Ecco i migliori quintetti dell’ultimo week end di Lega A e LegaDue.

Serie A

Andre Collins: (22 p., 7 ass., 29 di valut.) proprio contro la sua ultima ex squadra, Andre offre al suo pubblico la migliore prestazione stagionale. Ciò non basta a Caserta per battere Pesaro. Efficace in attacco, riesce a punire la difesa avversaria sia dalla media (5/9) che dalla lunga distanza (2/5). Importante per i compagni, con 7 assist e 3 palle recuperate in difesa. Nel quarto periodo accusa la stanchezza e risulta meno efficace nel momento più importante.

Clay Tucker: (23 p., 4/8 da tre, 17 di valut.) irritante nel primo tempo, dà segnali di vita nel terzo quarto con 6 punti segnati, prima di esplodere nell’ultimo periodo con 15 punti ed un 4/6 globale dal campo. Quando decide di attaccare l’area subisce sistematicamente fallo, chiudendo con un 5/6 dalla lunetta. Finalmente decisivo per Roma.

Danilo Gallinari: (15 p., 5/8 da due, 9 f.s.) una sua palla recuperata nei minuti finali, con le squadre punto a punto, spiana a Milano la strada verso il successo. Un Gallo che, dunque, risponde presente anche in Serie A e per giunta nella sfida più delicata, quella con Siena. Sparacchia da tre (0/4) ed è devastante quando entra in penetrazione, costringendo gli avversari a fermarlo con le cattive. Spettacolare una sua schiacciata su assist di Cook. Presente anche a rimbalzo (6) , per un 24 di valutazione in 26′.

Viktor Sanikidze: (14 p., 12 rim., 28 di valut.) se c’era un giocatore della Virtus che più di ogni altro avrebbe reagito alla grande dopo la contestazione dei Forever Boys, questi non poteva che essere Air Georgia, l’idolo della Unipol Arena. Nel primo quarto, partecipa al primo e forse decisivo allungo della Virtus, seppur il suo fatturato finale al tiro faccia segnare un 3/8 globale. Nel finale però, con Varese tornata a -2, si carica i compagni sulle spalle e, attaccando l’area avversaria (7 falli subiti), rimane glaciale dalla lunetta, con un 6/6 (8/10 complessivo). Arcigno in difesa, dove sotto le plance recapita qualsiasi pallone vagante, si fa notare per le 3 palle recuperate contro – strano ma vero – le zero perse.

Albert Miralles: (23 p., 10/11 da due, 28 di valut.) lo spagnolo continua a crescere dopo lo stentato avvio di stagione, migliorando, anche se leggermente, la sua valutazione finale rispetto al successo su Cremona di domenica scorsa. Implacabile al tiro, ne mette in fila nove prima dell’unico errore, guidando i compagni ad una nuova e importante vittoria. Solido in difesa, 6 rimbalzi ed una stoppata.

All. Sergio Scariolo: Milano supera la prova di maturità e nel successo contro Siena, si vede la mano del nuovo mister. Squadra autoritaria, di fatto Milano resta sempre avanti per tutti i 40′, ermetica dietro, tanto da mandare gli avversari spesso in confusione (15 palle perse ). Ora a Sergio il compito più difficile, quello di smorzare l’entusiasmo e far capire ai suoi ragazzi che per centrare l’obiettivo finale,  devono ancora migliorare molto.

LegaDue

Jason Rowe: (30 p., 6/8 da tre, 33 di valut.) Veroli sbanca con facilità Ostuni, grazie ad un Rowe in stile cecchino. Una mitraglia nel tiro dalla distanza, trafigge con chirurgia (4/7) anche dalla media, oltre a penetrazioni efficaci che lo mandano per tre volte in lunetta (5/6). Un muro difensivo (4 recuperi), gioca 32′ prima di lasciare la sfida per 5 falli.

Alan Voskuil: (37 p., 9/13 da tre, 41 di valut.) è il giocatore che rianima Piacenza dopo lo shock iniziale e che dà l’ancata decisiva per battere Forlì. Come una catena di montaggio, il suo tiro da tre infrange di continuo la retina avversaria, prima di arrugginirsi con un 1/4 negli ultimi 10′ e spiccioli. Alan però resta protagonista difendendo, fornendo assist e subendo falli, per una serata da eroe. Per lui oltre allo strepitoso 69.2% nel tiro da fuori, ci sono anche 4 rimbalzi, 6 falli subiti, un 3/5 da dentro l’area, 2 assist e la garanzia dalla linea della carità per una partita super su ambo i lati del campo.

Matteo Formenti: (15 p., 4/6 da tre, 21 di valut.) ottimo impatto entrando dalla panchina per il ragazzo da Desio. 24′ di qualità offensiva garantiscono a lui e ai suoi compagni di espugnare il parquet della cenerentola S. Antimo. Nell’ultimo quarto, tre sue triple permettono a Brindisi l’allungo decisivo. Sembra un giocatore più sicuro dei suoi mezzi e questa notizia non può fare che bene a coach Piero Bucchi.

Andrea Renzi: (29 p., 9/12 da due, 7 rim.) tarantolato come non mai, Andrea spazza via la corrazzata Barcellona. Implacabile al tiro, sia di spalle che fronte al canestro (per lui anche un 2/3 dall’arco), mette il suo fisico a rimbalzo e conquista anche 3 carambole offensive. Con 3 recuperi, di cui uno tramutato in canestro, chiude con un ruggente 35 di valutazione.

Michele Maggioli: (18 p., 10 rim., 5 stop.) che Jesi vinca o perda, Michelone c’è sempre! ipnotizza gli attaccanti di Pistoia a suon di stoppate, sportella a rimbalzo e la sua mano chirurgica realizza 8/11 da due. Il solito problema e unica nota negativa della sua gara sono le solite amnesie che gli costano 5 palle perse. Si conferma un lusso per la categoria.

All. Alberto Martelossi: Verona vince e convince contro una delle favorite del torneo (Sigma Barcellona). Tre vittorie nelle ultime quattro partite, con la sconfitta di Brescia che ancora brucia. La squadra è in crescita, il problema resta un Mario West ancora al di sotto del suo potenziale e ultimamente in calo, proprio nel momento in cui la squadra sta trovando la via del successo.