UPS
Dolomiti Energia Trento: con il successo ottenuto nell’anticipo dell’undicesimo giornata di campionato contro Bologna, Trento si è goduta una giornata da capolista solitaria. Un importante riconoscimento per la società trentina che con serietà e programmazione sta conquistando la vetta della Serie A. Un consolidato nucleo di italiani capitanati da Pascolo, a cui si è aggiunto in questa stagione Peppe Poeta, e americani di livello stanno facendo sognare l’aquila. Il coach Maurizio Buscaglia, dopo tanta gavetta, sta meritatamente ottenendo le luci della ribalta e potrebbe vincere il titolo di miglior allenatore della Serie A.
Grissin Bon Reggio Emilia: espugnare il campo di Brindisi non è mai facile, se poi riesci a farlo con autorevolezza allora significa che hai le stigmate della grande squadra. Reggio Emilia batte Brindisi nonostante l’assenza di Gentile e Kaukenas. Menetti riesce a trovare qualità da ogni suo giocatore. De Nicolao ha egregiamente occupato la sedia del regista mentre il giovanissimo Strautins, classe 1998, ha calcato il parquet con autorevolezza. La marcia della Grissin Bon prosegue senza sbandate.
Vanoli Cremona: la squadra di Pancotto continua a stupire ma senza far gridare al miracolo. Lo fa con la vittoria conquistata al Pianella contro l’Acqua Vitasnella Cantù, la settima consecutiva. Numeri impressionanti per una squadra partita con l’idea di poter dar fastidio nella corsa ai playoff e che si ritrova in vetta alla classifica dopo le prime undici giornate, con tre quarti di salvezza già in cassaforte. Tutto prescinde da Luca Vitali, 10 punti e 9 assist in gara, ma ogni gara i lombardi trovano un differente protagonista per emergere: Cusin e Washington si prendono a scena con 18 punti e percentuali monstre, ma risalta all’occhio anche la prova convincente del 22enne Gaspardo, sempre più calato nella realtà Vanoli. E pensare che i biancoblù potrebbero essere soli in testa alla classifica, se non avessero scialacquato 33 punti di vantaggio con Trento…
Consultinvest Pesaro: Con la pressione di una regione intera addosso, Austin Daye ha fatto vedere di che pasta sia fatto trascinando i suoi compagni, con un terzo quarto imperioso da 17 punti, ad un successo di prestigio contro una Venezia davvero sottotono. Non è solo del figlio di Darren però il merito di questo successo, ottenuto grazie ad una difesa intensa, alla grande presenza sotto le plance che ha permesso di prendere 12 rimbalzi in più rispetto agli orogranata nonché dei punti degli “ex” (neanche tanto ex, visto che sono in prestito) Candussi e Ceron, che tirano fuori la partita della vita contro la squadra che ne detiene il cartellino. Resta nel complesso una prova coraggiosa e di grande orgoglio di una squadra giovane e motivata, che ha saputo avere la meglio di una rivale forse troppo altezzosa per prendere sul serio una partita che sulla carta non doveva creare pericoli.
DOWNS
Enel Brindisi: Perdere ci sta, ma in questo modo e contro una diretta concorrente per le posizioni di alta classifica lascia veramente da pensare. Non basta il ritorno in campo di Scottie Reynolds per accendere la luce alla squadra di Bucchi, che a sua discolpa continua ad essere martoriata dagli infortuni (Scott è in panchina solo per onor di firma): al PalaPentassuglia Reggio Emilia passeggia sui pugliesi, controllando comodamente la gara fin dalla palla a due iniziale, Banks e compagni collezionano soltanto 53 punti segnati, pochi per impensierire chiunque. Sembra proprio che questa squadra non riesca a fare il passo decisivo per poter diventare grande.
Betaland Capo d’Orlando: Il buon inizio di stagione aveva fatto sorridere in terra siciliana, con il mix di giovani talentuosi e grandi vecchi che pareva girare a dovere e con un occhio di riguardo alle Final Eight dopo le grandi soddisfazioni arrivate, leggasi il successo con Reggio Emilia. Ora, a dieci giorni da Natale, la situazione è completamente ribaltata, con la squadra di Griccioli che ha smarrito la via della vittoria. Seppur in una trasferta obiettivamente difficile da affrontare, con Milano arriva il terzo ko consecutivo, il sesto nelle ultime sette partite. Qualcosa si è rotto a Capo d’Orlando, e la rotta deve essere invertita il prima possibile per evitare di farsi risucchiare nelle zone calde della classifica.
Daniele Cavaliero: Una serata da incubo per la guardia della OpenjobMetis Varese. Ci prova in tutti i modi per mettersi in ritmo e segnare quei tre punti che avrebbero significato quota 3000 punti in massima serie, ma il mirino da cecchino è arrugginito nella sfida con Pistoia. La guardia di Trieste non riesce a lasciare la sua firma sul tabellino e chiude con 0/8 da tre punti, risultando con il suo -10 il peggiore in assoluto per valutazione nell’undicesima giornata. Poteva essere la sua giornata di gloria ma si chiude mestamente. Con un pizzico di sfortuna: Varese è uscita sconfitta per sole due lunghezze…
Andre Dawkins: La guardia uscita dal college di Duke pareva aver trovato la sua dimensione a Torino dopo un inizio stentato, mostrando eccelse qualità al tiro. Invece la guardia è tornata negli abissi bissando nel ko con Avellino la pessima figura fatta con Pistoia: solo tre punti in 25 minuti, conditi da tre palle perse e una valutazione di -4. Forse il 24enne di Fairfax, Virginia, sta soffrendo oltremodo l’avvento di Jerome Dyson in cabina di regia, uno abituato a creare più per se stesso che per gli altri; ora questa gatta da pelare, assieme al ridare vita ad un ambiente che è incocciato nell’ottava sconfitta nelle ultime nove gare, tocca a coach Frank Vitucci. Se il coach tanto amico di Ettore Messina riuscirà ad equilibrare l’attacco facendo entrare anche il 24 nei suoi schemi, le possibilità di salvezza possono aumentare.
(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Andrea Furlan)