Cinque giornata al termine della stagione regolare, nuovo appuntamento con il power ranking delle migliori ali piccole della serie A. Cambio al vertice, dove Pietro Aradori balza al comando sorpassando un Matt Walsh in netto calo. Rientra nella top 5 Quinton Hosley, esce Omar Thomas.

Aradori Pietro (Foto R. Caruso 2014)

Aradori Pietro (Foto R. Caruso 2014)

1)      PIETRO ARADORI (Acqua Vitasnella Cantù) – Sicuramente il più costante ad alto livello tra i giocatori di questa graduatoria ed il più importante nel rendimento di una squadra come Cantù che resiste al secondo posto alle spalle dell’irraggiungibile Milano. Dopo qualche partita di flessione (nella quale, comunque, non è mai sceso sotto gli 8 punti di Caserta), l’esterno azzurro ha timbrato la sua seconda miglior prestazione stagionale sparando 25 punti con 7/12 dal campo nel derby contro Varese. Le sue cifre stagionali sono stabili ormai da inizio stagione e parlano di 14,9 punti, 4,7 rimbalzi e 2,9 assist in 30,6 minuti di media.

Walsh chiama lo schema di gioco (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Walsh chiama lo schema di gioco (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

2)      MATT WALSH (Granarolo Bologna) – In casa Virtus è quello che ha sofferto di più il cambio di allenatore, col passaggio da Bechi a Valli, acuito da qualche problemino fisico. Così quello che fino ad un mese fa era stato di gran lunga il migliore nel suo ruolo ora ha un po’ smarrito la via, arrivando addirittura ad essere messo in discussione (si è parlato di un possibile taglio per far spazio ad un giocatore meno estroso ma più di sistema come Kyle Weaver). Le sue statistiche restano di primissimo livello (15,8 punti, 7,5 rimbalzi e 3,4 assist per un sontuoso 20,0 di valutazione in 29,9 minuti di media), ma se si restringe il campo alle ultime 6 partite, le cifre parlano di un giocatore che sta cercando di sforzarsi a piegarsi al bene della squadra: 11,2 punti, 6,5 rimbalzi e ben 5,2 assist ne sono testimonianza.

 (Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

3)      DAVID MOSS (EA7 Milano) – L’assenza di Keith Langford sta responsabilizzando, a livello offensivo, tutti gli esterni milanesi e anche l’ex Siena sta facendo la sua parte. Non è un caso che nelle ultime tre partite di campionato, quelle giocate senza il vicecapocannoniere della serie A, l’ala meneghina abbia viaggiato a 14,7 punti di media, senza peraltro calare nel suo consueto lavoro oscuro in difesa. Le statistiche, purtroppo, gli rendono merito solo in parte: 11,0 punti (ma col 63 da 2 ed il 39,4% da 3), conditi da 4,3 rimbalzi in 27’ minuti ad allacciata di scarpe.

James White

James White

4)      JAMES WHITE (Grissin Bon Reggio Emilia) – Sempre più devastante l’ex Knicks, il miglior realizzatore tra i suoi pari ruolo con 16,0 punti a partita. Dopo una prima metà di stagione di rodaggio, ora il reggiano sembra avere trovato il ritmo giusto e non si è più fermato. Da 8 partite non scende sotto i 15 punti, sempre in doppia cifra nelle ultime 13 e nelle ultime settimane ha preso anche a segnare da tre con regolarità (47,6% dall’arco nelle ultime 6 partite). I 27 punti in 27’ griffato domenica contro Cremona rappresentano perfettamente la pulizia di gioco che sta raggiungendo. Sarà interessante capire come potrà cambiare il suo rendimento con alle spalle lo scalpitante Amedeo Della Valle.

Quinton Hosley (foto Alessio Brandolini 2014)

Quinton Hosley (foto Alessio Brandolini 2014)

5)      QUINTON HOSLEY (Acea Roma) – Altro caso simile a quello di White, quello di un giocatore con talento e potenza per poter dominare ma che lo ha fatto solo a tratti. Anche lui, come il reggiano, sta però trovando di recente la sua costanza. 7 volte in doppia cifra nelle ultime 8 giornate (all’appello mancano i 9 punti nella sconfitta di Cantù) ma soprattutto l’impressione di aver trovato finalmente un equilibrio tra il suo istinto di realizzatore e le necessità della squadra. Impiegato da coach Dalmonte sia da 3 che da 4, sta rispondendo facendo crescere le percentuali (ancora non ottimali soprattutto dalla lunga distanza, uno dei suoi limiti) ma griffando comunque 12,4 punti, 4,8 rimbalzi e 3,0 assist in 29,0 di media.