In sala stampa coach Frank Vitucci si dice soddisfatto del successo contro  i toscani: «Vittoria importante contro una squadra in ottima forma e visto che eravamo reduci da due pesanti sconfitte e abbiamo giocato col nostro pubblico in contestazione. La reazione c’è stata sin dall’inizio a cominciare dall’ approccio. Dal punto di vista difensivo sapevamo che sarebbe stata una partita faticosa a causa dell’atletismo dei nostri avversari. Siamo stati bravi a controllare i rimbalzi e a tener le loro penetrazioni e a limitare i loro contropiedi. C’era molto volontà  da parte di tutti». Sulla contestazione e il silenzio che ha contraddistinto i primi tre quarti del match: « I tifosi giustamente chiedono a chi va in campo il massimo impegno possibile. Questo deve essere l’approccio, una buona cooperazione».  L’allenatore veneziano torna sulle assenze di Taquan Dean e Jeremy Richardson: «In settimana non si sono allenati e ho deciso solo ieri di tenerli fuori. Sarà il club a prendere le decisioni. Volevo dare soddisfazioni a chi si è allenato in settimana». Queste due assenze hanno portato la Scandone a minori rotazioni: «Le rotazioni corte – spiega Vitucci – comportano maggiori responsabilità e tranquillità ai giocatori che ci sono. Può darsi che questa squadra, così, possa avere un impatto diverso in campo». Ieri sera si è visto un redivivo Hayes: «C’era  un accoppiamento difficile per lui sebbene Washingotn fosse molto più rapido. Da ala forte non rende tantissimo e l’abbiamo visto anche a Pesaro. Da ala piccola, invece, gioca con maggiore sicurezza, prendendosi anche qualche rischio in attacco».

È arrivata la sconfitta ma è soddisfatto della prova dei suoi Paolo Moretti, coach di Pistoia: « Nel bene e nel male siamo questo tipo di squadra che può andar sotto per ingenuità e superficialità. Quando sembra che siamo usciti dalla partita, come capitato  a metà del primo e del terzo quarto. Poi con grande dedizione e collaborazione rientriamo  per pochissimo non ci rimettiamo in corsa. Sono contento che non abbiamo perso troppi palloni, il vero nostro tendine d’Achille. Sono contento anche della nostra difesa, meno in attacco dove abbiamo selezionato bene i tiri, tirando quindici volte più dell’avversario.  Torniamo a casa consapevoli del buon lavoro che stiamo facendo. Contro Sassari e Milano dobbiamo necessariamente portare a casa due vittorie per raggiungere quanto prima il traguardo salvezza».