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Lance Harris (Foto A. Bignami 2013)

Vanoli Cremona: le ventate di novità portano bene alla Vanoli, che festeggia l’arrivo di Brian Chase con una vittoria. Proprio il nativo di Washington, fortemente voluto dalla società lombarda dopo gli eccessivi tentennamenti di Caserta ed Avellino, ha realizzato il canestro della vittoria che ha permesso alla squadra di Gigio Gresta di espugnare l’Unipol Arena. Cremona guadagna così un distacco di sei punti dall’ultima in classifica. Va aggiunto che nelle ultime giornate la buona sorte ha aiutato la Vanoli facendole incontrare le attuali peggiori squadre della Serie A (Biella e Bologna), ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci.

Diego Rosselli (foto D. Furlanetto 2013)

Diego Rosselli (foto D. Furlanetto 2013)

Yakhouba Diawara (ala, Umana Venezia) e Diego Rosselli (ala, Umana Venezia): sono loro i protagonisti del posticipo della domenica. I gemelli diversi (in realtà gemelli per il ruolo e poco altro) della Reyer si alternano alla guida dei lagunari rendendosi artefici prima della rimonta, poi delle ripetute mini-fughe che alla lunga mettono in ginocchio la chebolletta Cantù. Il francese sfiora il 30+10 (si ferma a 29 punti e 9 rimbalzi) aggiungendovi 2 recuperi e 2 assist per 29 di valutazione, mentre il “Mister Utilità” di Andrea Mazzon mette a referto solamente 10 punti ma riesce a toccare i 28 di valutazione grazie a 5 rimbalzi, 4 assist, 2 stoppate, 2 recuperi e ben 9 falli subiti senza commetterne alcuno, senza contare le tante piccole cose – invisibili nelle statistiche – che fanno pendere la bilancia dalla parte dei veneti.

Marco Bonamico

Marco Bonamico

L’equilibrio della Legadue: “Un torneo ancora senza padrone”, ha sentenziato solo venerdì scorso il presidente Bonamico al nostro taccuino, e infatti ecco in classifica nove squadre in soli 4 punti. Pareva tutto pronto per una vetta solitaria della Sigma che ha giocato sapendo già che Pistoia era caduta sul campo di Ferentino, ma questo pazzo e combattuto campionato ha visto resuscitare sul già violato parquet del PalaAlberti una Bitumcalor Trento reduce da sei perse di fila. Un’altra giornata che ha regalato un susseguirsi di emozioni con la rabberciata Bologna che sconfigge la forte Casale, l’italiana Imola che sovrasta i giovani terribili dell’Acegas oltre agli overtime vincenti della sorprendente Brescia e dell’Orlandina allenata dal Poz che sbanca il temibile PalaMangano. Peccato solo per il fallimento di Napoli che toglie interesse e motivazioni alla bassa classifica.

Francesco Guarino (foto A. Musolino 2012)

Francesco Guarino (foto A. Musolino 2012)

Ricky Harris (play/guardia, Biancoblù Bologna) e Francesco Guarino (playmaker, FMC Ferentino): che il playmaker sia un ruolo di fondamentale importanza non lo veniamo certo a scoprire oggi, ma un’ennesima conferma arriva proprio dall’USA pescato da coach Salieri e dall’esperto nativo di Bentivoglio. Il numero 5 della Biancoblù è immarcabile per i piemontesi e permette a Bologna di rialzare la testa dopo un periodo costellato da prestazioni incolore dovute alle assenze. Per lui 10/19 al tiro, 6 assist e ben 9 falli subiti che gli valgono 40  punti di valutazione. E sarà il grado di capitano ricevuto in settimana, ma Guarino ha fatto esplodere di gioia il palasport ferentinate con 32 punti in ben 44 minuti, 11/16 dal campo, 28 di valutazione e 14 di plus minus.

