Consultinvest Pesaro – Acqua Vitasnella Cantù 96-90

Una grande Consultinvest Pesaro chiude la stagione di fronte al proprio pubblico con una vittoria che vale molto più di due punti, avendo ragione di una Cantù arrivata sulle rive dell’Adriatico con intenzioni tutt’altro che amichevoli. I padroni di casa hanno coronato il sogno della salvezza per il terzo anno di fila, vincendo una partita intensa ma piacevole da vedere, fatta di difese morbide e di attacchi stravolgenti. Dopo un primo tempo ottimo, dove solo qualche disattenzione difensiva ha permesso a Cantù di scatenare il proprio enorme potenziale offensivo, i biancorossi hanno chiuso la partita nella seconda metà di gara. Decisivo un quarto periodo in cui i padroni di casa, guidati da un Daye vero leader, sono riusciti ad imporre la propria pallacanestro e conquistarsi l’inerzia di una partita sempre giocata sul filo del rasoio._IGP5054 copia
Cronaca – Pesaro parte forte e concentrata. Cantù sfrutta Johnson in post basso e subito si rinnova il bel duello dell’andata con Daye. I padroni di casa corrono, sfruttano le opportunità che si costruiscono con continuità. L’Acqua Vitasnella fa valere i suoi punti di forza, le fiammate di Ukic armano la mano per un’ importante serie di canestri in transizione e dall’arco. La partita corre sui binari dell’equilibrio, le due squadre appaiono leggere e le difese lasciano posto ad attacchi efficaci. Al termine del primo periodo il punteggio è manifestazione del grande equilibrio in campo 26-25. Ad aprire il secondo quarto ci pensa Johnson: 6 punti in fila per l’americano è una grande manifestazione di tutto il suo strapotere fisico. Cantù comincia a produrre gioco, segnare canestri facili e mette la testa avanti (29-35). Pesaro però non perde l’intensità e si rifà sotto offrendo momenti di bella pallacanestro. 8-0 di parziale e il primo deciso vantaggio: 47-39. Cantù è in affanno ma lucra dalla lunetta sfruttando qualche ingenuità biancorosso: alla pausa lunga il punteggio dice 50-47 ed il rientro in campo è ancora battaglia vera. Anche il pubblico si accorge del momento e cerca di spingere i suoi a questa salvezza tutta da conquistare. Ogni volta che i ragazzi di Paolini cercano di chiudere una partita controllata ma mai completamente decisa, Cantù trova le risorse per rifarsi sotto, che sia con i canestri di talento uno contro uno di Hodge che con le grandi lucrate di Ignerski. La bomba a inizio quarto periodo di Wojciechovski vale il 72-72 e dice che è tutto da rifare. È il momento dei grandi campioni. E Daye risponde a questo nome. La sua entrata in campo vale quattro punti di fila e un impatto emotivo diverso di tutta la squadra: l’intensità pesarese è alta, nella consapevolezza che ci si gioca una stagione. Si piega finalmente la strenua resistenza canturina, arrivano una serie di canestri a ripetizione e di giocate di uno contro uno sempre più difficili. Pesaro intravede il traguardo, non perde la testa nonostante i canestri incredibili di Ukic e Abass, capitalizza dalla lunetta e intravede lo striscione del traguardo. Suona la sirena. Pesaro vince. Il pubblico esplode, è invasione di campo, è salvezza.

MVP: Austin Daye. Arrivato a Pesaro con un’eredità importante, ha _IMG2733 copiaaccolto la sfida con entusiasmo ed è stato pienamente vincitore. Oggi ci si aspettava da lui la zampata finale per una salvezza che è sempre passata dalle sue mani. La risposta è in termini di numeri: 26 punti, 7 rimbalzi, 1 recupero e 29 di valutazione. Sarebbe bello ripartire da lui, lui vorrebbe rimanere, se ci fosse la possibilità di portare Pesaro ad alti livelli in Italia. Per ora, sognare non costa nulla.

 

Tabellini

Pesaro: Basile, Shepherd 16, Gazzotti, Lacey 21, Christon 15, Daye 26, Solazzi, Candussi 2, Lydeka 10, Ceron 6, Rosa, Serpilli. Rimbalzi: 28 (Lydeka 9); Assist 9 (Christon 3)

Cantù: Ukic 12, Abass 11, Lorbek 6, Zugno, Nwohuocha, Wojciechovski 5, Cesana, Ignerski 27, Johnson 12, Tessitori 1, Hodge 16; Rimbalzi 27 (Ukic 5); Assist 13 (Hodge 4).