Luca Dalmonte

Luca Dalmonte

Coach Luca Dalmonte apre le danze in sala stampa. Queste le sue parole al termine della gara vinta dalla sua Acea Roma sul campo di Montegranaro: “Cominciando con una nota personale, devo ammettere che i 15 minuti prima di entrare in campo sono stati emozionanti. Per me era il ritorno nel nostro campionato, in una panchina importante, e mi sono davvero emozionato. Conoscevamo le difficoltà della gara”, continua, “abbiamo avuto un ottimo impatto. Avevo prospettato una sofferenza per 40 minuti, Montegranaro ha dimostrato di avere una solida quadratura, e dovevamo avere forza mentale. Faccio i complimenti ai miei giocatori perche sono stati in partita, hanno reagito agli errori, soprattutto sono rimasti in partita quando Montegranaro ha difeso con una zona che un po’ ci ha spezzato il ritmo. Nella seconda parte di gara abbiamo alzato la qualità difensiva, e questo è stato fondamentale per essere più tranquilli in attacco. Ho detto che la forza mentale è importante, e a livello mentale vincere queste partite in trasferta può far la differenza. Mi auguro che grazie a questa gara avremo più fiducia sin da domani: dovremo preparare la gara di Eurocup, e proprio per questo dobbiamo fare un passo avanti”.

Una battuta sulle condizioni dei singoli: Taylor è un combattente, quando va in campo da sempre il massimo. Sta recuperando bene. Per quanto riguarda Ignerski non possiamo pretendere subito una buona condizione. Dopo gli Europei, non avendo squadra, ha tirato un po’ il fiato ed è normale che ci voglia del tempo prima che possa darci il massimo”.

 

Coach Recalcati (Foto di Fabrizio Stefanini 2013)

Coach Recalcati (Foto di Fabrizio Stefanini 2013)

Tocca in seguito all’allenatore della Sutor, Carlo Recalcati, che commenta così: “Abbiamo perso una gara che ci ha confermato quelle che devono essere le peculiarità per vincere questo tipo di partite. Accettiamo che il metro arbitrale quando si affrontano squadre più fisiche, sia permissivo in certe situazioni. Non è su questo che dobbiamo recriminare, ma su quello che dipende da noi: tanti liberi sbagliati, quando invece siamo abituati a tirare con l’80-85 %, tante palle perse in situazioni in cui la difesa avversaria non ci pressava, tanti errori banali, dalle rimesse sbagliate ai tiri concessi da sotto il canestro. Noi sappiamo soffrire, accettare i contatti duri, ma dobbiamo ripulire il nostro gioco da queste sbavature ed essere più cattivi. E questo varrà anche per il futuro quando avremo Collins”.

L’allenatore della Sutor analizza poi alcune situazioni chiave della gara: “Nel primo tempo Mayo e Cinciarini sono stato protagonisti in attacco, nel secondo tempo è toccato a Sakic e Mayo è stato più in ombra. Noi non vogliamo essere legati alle realizzazioni di un giocatore,  ma dobbiamo imparare a distribuire le responsabilità. Siamo rientrati in gara grazie al tiro da 3, ma alcune volte abbiamo affrettato le conclusioni. Non mi riferisco all’ultima azione, in quel caso ci stava il tiro di Mayo. Ma molte altre cose si potevano fare meglio. Mi è piaciuta la nostra zona, siamo migliorati: non è la nostra difesa base ma può essere una buona alternativa soprattutto per togliere ritmo agli avversari”.