Tip-off! (Foto: Daniele Furlanetto)

Tip-off! (Foto: Daniele Furlanetto)

 

MESTRE – È un menù appetitoso quello che viene servito al Palasport Taliercio di Mestre, a ridosso della fine del 2012. A scendere in campo, contro i padroni di casa dell’Umana Venezia sono i campioni in carica e pluri-titolati del Montepaschi Siena, reduce dall’impresa del PalaEstra, dove giovedì è caduto il Maccabi Tel Aviv. Una vittoria scaccerebbe, forse definitvamente, la crisi che a lungo ha tormentato lo spogliatoio orogranata, ma la prova è obiettivamente tra le più impervie da superare. Siena è sì al primo passo di una graduale ricostruzione, ma può sempre contare su una solida base societaria, e su un sistema di gioco collaudato per anni.

Questi, quindi, i quintetti in campo alla palla a due di stasera:
Venezia: Bulleri, Young, Diawara, Szewczyk, Magro.
Siena: Brown, Janning, Moss, Kangur, Eze.

L’avvio del match è a marce basse, ci vogliono due minuti per vedere il primo canestro su azione. Lo segna Daniele Magro, che schiaccia a canestro il prezioso suggerimento di Bulleri: 3-0 Reyer. Non si fa attendere molto di più Siena, che con un canestro e fallo di Kangur mette ben presto il naso avanti sul 4-5. Bobby Brown e Yakhuba Diawara si scambiano cortesie da oltre l’arco, con il francese che porta ad 8 il proprio bottino personale ricacciando Siena a -1: 11-10 all’8′. Banchi e Mazzon danno il via alle rotazioni, e sono proprio Bowers, Rosselli e Hubalek a confezionare l’allungo finale che porta l’Umana a condurre 19-12 sulla prima sirena.

Il secondo quarto è un trattato di zona-press del Montepaschi: i campioni d’Italia ricuciscono immediatamente lo strappo con due triple in fila di David Moss e Daniel Hackett: 19-18. La Reyer fa fatica a costruire tiri puliti, e la tripla con cui Alvin Young sancisce il 24-23 del 16′ è ossigeno puro per Venezia. Siena non si scompone, Aleksandar Rasic prova ascavare un nuovo solco con la tripla del 26-29, e coach Mazzon è costretto a chiamare timeout dopo un jumper dalla media di Carraretto che vale il 28-31. L’uscita dal minuto di sospensione, però, non è quella sperata: Tomas Ress inchioda la penetrazione del suo quasi omonimo Rosselli, aprendo il campo per il sottomano solitario di Daniel Hackett che sigilla il risultato sul 33-28 dell’intervallo lungo.

La seconda metà di gara si apre con il +7 senese firmato Bobby Brown prima, e Viktor Sanikidze poi. La prima tripla della partita di Alvin Young riaccende un Taliercio mogio e silenzioso, ed il sedicesimo punto di Diawara, per il nuovo riavvicinamento sul 39-37, accresce ulteriormente i decibel del catino veneziano. L’euforia, però, si tramuta ben presto in rabbia, quando su una stoppata giudicata fallosa di Szymon Szewczyk, Roberto Chiari sanziona un tecnico alla panchina di Andrea Mazzon. Siena converte 3 liberi su 4, sprecando il possesso conseguente, ma il nervosismo affiorato tra i lagunari è palese, e la Mens Sana ne approfitta. Dal 39-44 di Young si passa in un amen al 39-52 del 29’, con due triple di Brown e Moss ed un piazzato di Kangur. Solo una tripla a rate di Ivan Zoroski consente a Venezia di tamponare l’emorragia, e di chiudere la terza frazione ad un soffio dalla singola cifra di distacco: 42-52.

