Venezia
Clark 6 – Gioca senza mai essersi allenato, e il contributo che dà è di carattere esclusivamente morale. Serve anche quello.
Bulleri 7.5 – Condottiero nato. La bomba da distanza siderale con cui sigla l’allungo decisivo di Venezia è la fotografia della sua partita: testa, cuore e attributi.
Diawara 6 – Relegato a un ruolo marginale, più per meriti altrui che per demeriti suoi, non sembrava comunque in serata di grazia. S’intestardisce un po’ troppo con il tiro dall’arco.
Marconato 6 – Spiccioli di sostanza e difesa.
Zoroski 6 – Posto sotto una lente d’ingrandimento dal pubblico, avverte la tensione e si limita a svolgere il compitino senza sbagliare.
Szewczyk 6.5 – Il meno in vista del quintetto che coach Mazzon usa per chiudere il match, anche perché frenato dai falli. Freddo dalla distanza, chiude con il punto esclamativo a due mani.
Young 7 – Gioca 35’ su 40. A 37 anni.
Fantoni NG – L’augurio è che il guaio al ginocchio si riveli essere il meno serio possibile.
Bowers 7 – 6 punti con 3/5 dal campo, 7 rimbalzi, 3 falli subiti, 1 recupero e 2 assist. Nel solo ultimo quarto. In dieci minuti passa da convalescente cronico a beniamino di casa.
Rosselli 6.5 – Schierato da 4 per l’intero quarto periodo, sguazza nella 3-2 di Mazzon, mandando fuori giri il motore bolognese, peccato che nell’altra metà campo confermi la propria allergia al cotone della retina.
Magro 7.5 – L’avvio del match, quando infiamma le gradinate con 4 punti e una stoppata su Poeta, è tutto suo. Nel periodo chiave l’incontro prende una strada che non gli appartiene, ma il contributo che dà in precedenza è di enorme valore.
Candussi NE – Partecipa alla festa.
Mazzon 7 – La gestione del quarto periodo è farina del suo sacco. Spacca in due la partita nel momento decisivo, ritrovando un Tim Bowers fondamentale per la sua difesa a zona.
Bologna
Gaddefors 6 – Tra i pochi a salvarsi di Bologna: tira con coscienza e si batte nel pitturato con gente a cui rende chili ed anni di esperienza.
Imbrò 5.5 – Contributo insipido alla gara.
Poeta 6 – Per buona parte del match ha in Gigli la sua unica e preziosa valvola di sfogo. Calato lui, entra in grande difficoltà nel provare a mettere in ritmo gente che nemmeno e riuscita a entrare in partita.
Moraschini 6 – Si fa trovare pronto quando, non pervenuto Minard, coach Finelli gli chiede punti e qualità. Sprofonda, come del resto tutta la Virtus, nel quarto conclusivo.
Rocca 5.5 – Nel periodo finale si fa saltare in testa da chiunque sotto le plance, e se il conto dei rimbalzi nel parziale termina 14-3 in favore dei padroni di casa, molti si chiederanno .
Gigli 6.5 – Rebus irrisolvibile quando sale a bloccare per Poeta, finisce la benzina con un quarto d’ora di anticipo. Le attenuanti ci sono tutte, e resta così il migliore in campo delle V nere.
Landi NE – Inutilizzato.
Parzenski NG – Un cameo di tre minuti.
Guazzaloca NE – Quaranta minuti di pino.
Minard 4 – Si arriverebbe a dubitare che sia sceso in campo, se non fosse che il suo nome è ben visibile nel referto. Avulso dalla partita, siede in panchina praticamente per l’intero quarto quarto.
Smith 4 – Le seratacce al tiro capitano, e si possono comprendere, ma che uno come lui non catturi un solo rimbalzo in 21 minuti è imperdonabile. Fotografia perfetta della sua inconsistenza.
Hasbrouck 5.5 – In doppia cifra solo grazie all’inutile tripla sulla sirena, spicca tra i connazionali, non tanto per quello che fa lui, ma per quello che non fanno loro.
Finelli 5 – L’approccio alla gara è completamente sbagliato, lui ha giusto il merito di non guardare in faccia nessuno mentre cerca una soluzione valida.