(Foto di Francesco Malpensi)

Gigli e Dunston (foto F. Malpensi 2012)

UPS

 
Cimberio Varese: la Cimberio vince con autorità lo scontro al vertice contro la Saie3 Bologna e aggancia il Banco di Sardegna Sassari in testa al campionato. Gara di grande concentrazione quella degli uomini di coach Vitucci, che dilagano ad inizio ripresa con un incendiario Ebi Ere (19 con 10 rimbalzi per l’ex casertano). La Virtus mostra comunque grande orgoglio nonostante l’assenza prevista di Smith e quella, meno prevedibile, di un Ricky Minard deleterio, ed arriva a -3 grazie ad uno splendido Ricky Moraschini. Sono le giocate atletiche di Bryant Dunston ed i punti di Achille Polonara i martelli che inchiodano la rimonta bianconera e regalano il quarto successo consecutivo ai lombardi.

(Foto di Savino Paolella 2012)

Bourousis schiaccia (foto S. Paolella 2012)

Ioannis Bourousis (centro, EA7 Emporio Armani Milano):nell’inizio un po’ incerto ci campionato dell’EA7 Milano l’ex centro dell’Olympiacos si è dimostrato uno dei più continui. Anche contro Roma il greco ha dominato l’area colorata, racimolando 26 punti con un pazzesco 38 di valutazione e lanciando l’Olimpia al massimo vantaggio. Il riposo concessogli da Sergio Scariolo corrisponde, non casualmente, con la rimonta di Roma, ma lui, richiamato d’urgenza, griffa i 5 punti che chiudono la contesa e donano ossigeno puro alla classifica dei biancorossi meneghini.

Sacchetti parla con Bootsy Thornton (foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: la squadra di Meo Sacchetti prosegue la sua corsa vincendo contro Venezia dopo un supplementare nella cornice del rinnovato Palasport Taliercio. Eroe di giornata Bootsy Thornton che, dopo un’ottima prestazione, chiude la partita allo scadere dell’overtime intercettando il possibile buzzer beater di Kee Kee Clark e tenendo stretta la palla della vittoria. Per i sardi ottima prestazione dei soliti Diener: stavolta è Travis a sfiorare il buzzer beater in chiusura di ultimo quarto, ma si sa che il “Dio del Basket” a volte prende e a volte dà, e questa volta sputa il tiro del play di Fond du Lac; Drake dal canto suo firma gli ultimi due punti. Grande prestazione anche per Michal Ignerski: i nuovi si dimostrano sempre più determinanti nei momenti topici e sempre più integrati nel sistema di gioco biancoblù, mentre la panchina latita per tutti i 45 minuti di gioco. Per Sassari una stagione da cardiopalma e la testa della classifica a pari merito con Varese.

Foto di Foto Bignami (C)2012

Lance Harris (foto A. Bignami 2012)

Lance Harris (guardia, Vanoli Cremona): a spostare definitivamente gli equilibri della sfida odierna tra Cremona ed Avellino, alla fine è stata la grande prestazione di Harris, esploso nel terzo periodo e risultando MVP dell’incontro e della giornata di Serie A. Immarcabile per la difesa avversaria, dopo i 30 punti dello scorso turno di campionato, si è ripetuto stasera con il piglio del trascinatore. In 32’ di grande qualità individuale e di sinergia con i compagni sul parquet di gioco, 9/15 da due, 1/4 da tre, 8 falli subìti, 9/12 dalla lunetta, 11 rimbalzi e 3 assist per 36 di valutazione. Prestazione definita da coach Attilio Caja “la perla dell’incontro”.

