Travis Diener saluta i tifosi alla fine del match contro Cantù (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

SASSARI – A guardarlo oggi Travis Diener non sembra il giocatore sbarcato dagli States tre anni fa: viso disteso, maggiore disinvoltura nel rivolgersi ai giornalisti e, forse per la paternità, molto più autocontrollo. Ma nei suoi occhi azzurri e glaciali palpita sempre lo stesso killer instinct che lo rende un giocatore di altissimo talento.

Dopo la partita di domenica scorsa contro la Reyer Venezia, vinta all’ultima azione, è stato il turno del play di Fond du Lac per incontrare i giornalisti nella conferenza stampa del Martedi.

Quella di Venezia è stata una bella vittoria, anche se molto combattuta. La Reyer è un’ottima squadra e credo che pochi riusciranno a vincere su quel campo. L’abbiamo giocata fino alla fine, Drake è stato bravo a segnare gli ultimi due punti e Bootsy ad intercettare l’ultimo tiro di Clark, che poteva valere la vittoria. Io ho giocato 41 minuti, forse il minutaggio più alto da quando ho finito il college”. Nessun rimpianto per quel buzzer beater mancato che il genietto del Wisconsin ha tirato in maniera rocambolesca allo scadere dell’ultimo quarto: la palla è sembrata entrare dentro al canestro per poi schizzare via. “Stavo cadendo e ho avuto la prontezza di tirare, sarebbe stato un miracle shot, pensavo fosse entrato ma so che di tiri come questi ne entra uno su cinquanta”.

Travis Diener (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

L’esordio della Dinamo in questo campionato non poteva essere più positivo con quattro vittorie su quattro partite disputate “Il nostro è un grande team, con giocatori di grande esperienza ma finora abbiamo giocato solo quattro partite, ci aspettano altre ventisei da disputare, ed è presto per dire qualsiasi cosa”. Che nella mentalità dei biancoblu sia cambiato qualcosa è palese, probabilmente ognuno dei giocatori ha interiorizzato il “Sacchetti-Pensiero” rendendolo proprio “Ci sentiamo bene e siamo carichi. Io gioco qui da tre anni e ogni anno va sempre meglio, siamo pragmatici pensiamo partita dopo partita visto che la stagione è lunga. Il prossimo passo sarà Pesaro, un’altra squadra che gioca bene”.

Gli innesti di Thornton e Ignerski si stanno dimostrando proficui e sul campo il feeling con la squadra sembra migliorare di partita in partita. “Sia Bootsy che Iggy sono giocatori con un bagaglio enorme di esperienza in campionato ed Europa,  contro Venezia sono stati determinanti”.

Leader della squadra ed assistman d’eccellenza (è al primo posto nella Lega con 7,8 assist di media a partita) Travis sembra aver trovato la sua dimensione, in un gioco più maturo e completo. “Come play cerco di prendere le giuste decisioni per la squadra, voglio che la fiducia che i miei compagni  ripongono in me non venga mai delusa. Quando sono arrivato qui tre anni fa mi sono integrato subito grazie agli italiani che giocavano qui da più tempo, trovandomi subito a mio agio. Oggi nella nostra squadra c’è un grande ascolto tra di noi e credo che questa sia la chiave. Quanto agli assist mi piace molto passare la palla ai compagni che possono prendere dei bei tiri: il basket è più divertente  quando si fa giocare tutti”.

Il 7 di Novembre partirà l’esperienza della Dinamo in Eurocup con l’esordio casalingo contro gli spagnoli del Cajasol Sevilla: il clima è di grande fermento. “Siamo tutti molto eccitati: noi giocatori quanto i tifosi. E’ un onore parteciparvi, per noi l’Eurocup è un premio. Sarà dura, soprattutto per le trasferte, dovremo essere bravi a gestire bene le energie”.

Inevitabile un accenno al desiderio di vederlo in maglia azzurra. “E’ una cosa che aspetto anche io e se capiterà ne sarò onorato ed emozionato. Adesso però sono qui e penso alla mia Dinamo, per cui lottare con le unghie e con i denti”.

Ad inizio stagione girava nel web il discorso di Travis Diener tenuto nel 2011 alla Marquette University quando venne inserito nella Hall of Fame: AlaDiener era parso perfettamente a suo agio nelle vesti ufficiali, facendo invidia a qualsiasi candidato politico. Che lo attenda una carriera politica? “La politica non fa per e mi è molto difficile parlare di fronte a tante persone: quella era un’occasione speciale, un vero onore per me. Ma ero molto nervoso e non credo di poterlo fare ancora”.

Eppure ai nostri occhi era credibile nelle vesti di candidato alla Presidenza: ricordiamo poi qualche anno fa su un social network era nata un’iniziativa dei tifosi che inneggiava alla candidatura del Capitan Vanuzzo a sindaco di Sassari.

E allora chissà, magari un giorno Manuel Vanuzzo sarà sindaco e Travis Diener Presidente!

Valentina Sanna