Emanuele Molin (Pasta Reggia Caserta) : “Penso sia stata una partita di grande intensità su tutti i  40 minuti, che finisce con noi che  tiriamo col 67% da due. Quando Cantù ha spinto, nel terzo quarto, abbiamo sofferto parecchio. Ai ragazzi avevo chiesto di confermare le cose buone viste di recente, certo vincere sarebbe stato un sogno. Come sempre abbiamo dimostrato la tenacia della squadra che non molla mai, però siamo stati pasticcioni in determinati attimi. L’unica altra cosa che vorrei dire è il grazie del pubblico di Cantù, lo striscione degli Eagles e l’applauso mi hanno fatto molto piacere. Mi dispiace per la sconfitta, che lascia molto amaro in bocca. Cameron Moore in questo momento soffre, abbiamo altri giocatori che sopperiscono alla sua assenza in determinati passaggi. L’ultima rimessa di Cantù? Serviva un cambio difensivo, ma Cusin è stato bravo a cogliere l’opportunità nel momento giusto. Avevamo previsto di fare cambi sistematici, ma siamo arrivati tardi; a volte, senza dubbio, ci manca quel po’ di malizia e furbizia in più.  Alla fine, ritengo  che ci saremmo meritati il supplementare, però resta la positività della prestazione. La mentalità che riusciamo a mettere in campo ci permette di competere, sopperisce anche a qualche ingenuità. Credo che Cantù sia stata più brava ad approfittare delle situazioni, un fattore che va oltre e sopra i  nostri demeriti. In settimana ci eravamo preparati a giocare con due ali forti, per mettere in difficoltà i lunghi avversari. Finiamo la partita con 96 di valutazione, nonostante un terzo quarto negativo, quindi abbiamo prodotto cose importanti. Abbiamo trovato un ritmo positivo giocando la zona e sporcando diversi loro tiri; i pick and pop di Brooks e Scott ci hanno reso parecchio in attacco. Poi, per l’inesperienza di cui parlavo, accade di  commettere delle sciocchezze’.

 

Lele Molin (foto di Roberto Caruso 2013)

Lele Molin (foto di Roberto Caruso 2013)

 

 Stefano Sacripanti (Vitasnella Cantù) : “Rispetto alle solite partite, abbiamo fatto una rotazione molto minore e utilizzato molto meno l’intero roster. Venerdì abbiamo affrontato il tema dell’approccio e dell’importanza della panchina. Per noi era un momento difficile, essendo reduci da due sconfitte consecutive. I due quarti iniziali sono stati importanti, Caserta ha giocato un’ottima difesa imbrigliando il nostro attacco: sono stati  bravissimi ed efficaci, specie con Brooks. Nell’ultimo quarto abbiamo sbagliato cose troppo banali, penso all’assist in backdoor di Ragland. E’ andata come sapevo sarebbe andata:è stato un  match molto difficile, contro una formazione atleticamente forte e dotata di grande esperienza, grazie a  Mordente e Michelori; pensiamo solo al 6 su 6 finale di Mordente dalla lunetta. Fortunatamente abbiamo vinto grazie all’ultima rimessa, il nostro passatore sapeva di dover aspettare Cusin, è stata una scelta offensivamente corretta e preparata. Noi avevamo la volontà di tornare a vincere, ma soprattutto volevamo interrompere  il trend dei troppi punti subiti nel primo tempo. Mi spiace per Abass e Rullo, che non sono entrati, ma era una partita che aveva il compito e la funzione di  dare un segnale forte. Penso fosse giusto che in questi momenti riprendere fiducia e convinzione. Vorrei inoltre dire che per me ed il mio assistente è stata una partita speciale: Caserta ci ha dato tantissimo negli ultimi anni, speriamo di aver dato altrettanto. Sono molto contento che la società e la piazza siano riusciti a trovare il progetto adeguato per continuare, formulo a tutti loro un grande in bocca al lupo”