Donnel Taylor (foto F. Pattacini 2012)

Donnel Taylor (guardia/ala, Trenkwalder Reggio Emilia) e Michele Antonutti (ala, Trenkwalder Reggio Emilia): fin troppo facile il successo della Trenk su di un’Angelico Biella ancora da rodare in special modo fuori casa, ma i 50 punti e 10 rimbalzi della strana coppia Taylor-Antonutti non possono passare inosservati, così come i 56 punti di valutazione, tutti equamente suddivisi. E se per il ventiseienne friulano è stata una serata quasi perfetta al tiro (3/3 da due, 5/8 da tre e 4/4 ai liberi), altro acuto di un italiano in un campionato che profuma d’azzurro, il trentenne di Washington ha compensato qualche errore dalla distanza con ben 6 recuperi e 3 assist, mostrando quindi anche applicazione difensiva e voglia di coinvolgere i compagni.

Scottie Reynolds (foto E. Zito 2012)

Scottie Reynolds (play/guardia, Enel Brindisi): Scottie al college è stato una stellina a Villanova, tanto da portare i Wildcats in alto sino a portarli ad essere, dopo tanti anni, una contender per il titolo NCAA. Poi la NBA lo ha snobbato a causa del suo ruolo da combo guard senza istinti da vero playmaker ma troppo piccolo per fare la guardia tiratrice tra i Pro. Ieri contro la chebolletta era on fire, letteralmente imprendibile per gli uomini di Trinchieri e, anche quando i brianzoli sembravano averla messa in tasca, ha trovato un’ultima fiammata sino all’errore finale, tiro comunque forzato e difficile. Alla fine 33 punti e molti rimpianti per il losing effort su uno dei campi più proibitivi della Serie A.

Ricky Harris (foto KGproduction 2012)

Le cinque vittorie esterne in Legadue: equilibrio e spettacolo anche nel secondo torneo italiano, con ben cinque formazioni vittoriose in trasferta. Bologna resta in vetta grazie alla preghiera di Harris da 8 metri sbancando il PalaTriccoli dove un infuocato Maggioli (38 punti e 48 di valutazione) non basta. Brescia (Brkic 18) ruggisce in casa di una Givova sprofondata anche a 17 lunghezze di svantaggio.(Porta 21 punti ma anche un grave infortunio). L’Aget sbanca il PalaBarbuto alla prima giocata con entrambi gli USA (Gay 19) nonostante Allegretti in doppia doppia, mentre Forlì ha l’asse play-pivot on fire ( Soloperto 22, Spencer 18). Nell’anticipo trasmesso da mamma Rai è invece Trento a cogliere i primi due punti in casa di una Prima sepolta nel terzo quarto da Garri e da un esaltante 50% da tre del gruppo di coach Buscaglia.

Michele Ruzzier

Acegas Trieste:senza un americano di punta come Brandon Brown vince meritatamente la gara contro Ferentino, vendicando la sconfitta nella finale promozione DNA subita lo scorso anno. Una vittoria frutto di una straordinaria prova difensiva del collettivo e con un MVP d’eccezione: il 1993 Michele Ruzzier, che a 19 anni conclude con 16 punti, 4 rimbalzi e 2 assist e la sicurezza di un veterano nel guidare la squadra. Ma nella gara di domenica è in generale tutto il gruppo dei giovani Acegas a brillare, con minuti e risposte importanti anche da parte di Mastrangelo, Urbani, Ondo e Fall. La dirigenza giuliana andrà sul mercato per compensare il mese di assenza di Brown (probabilmente un comunitario), ma la prova di ieri ha dimostrato che il gruppo di Dalmasson ha carattere e personalità.

DOWNS

FIP: ennesima vergogna in salsa tricolore per la nostra ormai malandata Federazione. Dopo appena tre giornate è stata infatti esclusa dal giudice sportivo la formazione di Napoli per mancato pagamento della prima rata dell’iscrizione al torneo di Legadue, riproponendo per la seconda stagione consecutiva un torneo zoppo che costringerà una squadra alla sosta forzata ad ogni giornata. Molte domande ora riempiono la testa di tifosi e addetti ai lavori: quali garanzie ha avuto in estate chi ha caldeggiato la fusione tra Sant’Antimo (pare mai effettuata formalmente…) ed il Napoli Basket con il conseguente ritorno dell’importante piazza partenopea al professionismo? Chi risarcirà le formazioni scese in Campania in queste giornate del denaro spesi? Quale interesse potrà avere ora un torneo senza retrocessioni? Attendiamo risposte esaurienti da chi di competenza.

