CremonaCremona – Non soffiare troppo forte sulla fiammella dell’entusiasmo acceso dalle due vittorie consecutive per alimentare speranza, senza rischiare di estinguerla e ritrovarsi poi al buio delle illusioni. E delle delusioni. Non sarà il caso, certo, domenica per Cremona di sperare nella giornata storta di una squadra che indossa un habitus mentale prima ancora di una casacca: Siena, al di là dei travagli societari e dei conseguenti sommovimenti del roster, resta intensa interprete di sé stessa, come ha ribadito anche coach Pancotto in presentazione. Le chance di Cremona passano dal cercare di accentuare  le difficoltà della squadra di Crespi a creare un tiro nei primi secondi dell’azione, condannata com’è dall’essere epitome di gregari, dopo l’addio dei solisti, a poter girare solo coralmente. A volte troppo. All’interno dell’area i lunghi della Vanoli dovranno contrastare un Hunter sempre più efficiente in attacco e un Ortner che sa combinare sostanza e mestiere per mettere in difficoltà un frontcourt spesso costretto ad adattarsi in difesa come quello cremonese. Temibile la voglia di riscatto di MarQuez Haynes dopo aver steccato la rentrée da ex- al Forum: Ben Woodside dovrà battere un colpo anche nella propria metà campo domani. Così Cesare Pancotto prima della partita: “Dobbiamo consolidare quanto di buono abbiamo fatto nelle ultime settimane. Siamo riusciti a ottenere due vittorie in un momento importante e queste vittorie sono il frutto del lavoro quotidiano e dei miglioramenti tecnico tattici che abbiamo saputo fare. Contro Siena dobbiamo colmare un gap sia di talento individuale sia di esperienza. Dobbiamo portare in campo i nostri valori con i quali abbiamo saputo dare risposte importanti in queste due ultime partite. Dobbiamo avere più fame dei nostri avversari e giocare meglio di loro. Contro Siena questo obiettivo è certamente più difficile ma rimane tale. Per battere Siena la devi andare a cercare, non la devi aspettare. Se li aspetti, l’onda ti travolge, se invece gli vai contro può darsi che riesci a superarla. Per noi Siena è un’onda gigantesca a cui dobbiamo andare contro sicuri, decisi e determinati. Questo lo dico sia per il valore di Siena sia per il rispetto che nutro nei loro confronti. Ma lo dico anche perché inizia il girone di ritorno e i risultati non dobbiamo aspettarli ma dobbiamo andare a cercarli. Siena rappresenta il massimo della difficoltà e dei rischi ma la vogliamo affrontare con grande determinazione. Per far questo dovremo lavorare bene nell’uno contro uno per cercare di evitare le rotazioni, dovremo lavorare bene per contrastare il loro tiro da fuori e abbassare le loro percentuali e dovremo cercare di avere presenza a rimbalzo per poter correre e anticipare la loro difesa molto fisica”.

Siena+SponsorSiena – Momento più difficile della stagione per Siena, sia in termini numerici (1 sola vittoria nelle ultime 6 partite, tra campionato e coppa) che di qualità del gioco. Come era logico attendersi, il rimescolamento del roster ha costretto Crespi ha rimettere mano a rotazioni che sembravano consolidate e a cercare nuovi equilibri. La squadra ha perso la sua guida emotiva e tecnica in campo e lo si vede soprattutto quando la palla scotta, come il finale di gara contro Nymburk ma anche nella gara di Milano, in cui la squadra ha gestito male possessi importanti dopo essere rientrata a -4. La serenità in gruppo, comunque, non sembra andata persa come dice anche il capitano Tomas RessStiamo vivendo un momento particolare, in cui in attacco stiamo faticando a trovare il canestro con il tiro da fuori, ma in difesa stiamo giocando molto bene e questo ci dà fiducia, anche perché con innesti nuovi sapevamo che avremmo messo del tempo a ripartire. Anche l’anno scorso abbiamo passato un momento simile ma ne siamo venuti fuori e siamo certi succederà anche adesso”. La gara contro Cremona potrebbe essere, almeno sulla carta, la gara giusta per iniziare bene il girone di ritorno, ma la Vanoli è squadra in salute reduce da due importanti vittorie e soprattutto può mettere in grossa difficoltà Siena, sia sugli esterni, con gente come Woodside, Rich e Jackson, che nel pitturato con lunghi atipici come Ndoja ma anche un giocatore come Kelly su cui sarà importante un Othello Hunter che al momento sembra il punto di riferimento, difensivo e offensivo, della squadra. Come dice Ress, in attacco Siena deve ritrovare il tiro da fuori (solo 30% da 3 nelle ultime 6 gare contro il 38% stagionale) se vuole aprire l’area e cercare di avere soluzioni diverse dal semplice bombardamento dall’arco. Difensivamente, dove le certezze di squadra sembrano maggiori, si dovrà difendere forte sulla palla ma allo stesso tempo evitare che la Vanoli possa trovare facili scarichi per tiri aperti, non solo degli esterni ma anche su un giocatore come Ndoja propenso a uscire per trovarsi un facile tiro, e su cui sia Ress che Nelson dovranno lavorare molto forte.

(da Siena, Fabrizio Quattrini)