Ivan Zoroski

L’Umana Reyer comunica ufficialmente di aver raggiunto l’accordo con l’atleta Ivan Zoroski. Play guardia serbo di 195 cm, che proprio oggi compie 33 anni, è un giocatore di grande esperienza continentale.

Reduce dagli ultimi due campionati nella serie A italiana con Montegranaro e Teramo, in precedenza ha giocato in Grecia con Olympiacos e Panionios, in Spagna a Valladolid, in Russia alla Dinamo Mosca, in Belgio a Charleroi oltre che in Serbia con l’FMP Zeleznik Belgrado, la squadra dove è cresciuto e con la quale ha vinto Coppa Nazionale e Lega Adriatica. Ha giocato inoltre in tutte le principali competizioni europee per club: Eurolega, Coppa Korac, Coppa Saporta, Uleb Cup e Europe Cup. Con la Nazionale ha vinto inoltre nel 2001 l’oro alle Universiadi.

In queste due stagioni nella serie A italiana le sue medie sono state di 15 punti in 28,8 minuti giocati nel campionato scorso e di 16 punti in 33,6 minuti in quello precedente in cui è risultato anche terzo marcatore del campionato. Il suo high di carriera in Italia risale al 6 novembre 2010 quando ha realizzato 31 punti personali contro Cantù.

“Non ci ho pensato molto ad accettare questa proposta perché l’Umana Reyer è una società ambiziosa, che ha grande organizzazione, un grande Presidente e un ottimo staff tecnico – il commento di Ivan Zoroski alla sua ufficializzazione – Sono stato per tanto lusingato da questa chiamata e sono felice di far parte ora di questa società. Una società della quale conosco il presente e anche il passato perché qui a Belgrado ho parlato a lungo con Drazen Dalipagic che so essere una leggenda della Reyer, oltre che consulente della società. Lui mi ha raccontato molte cose su questa società e su Venezia, che è sicuramente una delle città più belle al mondo e sarà un onore rappresentarne i colori. Per quello che ho visto l’anno scorso, quando ci ho giocato contro, mi ha impressionato molto l’attaccamento del pubblico a questa squadra: nonostante si giocasse a Treviso il palasport era pieno e so che il previsto ritorno a Mestre è vissuto con grande attesa da parte di tutta la città. Cosa potrò dare a questa squadra? Qualsiasi cosa mi chiederà il coach per il bene dell’alchimia del gruppo. In questi due ultimi anni in Italia sono cresciuto come giocatore facendo ciò di cui c’era maggiormente bisogno a seconda delle situazioni. Anche per questo reputo il campionato italiano stimolante, competitivo e perfetto per me”.

Ufficio Stampa Reyer Venezia