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Mike Green (foto F. Stefanini 2013)

Mike Green (foto F. Stefanini 2013)

Cimberio Varese: si dice squadra, si legge gruppo, si scrive Varese. Coach Frank Vitucci e la società biancorossa ancora una volta hanno dimostrato di aver creato un nucleo di giocatori con grande maturità e spirito vincente. Ere e compagni hanno vinto il derby con Milano ancora prima della palla due: fiducia incrollabile nei propri mezzi, anche a prescindere dalle situazioni tecniche in campo. Vittoria che spegne la piccola crisi nata dopo la sconfitta di Montegranaro, cinque in doppia cifra e gara subito in ghiaccio già nella prima frazione, successo da assoluta e meritata capolista. La squadra da battere, ai playoff, non sarà Siena né tanto meno Milano.

 

Stevan Jelovac (foto F. Stefanini 2013)

Jelovac (foto F. Stefanini 2013)

Juve Caserta: non c’è più limite alle prodezze della formazione allenata da Stefano Sacripanti, in contrapposizione alla precaria stabilità ed affidabilità societaria. In estate mancano i fondi per allestire un organico competitivo? Si fa come si può ed i risultati già in avvio di stagione ci sono. Vengono promessi sponsor, ma non arrivano? La squadra si allontana dalla zona retrocessione. Ora è garantito, arriva Galimberti a portare denaro, anzi no: la squadra si avvicina alla zona playoff. Allora Akindele, estenuato, decide di andarsene: orfana di un elemento cardine come il nigeriano, questa volta è la fine? Niente affatto: vittoria a Venezia e playoff a due sole lunghezze a quattro turni dalla fine della stagione regolare, con Stevan Jelovac che realizza canestri importanti, mantiene la mano fredda nella roulotte finale dei tiri liberi, raggiungendo quota 9 falli subìti, 11/12 ai liberi, 25 punti complessivi, 6 rimbalzi e 35 di valutazione. Se, dopo Akindele, nessun altro cederà alla tentazione di cercare maggior affidabilità gestionale altrove, i playoff possono divenire una realtà.

Meo Sacchetti e capitan Vanuzzo (foto A. Brandolini 2012)

Meo Sacchetti e capitan Vanuzzo (foto A. Brandolini 2012)

Banco di Sardegna Sassari: dopo il black-out di tre sconfitte di fila (Cremona, Milano e Reggio Emilia), i sardi rialzano la testa e mettono in cassaforte il secondo posto nell’anticipo di mezzogiorno contro Roma. Dopo un primo quarto equilibrato, gli uomini di Meo Sacchetti costruiscono un gap importante trascinati dall’inossidabile capitan Vanuzzo (chi ha detto che a 38 anni si è vecchi?) e da un completa sinergia tra quintetto e panchina. Ben sette giocatori in doppia cifra e numeri da capogiro: 37 rimbalzi e 26 assist della squadra. Bell’esordio di Drew Gordon in maglia biancoblù: l’ex Partizan ha un buon approccio al match mostrando le sue potenzialità fisiche. In arrivo anche il rinforzo Sani Becirovic: stavolta i sardi hanno davvero aperto lo scrigno dei desideri e fanno sul serio.

Gli Eagles (foto R.Caruso 2013)

Gli Eagles (foto R.Caruso 2013)

Il Pianella: caro vecchio cubo di lamiera, tubi Innocenti e vecchio legno, quante ne hai viste in questi anni. Talmente tante che non ti sei di certo scandalizzato durante queste settimane di crisi, tu che hai visto finali scudetto e di coppe europee, tu che ha sofferto la tripla da metà campo di Capone che costrinse l’allora Polti ad un altro anno nel purgatorio della Legadue: cosa vuoi che sia una tifoseria spaccata in due sull’allenatore, una squadra allo sbando, una società che fa quadrato magari sbagliandosi pur se in buona fede? Robetta. E allora è bello vedere (anche se non ci è piaciuto vedere che all’aperitivo per caricare la squadra organizzato dagli Eagles non è stato invitato lo staff tecnico, ovvero Trinchieri) un Pianella caldo e rumoroso, sin troppo ottimista con i coriandoli tricolori, stretto intorno alla sua squadra. I conti si faranno a fine stagione, ora conta solo il vecchio cuore biancoblú.

