Avellino – Se lo aggiudica la Virtus Roma la XX edizione del Trofeo Vito Lepore. 59-67 il finale al termine di un match non privo di emozioni e dove fare la differenza è stata lo spirito di squadra di Roma  che ha prevalso su una Sidigas ancora in fase di rodaggio la quale non “ha garantito una continuità tecnica -atletica” come ribadito da coach Valli in sala stampa. Mvp Datome con 14 punti e 14 rimbalzi.

Avellino,come nella semifinale contro Brindisi, è protagonista di un ottimo avvio. Richardson ed Hardy ,con una tripla a testa, sono gli ispiratori del primo tentativo di allungo irpino (10-4) . La Virtus Roma si rifugia nel gioco e nella fisicità sotto le plance dell’ungherese Lorant e dello statunitense Jones. Valli, privo della guardia Warren a causa di un problema alla schiena, mischia le carte in campo andando a tenere alto il ritmo sul parquet coi vari Ebi, Mavraides, Crow e Nikola Dragovic. Roma ha sette vite come i gatti, non demorde e alla fine viene premiata prima col pareggio di Cyyz e poi col + 2 (12-14). Il giovane,ad apertura di 2° quarto  piazza la tripla del 19-16 che sembra dare qualche certezza in più all’attacco della Sidigas. Purtroppo per Shakur non sarà così in quanto Avellino soffrirà visibilmente l’ottima difesa orchestrata da coach Marco Calvani. I capitolini difendono bene sulle linee di passaggio, aggrediscono fin da centrocampo i diretti e nei pressi del canestro non mancano di far avvertire la propria fisicità (così come avvenuto anche nella semifinale contro Caserta). La Sidigas paga dazio con tiri dalle basse percentuali e una manovra poco fluida.  Ma sul – 10 (19-29) Avellino trova nella tripla di Mavraides e nella schiacciata di Ebi (frutto di una palla recuperata) la forza di reagire e di rimanere attaccata al match nonostante il parziale del primo tempo. 24-32. Il rientro per i padroni di casa non è sicuramente dei più incoraggianti. Avellino sbaglia un numero significativo di tiri, fa circolare lentamente il pallone e sfrutta poco la carta contropiede anche e sopratutto per la bravura di Roma nel rientrare velocemente in difesa. Roma,però, allenta un attimo la presa e Richardson e Dragovic ridanno ossigeno alla loro squadra (35-37). Datome, in uscita da timeout, ricaccia fuori Avellino con un gioco da quattro punti. La partita,dunque si infiamma e il pubblico gradisce.  Hardy con una penetrazione di mano mancina regala il primo sorpasso del secondo tempo alla Sidigas. La Virtus sembra accusare il colpo ma una tripla da 9 metri di Taylor ridà coraggio alla banda di Calvani  e prova l’assalto finale. Shakur si sveglia dal letargo e insacca sette punti di fila che consentono ad Avellino di rimanere aggrappata al match sul 57-57. Sarà l’ultimo sussulto in quanto  la scena la ruberà Czyz che prende due rimbalzi in una delle azioni conclusive e manderà in archivio il match. Vince Roma ma onore e merito ad Avellino che ha tenuto testa a degli avversari che sembrano ben amalgamati e che daranno filo da torcere a partire dal prossimo 30 settembre.

Nella finale per il 3° e 4° posto la Enel Brindisi surclassa la Juve Caserta col risultato finale di 54-81. Antywane Robinson vero trascinatore per la compagine allenata da Bucchi  con 20 punti, 6 rimbalzi e 27 di valutazione. Nel primo tempo la Juve tiene botta alle scorribande della Enel, merito della  sua superiorità a rimbalzo e delle conclusioni messe a segno da Akindele e Chatfield. La seconda parte di match è alquanto stregata per Michelori e soci.  Brindisi piazza un break di 3-30  che tramortisce Caserta,accentuando e non di poco i dubbi sulla consistenza e sulla qualità del roster bianconero ad una settimana dall’esordio di campionato.

Sidigas Avellino 59

Shakur 9, Bilingha 4, Mavraides 6, Richardson 7, Hardy 9, Crow 6, Dragovic 12, Salafia, Ronconi, Iurato, Johnson 2, Ebi 4

Virtus Roma 67

Goss 14, Tonolli , Tambone , D’Ercole 4, Dagundro , Datome 14, D’Ercole , Gorrieri , Jones 6, Taylor 5, Lorant 9, Lawal 6, Czyz 9