Massimo Cancellieri (Foto S. Madau 2012)

Angelico Biella: l’anno scorso la squadra di Massimo Cancellieri aveva stupito tutti con una partenza sprint fatta di 7 vittorie e 3 sconfitte nelle prime dieci partite di campionato. Anche quest’anno Biella torna a far parlare di sé, ma questa volta in negativo. L’Angelico ha perso malamente (85 – 56) contro una Reggio Emilia alla sua prima vittoria dal ritorno in SerieA. La forza della squadra piemontese è sempre stata riposta nella capacità del GM Atripaldi di scovare americani forti a basso costo. In questa inizio di stagione, però, il pacchetto dei mori di Biella ha generato più confusione che punti e contro Reggio Emilia l’Angelico ha collezionato 23 palle perse che le hanno fatto meritare la sconfitta e l’ultimo posto in classifica.

Jerry Smith (foto R. Caruso 2012)

Maarty Leunen (ala, chebolletta Cantù) e Jerry Smith (playmaker, chebolletta Cantù): un’altra brutta prova per i due yankees di Cantù, con Trinchieri che è stato costretto a malincuore a “panchinarli” per vedere una scintilla nella squadra e produrre la difficile rimonta su Brindisi. “Martino” ha abituato i fan brianzoli a partenze diesel, pur giocando bene nella finale del Qualifying Rounds di Eurolega, e semmai va messo in luce che, con Jeff Brooks alle spalle, non deve per forza sciropparsi 35′ in campo in attesa di tempi migliori, pur se la qualità del giocatore poi non si discute. Smith pare in sovraccarico: Trinchieri e Molin hanno deciso di resettarlo dopo due anni di NBDL e, privato dei suoi liberi istinti, il play è in tilt. Una volta che avrà caricato il nuovo sistema operativo si spera di avere un giocatore adatto al basket europeo.

Jimmy Hunter

Prima Veroli: seconda partita in casa e seconda brutta sconfitta per Veroli contro la matricola Trento, con un Jimmy Lee Hunter impresentabile (-7 di valutazione 0 punti in 12’ in campo). Erving Walker ritorna ad essere la schizofrenica combo dei tempi di Florida, forzando molti tiri e facendo andare completamente fuori giri l’attacco dei ciociari. Regalare praticamente entrambi gli USA agli avversari equivale automaticamente a suicidarsi, ed il -18 del finale è lo specchio di una disfatta senza attenuanti per una delle favorite alla promozione. Il decano Franco Marcelletti sarà chiamato a lavorare molto sul gruppo, anche se i primi a dover fare il salto di qualità sono proprio il rookie Walker e soprattutto il veterano Hunter.

Laurence Ekperigin

Laurence Ekperigin (ala/centro, FMC Ferentino): l’assenza di Brandon Brown apriva la possibilità al pivot della FMC di maramaldeggiare sotto i tabelloni del PalaRubini, stante l’ingente gap fisico con i restanti pari ruolo in casa Trieste. Tuttavia Ekperigin ha toppato clamorosamente la partita, cadendo nella trappola difensiva tesagli da Dalmasson e risultando oltre che inutile a tratti addirittura dannoso, tirando con percentuali davvero imbarazzanti (37%). Il -15 di plus minus fotografa esattamente la partita del lungo, nonostante i 12 punti di valutazione finale. Ora Ferentino è 0-3 in campionato, l’impressione è che il talento dei propri USA non venga sempre messo a disposizione della squadra, con risultati evidenti. Urge sicuramente un’inversione di tendenza.