campo, ha fatto la sua valigia e volerà in Russia nella ricca Samara. Non parte per il Marocco Tariq, resta in zona per espletare le formalità e poi prenderà un altro aereo verso l’Est Europa.
Soldi certi e pure tanti per l’uomo che, dopo l’infortunio, era diventato il vero valore aggiunto della squadra. Kirksay se ne va con i suoi 7 punti di media, i suoi 6 rimbalzi i 3 assist e le quasi 3 palle recuperate a partita. Valore aggiunto quanto discontinuo, spesso quasi svogliato.
Se ne va con la sua saggezza tattica che ne faceva l’assistente perfetto. Durante il lungo infortunio di inizio stagione, che ha segnato l’era Drucker, Tariq ha seguito tutti gli allenamenti e spesso entrava in campo per dare consigli.

Era l’esperienza al servizio di un gruppo troppo spesso impaurito. Kirksay non è uomo da trenta punti, ma è quello che fa giocare bene gli altri. “Il mio obiettivo è far rendere al meglio i miei compagni”. L’ha detto il giorno del suo arrivo, l’ha ribadito nell’ultima intervista. Un uomo – squadra. Ma anche un atleta di 34 anni che ha avuto la chance di andare a incassare soldi puntuali altrove.

Questione di scelte. Chi poteva andare via, ha giurato fedeltà alla Sutor. Ivan Zoroski è uno dei due pezzi pregiati rimasti. Ha avuto offerte dirette e offerte sono arrivate sul tavolo della Triade. Ma la dirigenza ha detto ‘no, senza di te non possiamo salvarci’ e lui ha scelto di rimanere. Di dare tutto per questa maglia. Un esempio per chi a Montegranaro viene, incassa e scappa. Come Zoroski, Ivanov. Il bulgaro piace, ma la Sutor è casa sua, almeno fino a fine stagione. C’è un patto tra i giocatori rimasti: vincere per salvare squadra e società.

In cambio chiedono solo una cosa, di essere pagati puntualmente e di vedere la squadra rinforzata. Arriverà il pivottone che, dopo la cessione di Kirksay e Brunner, sarà americano. La Fabi Shoes cambia volto e struttura, dal 2+4, al 3+2. Sognare non costa niente e quindi, l’appello dei tifosi a Trapè, è solo uno: “Riporta in gialloblù il tuo principe, riprendi Sharrod Ford”.


Raffaele Vitali - Laprovinciadifermo.it