Folle come il tifo, folle come una vittoria insperata, irraggiungibile, che va contro la logica, i numeri, i pronostici. Folle come il successo di “Madness”.

I Muse non sbagliano più un colpo. Lanciati la successo mondiale, pardòn, olimpico della loro ‘Survival, scelta appunto come inno dei Giochi di Londra 2012, il terzetto britannico ha conquistato le vette delle classifiche mondiali con uno dei più bei brani estratti dall’ultimo lavoro “The 2nd Law”.

“Follia”, proprio come quella che caratterizza gli innamorati bianconeri, spinti dal sentimento misto di amore e pazzia che li lega alla Juve.

Negli ultimi giorni, però, a seguito delle vicissitudini societarie, il senso di follia si è manifestato in forme diverse.

” È una specie di follia”. L’ansia che, generalmente, assale i tifosi in vista della partita, si è tramutata in ansia da notizie, speranze, rassicurazioni circa il futuro. Una settimana trascorsa a guardare freneticamente il telefonino nella speranza che Wazzup o un sms fosse in grado di diradare le nebbie sul prosieguo del campionato, che arrivasse la tanto attesa news dell’ingresso di un facoltoso socio o di uno sponsor di primo livello.

La partita contro le ‘V’ nere è passata necessariamente in secondo piano almeno fino alla domenica mattina.

“Il nostro amore è pazzo”. La domenica cambia tutto. La squadra scende in campo e ogni problema che non sia strettamente legato alla partita, non appartiene al popolo bianconero.

D’accordo che le possibilità di vittoria erano prossime allo zero, d’accordo che perfino i bookmakers avevano deciso di non quotare il match, ma ci sono cose che sfuggono alla razionalità ed il riff accattivante dei Muse, quel “Mu-mu-mu-mad-mad-mad” che ti entra in testa e non va più via, accompagna alla perfezione l’approccio alla gara dei ‘folli’ di Juve.

E la Juve, ha saputo ripagare i suoi tifosi con una prestazione che sfugge alla ragione ed alla logica e sfocia nel miracolo sportivo. Il cuore immenso dei ragazzi in canotta ha esaltato il pubblico. Le stoppate di un insuperabile Akindele (10 punti, 14 rimbalzi, 4 stoppate e 23 di valutazione), la carica energetica di uno sfavillante Mordente (14 punti) e le triple decisive del ritrovato capitan Maresca (12 punti) hanno completato il capolavoro di una squadra che voleva vincere a tutti i costi ed allontanare i problemi societari.
Si continuerà a vivere con il fiato sospeso all’ombra della Reggia, ma con un’unica certezza. La “Follia” bianconera è pronta a colpire di nuovo.

(FONTE: Interno18)