In un PalaTrento infuocato – e soldout- Trento ha demolito per 88-64 l’Olimpia Milano portandosi così avanti 3-1 nella serie di semifinale. Trento è ora a un passo dal sogno e venerdì in quel di Milano può conquistare la prima storica finale scudetto. Come nei primi due episodi decisiva è stata l’intensità dei bianconeri. Ottima è stata la prova di Gomes, che ha chiuso con un decisivo 21+10, oltre a quelle di Hogue, Shields e Craft, in quella che è l’ennesima vittoria nel nome dell’altruismo, come dimostrano i 20 assist totali. Milano è ora spalle al muro e non può più perdere.
Parte forte Trento guidata da Gomes e grazie alle sue armi principali, difesa e contropiede, si trova subito avanti 12-7. Dopo il timeout di Repesa, Shields dà il massimo vantaggio ai suoi sul + 7, ma Milano risponde con le triple di Kalnietis e Hickman ristabilendo l’equilibrio. Sul finire di quarto sale in cattedra Forray che con un paio di assist permette ai suoi di chiudere avanti sul 18-15 la prima frazione. A inizio secondo periodo, mentre Buscaglia si affida allo small ball, si surriscaldano gli animi e iniziano a volare i tecnici. Il PalaTrento inizia ad alzare la voce, Craft alza il ritmo sul parquet, e ad approfittarne sono i finti lunghi Sutton e Gomes che segnano a ripetizione e danno il via alla fuga, con Repesa che ferma la partita sul 26-21. Al rientro in campo l’inerzia non cambia, Flaccadori e il vero lungo Lechtaler fanno volare i bianconeri oltre la doppia cifra di vantaggio (35-23). Prima dell’intervallo lungo Tarczewski ha un buon impatto e permette ai suoi di finire il primo tempo sotto la doppia cifra di svantaggio, col tabellone che recita 42-33. Il primo tempo ad alto tasso di intensità e nervosismo porta pessime notizie ai due coach: Forray, Sutton, McLean e Sanders sono tutti a quota 3 falli personali.
A inizio secondo tempo Trento parte a tutta e cancella letteralmente Milano dal campo grazie alla solita grande difesa e al contropiede. Shields, Sutton, Gomes e Hogue si scatenano in transizione, il canestro di Forray dopo la rubata e l’appoggio del lungo americano valgono il 63-41 che fa iniziare la festa ai 4000 supporter trentini. Ma non è finita, o meglio, non lo è ancora. Milano guidata da Kalnietis prova a reagire e arriva fino al meno 11. Ma si ferma lì. In un vero e proprio pandemonio l’ Aquila non si fa sorprendere e le triple di Beto ( 75-57 al 35′) e Flaccadori (82-62 al 38′) chiudono definitivamente i conti. Finisce 88-64 con il PalaTrento in festa. Trento è a un passo dal sogno, Milano è a un passo dal baratro.