Alvin Young e Tim Bowers

Biella – Posticipo televisivo di lusso al Lauretana Forum, entrambe le formazioni arrivano da tre successi consecutivi, con l’Angelico intenzionata ad issarsi per una sera in testa alla classifica sfruttando il turno di riposo dell’ EA7 Milano, i buoni propositi vengono subito arginati dal muro sotto canestro di una Reyer Venezia solida e con qualità, Young è un folletto immarcabile e Biella ci capisce poco o niente fino a 5’ dalla fine quando sotto di undici punti viene presa per mano da un Pullen (per lui alla fine un trentello) letale che prima recupera, dando via al break di 14-0 e poi mette la tripla del pareggio allo scadere che vale un supplementare, sarà lui poi a sbagliare il libero decisivo che decreta la vittoria ospite in una bellissima e incredibile partita.

Coach Cancellieri inizia con il quintetto base composto da Pullen, Coleman, Soragna, Dragicevic  e Miralles   mentre il coach dell’Umana Venezia Andrea Mazzon schiera in campo alla palla a due Clark, Young, Fantoni, Szewczyk e Slay.

Inizio pirotecnico, le due squadre pensano ad attaccare e molto meno a difendere in una partita velocissima i primi 5’ vanno via senza accorgersene, con Venezia avanti 11-8 ma l’ottovolante è in funzione e ci pensa Dragicevic ad impattare, l’Umana è una macchina perfetta in questo primo quarto con un Young in formato NBA suoi 12 dei 18 punti fin qui segnati dai veneti, Cancellieri chiama il time out per risvegliare i suoi (18-11 al 7’). Dentro Chessa per Coleman e Chrysikopoulos, (esordio casalingo per lui dopo l’infortunio estivo in nazionale) per Soragna ma l’inerzia del match riamane sempre in laguna anche se Biella ricuce lo strappo grazie ai suoi lunghi che faticano in maniera abnorme contro gli orogranata, proprio Bryan segna il canestro sulla sirena che fissa il punteggio dopo 10’ sul 24-21 per gli ospiti.

Sale il livello difensivo e diminuiscono i canestri, passano quasi tre minuti per vedere il primo cesto, tra l’altro dalla linea del tiro libero con Chessa, 2/2 per lui, con le due squadre già in bonus, l’atmosfera si fa tesa, arriva un tecnico fischiato a Fantoni, Biella ringrazia trasformando i due liberi con Soragna e impatta a quota 25. Venezia è neopromossa (o ripescata fate voi) solo sulla carta, ha giocatori dal potenziale infinito, Biella prova a mettere la freccia con Coleman ma un parziale di 5-0 firmato Bowers e Young riportano i ragazzi di coach Mazzon avanti (32-28 al 6’), l’Angelico non riesce a trovare il bandolo della matassa, prova a giocare sotto canestro considerando la scarsa vena dalla lunga (1/8 fino a questi momento) ma il muro veneziano tiene alla grande facendo passare poco o nulla, così alla seconda sirena l’Umana Venezia è meritatamente in vantaggio con il punteggio di 44-37 (Young grande protagonista con 18 punti).

Biella continua a rimanere imbrigliata nelle sue paure e nelle difesa avversaria, anche chi come Pullen o Coleman dovrebbe suonare la carica si trova in una situazione di anestesia pressochè totale,  dopo due minuti Biella non ha ancora segnato mentre l’Umana fa cose disumane con una semplicità disarmante e per la prima volta il vantaggio arriva alla doppia cifra con un canestro di Young (48-38 al 3’). Il Lauretana Forum aspetta paziente un canestro, un rimbalzo, una rubata che possano sbloccare i rossoblu dal torpore, l’artiglieria pesante continua a sparacchiare sul ferro e gli unici canestri arrivano con immani difficoltà da sotto, l’Umana dal canto suo ha rallento il gioco rispetto ai primi due quarti ma con questo punteggio basso il tesoretto di dieci punti sembra una valida ipoteca sulla vittoria finale, il finale di quarto non cambia le carte in tavola anzi gli ospiti chiudono sul + 11 per il 59-48.

I primi minuti dell’ultimo quarto sembrano sancire la vittoria degli ospiti, la tripla di Clark e il ventitreesimo punto di Young danno l’illusione di  mettere in ghiaccio l’incontro (66-55 al 4’), poi come spesso succede basta poco per accendere la scintilla in casa Angelico, Pullen ci prova con una tripla da otto metri a cui seguono altri quattro punti e partita sostanzialmente riaperta (66-62 al 7’), Jurak fa 2/2 dalla lunetta e Coleman sbaglia la bomba dell’incredibile sorpasso che arriva poco dopo con Pullen, quando Allegretti sfonda su Jurak l’Umana sembra in bambola e si arriva al 14-0 di parziale (69-66) ma quattro punti consecutivi di Clark, gli ultimi due grazie ad una sanguinosa palla persa di Pullen, mandano i veneziani al +1 con 20” da giocare, il tiro di Soragna è corto, il fallo sistematico manda Szewczyk in lunetta con un percorso netto, il resto lo fa Pullen con due secondi da giocare, tripla con mani in faccia e tutti ai supplementari (72-72) in un palazzo ribollente di entusiasmo.

Biella affronta il supplementare senza Miralles e Chessa usciti per cinque falli, Venezia senza Allegretti e Slay, le due squadre, stremate, non si risparmiano, se la giocano punto a punto, soprattutto i lagunari sfruttano i falli avversari per andare dalla lunetta e trovare punti facili (82-82 a 2’ dalla fine), la partita, forse, si decide su un’entrata di Coleman che perde palla, sull’altro lato Fantoni realizza il +4, in realtà il match finisce sul secondo libero di Pullen stampato sul ferro quando di secondi alla fine ne mancavano cinque e il risultato era 88-87, il punteggio, di una partita infinita, lo fissa poi l’ex Rosselli dalla lunetta sul 91-87, un finale incredibile per un partita incredibile.

MVP: Alvin Young con 23 punti, 7/12 da due, 2/4 da tre, 3/4 ai liberi, 2 rimbalzi, 5 falli subiti per un 16 di valutazione. I 14 punti nel solo primo quarto hanno sicuramente pesato sull’economia del match, a tratti immarcabile sparisce un po’ nel finale.
Spettatori 3.462 per un incasso di Euro 46.165,00.