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scottie Reynolds&Jonathan Gibson Foto di e. Zito 2012

Gibson e Reynolds (foto E. Zito 2012)

Gli americani dell’Enel Brindisi: sarà pure il campionato degli italiani (Aradori, Datome, Polonara ecc.), e anche in casa New Basket i vari Zerini e Fultz stanno facendo il proprio dovere, ma è innegabile che il quartetto di americani scelto dal club pugliese sia tra i migliori del campionato. Nel prestigioso successo sulla Montepaschi, infatti, ben 84 dei 94 punti di squadra arrivano dalle mani di Antywane Robinson (23), Scottie Reynolds (21), Jonathan Gibson (21) e Cedric Simmons (19), con i primi due che mettono insieme addirittura 61 punti di valutazione. Il tutto senza contare l’autorità e l’altissimo livello di spettacolarità con cui i ragazzi di Piero Bucchi mettono in scacco i campioni d’Italia reduci dall’ennesimo successo in Eurolega.

 

Achille Polonara (foto pallacanestrovarese.it)

Achille Polonara (foto pallacanestrovarese.it)

Achille Polonara (ala, Cimberio Varese): uno dei segreti, neanche tanto nascosti, della capolista Varese è proprio lui, “PolonAIR”. Contro Avellino ha realizzato 17 punti conditi da 2 stoppate e 8 recuperi e la sua esplosività è stata un valore aggiunto che ha permesso alla Cimberio di ottenere la quindicesima vittoria stagionale. L’ala anconitana sta dimostrando che i giovani, se di talento, possono emergere in questo campionato ricco di stranieri e che per giocare non hanno bisogno delle regole protezionistiche nei confronti dei giocatori nostrani delle passate stagioni. Vai Achille, che la sfrontatezza sia con te!

 

Drake Diener (foto S. Madau 2012)

Drake Diener (foto S. Madau 2012)

Drake Diener (guardia, Dinamo Banco di Sardegna Sassari): dopo qualche prestazione “normale”, la guardia di Fond Du Lac indossa il mantello e cilindro da Man-Drake e si esibisce in una prestazione strepitosa: 15 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Onnipresente e iperattivo, il cugino maggiore rischia la tripla doppia in una partita in cui la Sutor riesce a sfruttare la leggerezza (che farà imbestialire coach Sacchetti) dei padroni di casa ad inizio partita. Trainati dalla premiata ditta Diener e dal trio Thornton-Ignerski-Easley, i sardi rientrano poi a regime vincendo di misura (106-94) contro i marchigiani. Per Drake finalmente un tabellino degno di lui, che traduce appieno la sua incisività sotto ogni aspetto. Se avessimo il metro di Mary Poppins probabilmente ci segnalerebbe “praticamente perfetto sotto ogni punto di vista”.

Rocca e Giacchetti (foto S. Paolella 2012)

Rocca e Giacchetti (foto S. Paolella 2012)

EA7 Emporio Armani Milano: l’Olimpia sfata anche il tabù casalingo battendo Bologna e continuando la corsa verso le prime della classe. Successo beneaugurante per la truppa di Sergio Scariolo, soprattutto in vista dell’appuntamento delle Final Eight casalinghe tra meno di sue settimane, anche se le Vu Nere di questi tempi sono avversario tutt’altro che trascendentale. Le buona notizia aggiuntiva per i biancorossi, che hanno giustamente celebrato l’ex capitano Mason Rocca, è la gran partita di Jacopo Giachetti: l’ex play di Roma, rimasto a languire in panchina per mesi, sfrutta al meglio l’occasione arrivata dall’infortunio di Basile chiudendo la prima frazione con 13 punti, ben 5 in più di quelli realizzati in tutta la stagione.