Dwight Hardy (foto D. Martelli 2013)

Dwight Hardy (foto D. Martelli 2013)

Dwight Hardy (guardia, Sigma Barcellona): se Barcellona vince quella che per ora è la partita più importante dell’anno in Legadue, lo scontro diretto contro Pistoia, è soprattutto merito del bomber americano, che “esplode” con 35 punti, 5 rimbalzi, 7 assist, 3 recuperi, 8 falli subiti e addirittura una stoppata per 39 di valutazione. La più feroce delle prove dell’ex, quella della guardia newyorkese, che castiga la sua ex squadra a domicilio siglando anche alcuni dei canestri decisivi nel finale. Ora il primo posto in classifica e raggiunto e, a maggior ragione con questo Hardy, la Sicilia può sognare di tornare in Serie A.

Mickey McConnell

Mickey McConnell

Mickey McConnell (playmaker, Tezenis Venezia): inferiore per l’importanza della gara ma di certo non per quantità e qualità, la prestazione di McConnell regala agli scaligeri il preziosissimo successo corsaro della Tezenis sul campo di Scafati, che vale il sorpasso sui campani e il mantenimento della quinta posizione a pari merito con Forlì e Bologna. Per il regista americano ben 34 punti, 4 rimbalzi, 7 assist, 9 falli subiti e 2 recuperi per 47 di valutazione, record stagionale suo e di squadra.

Donato Cutolo

Donato Cutolo

Donato Cutolo (guardia/ala, Biancoblù Bologna): last but not least, in questo terzetto di prestazioni straordinarie in Legadue, arriva finalmente un italiano, il padovano Cutolo che, in un’altra partita che vale una grossa fetta di qualificazione ai playoff, stende Brescia con la collaborazione del compagno e amico Andrea Pecile. Ai 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist del playmaker triestino, Cutolo aggiunge 24 punti, 9 rimbalzi e 5 recuperi (con percentuali eccellenti) per 35 di valutazione. E la giovane Biancoblù di coach Salieri “vede” i playoff.

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Marco Calvani (foto A. Brandolini 2013)

Marco Calvani (foto A. Brandolini 2013)

Acea Roma: la squadra di Marco Calvani fallisce l’occasione di puntare al secondo posto in classifica e si arrende di fronte a Sassari che esce dalla crisi grazie a questo successo. La sfiorata doppia doppia di Lawal (9 punti e 9 rimbalzi) non deve ingannare perché il lungo dell’Acea è stato più volte sovrastato da un rigenerato Tony Easley e da Drew Gordon, il nuovo arrivato in casa Dinamo. Goss e Datome sono stati gli unici giocatori biancorossi ad opporre resistenza, ma anche loro si sono dovuti inchinare alla grande prova balistica di Sassari che con un 15 su 31 da tre punti ha dominato l’incontro.

Sergio Scariolo (foto S. Paolella 2013)

Sergio Scariolo (foto S. Paolella 2013)

EA7 Emporio Armani Milano: come d’incanto Milano torna sulla terra e, dopo la vittoria esterna contro Sassari e quella travolgente contro Pesaro, frana di fronte alla capolista Cimberio. Proprio l’impietoso confronto con la capacità di produrre gioco corale di avere una precisa idea tecnica in campo degli avversari è la cartina di tornasole che spiega molto della stagione dell’Olimpia. Mai realmente in partita nonostante il solito sontuoso Langford formato trasferta, fiacca e nervosa, la presunta invincibile armata di Sergio Scariolo ripresenta intatte tutte le sue fragilità, e maggio si avvicina minaccioso.