 

 

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scandone avellinoSidigas Avellino: Cesare Pancotto è atteso da un enorme lavoro di ricostruzione fisica e mentale della sua Sidigas, tremendamente evidenziato dal rientro in campo dei giocatori dopo l’intervallo ad Ancona in condizioni di passività assoluta: in otto minuti Montegranaro vola a +26 (70-44 a 2’40’’ dal termine del quarto). Inequivocabili le dichiarazioni del dopo partita rilasciate dal coach marchigiano: “Accettiamo la contestazione dei tifosi, è giusta, ma sono sicuro che la squadra cambierà atteggiamento e i tifosi torneranno dalla nostra parte. Abbiamo tanti problemi soprattutto mentali, dobbiamo lavorare, rimboccarci le maniche. Il momento è duro, ma possiamo venirne fuori. Potrebbe arrivare qualcuno dal mercato, la società sta lavorando e si vedrà in futuro”.

Claudio Sabatini

Claudio Sabatini

Virtus Bologna: sesta sconfitta consecutiva. Basterebbero i numeri per fotografare la crisi nera della squadra bolognese. I principali artefici di questa situazione sono (in rigoroso ordine di importanza): la società, l’allenatore e i giocatori. La Fondazione e il suo AD Sabatini continuano a rimanere impassibili di fronte a questa striscia ininterrotta di insuccessi e pensano solamente al premio per chi schiera più italiani in campo. Finelli avrebbe già fatto le valige in qualsiasi altra società e solo il suo aziendalismo sfrenato lo fa restare inchiodato alla panchina a discapito dei risultati. Infine i giocatori, in particolare gli americani, che a volte scendono in campo con un’intensità da precampionato che non dovrebbe essere tollerata.

Ultras cremonesi (foto A. Bignami)

Ultras cremonesi (foto A. Bignami)

Trasferte vietate: nelle ultime settimane andare a vedere la pallacanestro italiana, secondo l’osservatorio, è diventato più pericoloso che girare ingioiellati per le strade di Caracas. I tremendi hooligans cestisti andavano fermati e così, mentre i dolci agnellini del calcio potevano circolare liberamente, i residenti (e non gli ultrà) delle provincie di Como, Pesaro o Caserta venivano minacciati di daspo se presenti ad un chilometro di distanza dal palazzetto, una situazione anticostituzionale ed illegale oltre che assurda visto che sono state pure vietate le trasferte dei pesaresi a Roma (tifoserie gemellate) e dei canturini a Venezia con gli Eagles che sono andati in laguna a bere un aperitivo con la squadra ed i tifosi della Reyer che non hanno tifato per 15′ per protesta. C’è voluto Gianni Petrucci per far annullare il provvedimento contrario ai pesaresi (ma non ai brianzoli). Era ora che qualcuno si facesse sentire al di fuori dei giornali locali e dei tifosi coinvolti, ma è davvero giunto il momento di smetterla con questi provvedimenti miopi; paghino i tifosi coinvolti in atteggiamenti violenti e non intere e pacifiche categorie di tifosi.

Maurizio Bartocci

Maurizio Bartocci

Givova Scafati: contro una tenace Capo d’Orlando arriva il terzo KO di fila per gli uomini di Maurizio Bartocci, che dopo essere caduti sui campi di Ferentino e Barcellona capitolano anche di fronte all’altra siciliana, ma stavolta davanti al pubblico amico, perdendo – pur se non definitivamente, nell’equilibratissima Legadue (vedi sopra) – il treno delle capolista. Poca lucidità nei momenti chiave e scarsa presenza sotto le plance alcune delle lacune da colmare per Mays e compagni, attesi ora da due difficili trasferte a nord sui parquet di Trento e Brescia. Forse è prematuro parlare di crisi, ma per zittire i primi mormorii – e per non perdere troppo terreno in classifica – la compagine campana dovrà cercare di tornare al PalaMangano con almeno altri due punti in saccoccia.