Rok Stipcevic (foto A. Brandolini 2013)

Rok Stipcevic (foto A. Brandolini 2013)

Rok Stipcevic (playmaker, Scavolini Banca Marche Pesaro) e Tarence Kinsey (ala, Scavolini Banca Marche Pesaro): i due esterni della formazione marchigiana decidono con le loro giocate “ignoranti” ed i loro punti il match di fondo classifica dell’Adriatic Arena. L’ex Milano ha faccia tosta da vendere (6 recuperi) e, pur eccedendo con i personalismi e gli uno-contro-uno, ha una mano caldissima che gli permette di bucare dalla lunga distanza il canestro di Biella per 7 volte su ben 12 tentativi. Il nativo di Tampa, invece, sforna una ricca doppia doppia (19 punti e 11 rimbalzi e 6 falli subiti per 29 di valutazione) che diverte i tanti accorsi al Bpa Palace nel terzo periodo rivelatosi decisivo. Grazie al nuovo asse di piccoli la Vuelle respira e abbandona l’ultima piazza in classifica.

Gianmarco Pozzecco

Gianmarco Pozzecco

Upea Capo D’Orlando: sotto di 18 all’intervallo, la banda terribile dei ragazzi di coach Pozzecco ha dato vita ad una delle rimonte più emozionanti della stagione, vincendo con un colpo di reni nell’ultimo quarto, per l’85-82 finale. Talor Battle e Anthony Mason hanno recitato la parte dei leoni con 24 e 31 punti rispettivamente, ma è in generale tutto il gruppo a possedere quello spirito indomito a guascone che caratterizza il “Peter Pan” che siede in panchina. Dall’avvento di Pozzecco in panchina l’Upea ha vinto sei delle dieci partite giocate, con lo scalpo di tre big del campionato come Bologna, Pistoia e Scafati. Con una classifica così corta il sogno playoff non è del tutto da trascurare.

Miro Todic

Miro Todic

Miroslav Todic (centro, La Gamberi Foods Forlì): Forlì perde una partita molto equilibrata sul campo della capolista Pistoia, cedendo solo nel finale dopo 40 minuti di battaglia. Protagonista indiscusso dell’incontro è stato Todic, protagonista di una prestazione d’altri tempi concretizzata in 30 punti e 18 rimbalzi, per un complessivo 40 di valutazione. Il lungo di Tuzla non ha il pedigree dei big di questo campionato, ma di fatto il suo rendimento lo rende tale, anche alla luce dei 15 punti e 10 rimbalzi di media in campionato. Se Forlì è in piena lotta per i playoff, il merito è anche di Todic, che sta di fatto giocando da americano aggiunto.

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Manuchar Markoishvili (foto R. Caruso 2013)

Manuchar Markoishvili (foto R. Caruso 2013)

La cessione di Markoishvili: non sappiamo nemmeno se meriti davvero di essere inserito tra i DOWNS, dal momento che non ce la sentiamo di criticare le scelte economiche di una società che è virtualmente senza sponsor, che non ha ricevuto i soldi che Turra, la società che (non) sta costruendo il palazzetto nuovo, non ha ancora elargito per la convenzione in essere, e che difficilmente avrebbe potuto confermare il georgiano a fine stagione. Con questi chiari di luna il mezzo milione del Galatasaray è puro ossigeno. Ma sportivamente il campionato perde un grande campione, forse il giocatore più elegante e completo della Serie A, e i tifosi canturini non perdono solo il loro idolo ma anche un ragazzo umanamente splendido che ha saputo farsi amare da tutti. Non un semplice giocatore, ma un fratello.

Brandon Brown

Brandon Brown, uno dei sacrificati

Acegas Trieste: il DOWN non va assolutamente alla squadra, protagonista di una prestazione coraggiosa contro una delle formazioni più in forma dell’intero campionato. Il pollice verso va invece alla società, che a causa di alcuni errori di programmazione e alla freddezza del tessuto imprenditoriale cittadino si è vista costretta a rinunciare ai due USA per riuscire a continuare la stagione. Per una città affamata di pallacanestro e che aveva iniziato a ritrovare la fiducia una mazzata difficile da digerire. Le notizie filtrate di una possibile collaborazione con la Reyer Venezia restituiscono un barlume di speranza per il futuro, ma non levano l’onta di una gestione quantomeno discutibile.