Siena ha e mani sulla partita, sia in termini di punteggio, che psicologici. È a questo punto che Mazzon si gioca il tutto per tutto, presentando Guido Rosselli da ala forte e Szymon Szewczyk da centro, e circondandoli con i tre piccoli Zoroski, Bowers e Young. Il 42-54 di Benjamin Eze non è il massimo vantaggio per un punto, ma è anche un clamoroso fuoco di paglia: in meno di 120 secondi Young, Szewczyk e Rosselli capitalizzano dall’arco il gran lavoro della difesa a zona, proposta per larghi tratti dell’ultimo quarto. Venezia è a -3, e con 6’ abbondanti sul cronometro la partita è ampiamente in discussione. Kangur perde l’ennesimo pallone, ed un indemoniato Guido Rosselli si butta dentro con la moto conquistando il canestro con fallo per il pareggio a quota 54. Nella metà campo opposta è ancora il nativo di Empoli a scippare Matt Janning, servendo a Massimo Bulleri la palla del primo vantaggio Reyer dal lontano secondo quarto.

È l’apoteosi: il baccano dei 3700 tifosi di casa si fa assordante, Venezia si butta ancora dentro, ancora con il toscano ex Veroli, mandato in lunetta da Tomas Ress. 2/2 e due possessi di distanza tra la Reyer ed i campioni d‘Italia: 58-54. Tre minuti alla fine, David Moss muove il tabellino di Siena dopo un digiuno parso eterno, 58-56, Carraretto fallisce la tripla del +1, offrendo a Bulleri la ripartenza del 60-56. Siena butta alle ortiche altri due attacchi: il primo con la terza persa di Ress, il secondo con una tripla sbilenca di Rasic. Tim Bowers ringrazia e vola a firmare il +6 Reyer: 62-56. Sul cronometro è rimasto meno di un minuto. Il Montpaschi reagisce di puro orgoglio: Moss e Ress siglano un break di 4-0, riportando a contatto la Mens Sana, ma sul conseguente pressing a tutto campo si dimenticano di Denis Marconato, mandato in lunetta da Carraretto per il 2/2: 64-60. Finita? Tutt’altro. Brown si inventa la tripla del -1, e sul capovolgimento di fronte è ancora Marconato a trovarsi in mano la palla del +3. La fallisce, ma da non si sa dove piomba Tim Bowers a raccolgiere un rimbalzo offensivo di vitale importanza, che con il cronometro agli sgoccioli costringe Siena al fallo su Bulleri. La mano dell’ex Treviso è tiepida: 1/2 e occasione d’oro per Hackett, che riceve da Ress e, non trovando Brown, scocca la tripla della possibile vittoria, che incoccia sul ferro e termina fatidicamente la sua corsa in mano a Rosselli.

Venezia vince 65-63, un punteggio spaventosamente simile a quello dello scorso Gennaio. È il terzo successo in fila per l’Umana, che sale a 12 punti e prova a riagganciare il treno delle Final Eight e chissà di cos’altro. Siena manca l’aggancio a Varese, si vede staccare da Sassari e prepara le valigie per Istanbul. Tra cinque giorni è già tempo di Eurolega, di tempo per rimuginare sullo stop del Taliercio, ce n’è ben poco.

Umana Venezia – Montepaschi Siena 65-63 (19-12, 9-21, 14-19, 23-11)

Venezia: Mihalich NE, Bulleri 5, Diawara 16, Marconato 2, Zoroski 5, Szewczyk 5, Young 14, Bowers 6, Rosselli 8, Magro 2, Hubalek 2, Candussi NE. Allenatore: Mazzon.
Siena: Brown 17, Eze 6, Carraretto 5, Rasic 3, Kangur 5, Sanikidze 4, Ress 6, Ortner 0, Lechtaler NE, Janning 2, Hackett 7, Moss 8. Allenatore: Banchi.
Il tabellino completo.

Arbitri: Caiazza di Arzano (NA), Chiari di Ponzano Veneto (TV), Giansanti di Roma.

Spettatori: 3709.

Il migliore: Guido Rosselli. Inamovibile nel quarto periodo, nel quale mette a referto 8 punti, 3 rimbalzi, 3 falli subiti, 2 recuperi e 1 assist. Semplicemente decisivo.
Il peggiore: Daniel Hackett. Seppellisce una prestazione appena sufficiente con la scellerata decisione di andare per la tripla, e quindi per la vittoria, invece di preferire il canestro del supplementare. La conseguente reazione di coach Banchi dice tutto.

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