La più dolorosa delle sconfitte, perché maturata dopo la peggiore delle prestazioni. Il tiro aperto di Jones per la vittoria che rimbalza sul ferro ed esce è la fotografia di una partita intera, che la Consultinvest Pesaro regala a Pistoia, non riuscendo nemmeno questa volta a dare concretezza alla vittoria a Caserta e confermando le difficoltà ad imporre la propria pallacanestro tra le mura amiche.

Una partita difficile da commentare, sporca, brutta, dalle basse percentuali e con un finale impronosticabile e pazzesco; perché pur giocando in maniera superficiale e insicura, i padroni di casa sono andati ad un tiro dalla vittoria. Dopo 30 minuti a contatto, Pistoia ha dato una fulminea zampata negli ultimi minuti di gioco, volando sopra di 10 ad un 1 minuti e 20 dalla fine, rendendo pronosticabile una sconfitta già certa. Ma una reazione nervosa dei ragazzi di Bucchi, un momento di paura di Roberts e compagni sono valsi una rimonta quasi riuscita: 8-0 in un amen e Jones che si prende un tiro aperto da tre punti per poter solo gioire: dentro fuori. Una sconfitta che brucia, perché figlia non di un episodio sfortunato ma di una prestazione opaca e di un atteggiamento superficiale.

(Fabrizio Stefanini 2016)(Fabrizio Stefanini 2016)

(Fabrizio Stefanini 2016)(Fabrizio Stefanini 2016)

Cronaca – Pistoia comincia forte, costruisce e crea gioco, con Crosariol e Petteway a finalizzare. I padroni di casa pagano un inizio shock in cui cadono nella già vista iniziale superficialità: 9-1 fulmineo e time out immediato di Bucchi. Il rientro in campo non è dei migliori: se e’ vero che Pistoia non trova la via del canestro, la difesa è una certezza e Pesaro non segna più. Passano minuti infiniti, nessuna squadra trova la via del canestro. Tanti tiri, anche aperti, sputati dal ferro sono la fotografia di un per niente esaltante primo quarto, che termina sul punteggio di 13-7 per i ragazzi di Esposito. Il momento di digiuno offensivo continua anche nei successivi minuti: è una partita sporca, macchinosa e fatta di errori da una parte e dall’altra. Per i padroni di casa solo Jones e Fields rispondono presente: non è sufficiente contro una Pistoia che pur nelle difficoltà rimane arcigna e concentrata in difesa. All’intervallo la partita è aperta, con la the Flex in vantaggio grazie a quei pochi canestro facili guadagnati nella loro metà campo: 23-26.

Il rientro in campo vede protagonisti Fields e compagni, ma il trend continua ad essere quello dei precedenti venti minuti: errori, palle sporche, parziali e controparziali continui: alla vigilia degli ultimi 10 minuti di gioco il punteggio è di perfetta parità: 42-42. Gli ultimi 10 minuti sono quelli decisivi e l’inizio di quarto è problematico, con Pistoia che segna una tripla importante e mette a segno un contropiede facile con Moore. I padroni di casa sembrano persi e nervosi, provano una zona 3-2, con il risultato di subire due canestri facili dall’arco. Il solo Fields non basta più a tenere a galla i suoi, la difesa è latitante quando bisognerebbe buttare il cuore in campo e Pistoia di approfitta. La tripla dall’angolo di Boothe vale il 49-59 ad un minuto dalla fine. Tra i fischi del palazzetto, i biancorossi riescono però ad andare ad un soffio da una mirabile rimonta: parziale fulmineo di 8-0, firmato Jasaitis e Nnoko, con il pressing e il fallo sistematico che funzionano. Ma prima Jones sbaglia la tripla per la vittoria, poi jasaitis, con tre secondi dalla fine, fallisce la preghiera per l’overtime. Pistoia risorge e vince per la prima volta in trasferta, distruggendo ancora una volta le chances dei ragazzi di Bucchi di sperare in qualcosa di più di una salvezza per il rotto della cuffia.

(Fabrizio Stefanini 2016)

(Fabrizio Stefanini 2016)

La sala stampa – E’ un soddisfatto ma sfinito Esposito a fare per primo il suo ingresso di fronte ai giornalisti: ” I ragazzi hanno fatto una gara solida, non spettacolare, ma dove ci abbiamo creduto per 40 minuti. Quando non abbiamo giocato bene in attacco, non abbiamo mollato mai in difesa. Mi dispiace per come abbiamo gestito l’ultimo minuto, un po’ per la pressione di Pesaro, un po’ perché non abbiamo mai vinto fuori casa. Contento per i ragazzi, siamo partiti con l’obiettivo di salvarci e continueremo a lavorare per questo obiettivo, consapevoli di esserci sbloccati. Pesaro è una squadra che giocando a ritmi alti può mettere in difficoltà i nostri lunghi. Abbiamo dovuto rallentare ma lo abbiamo fatto bene.”
Interviene anche un rabbuiato Ario Costa: “vengo a scusarmi con i tifosi per l’oscenità che abbiamo disputato in campo. Un primo tempo così brutto e svogliato non è ammissibile e mi scuso mettendoci la faccia. Non faccio venire i giocatori, perché questa sera non sono degni. Per l’ennesima volta abbiamo buttato al vento tutti i sacrifici che facciamo quotidianamente. L’ennesima prestazione indecorosa davanti alla nostra gente e da presidente non mi sta bene.”

Conclude Bucchi: “Mi dispiace per i tifosi prima di tutto, mi dispiace per noi che abbiamo fatto una brutta partita, giocando tesi, non sciolti. E’ difficile anche commentare. Dopo una partita buona ne abbiamo fatta una insicura e tesa. Se avessimo vinto con quel tiro sarebbe stato bello, ma ce la siamo complicati prima. Abbiamo provato a correre, ma non ci siamo riusciti. C’è stato un blocco e dovremo analizzarlo insieme faccia a faccia. Oggi abbiamo giocato male rispetto ad altre partite pur perse: dobbiamo guardarci dentro. E’ stata la peggior partita dell’ultimo mese e mezzo e la spiegazione non è tecnica.”

Tabellini
Consultinvest: Fields 17, Jones 17, Jasaitis 9. Rimbalzi 35 (Jones 14); Assist 10 (Fields 3)
The Flex: Crosariol 14, Petteway 13, Okereafor 7. Rimbalzi 33 ( Crosariol 7); Assist 16 (Moore 6)