(Foto di Matteo Cogliati)

(Foto di Matteo Cogliati)

Finisce a Caserta l’astinenza di vittorie della Openjobmetis Varese. Gli uomini di Moretti ottengono il secondo successo consecutivo battendo la Pasta Reggia sul 70-77, ribaltando così il fattore campo e tornando alla vittoria lontani dal PalaWhirpool dopo due mesi e mezzo: l’ultima ed unica affermazione risaliva al primo novembre a Capo d’Orlando. Al Palamaggiò si dà sfoggio di una sfida nella sfida: quella fra i due playmaker, conoscenti sin dall’McDonald’s All American Game del 2009, vinta da Maalik Wayns. L’uomo uscito dall’università di Villanova diventa il padrone della partita mettendo 28 punti griffati da un pesantissimo 6/10 da tre punti, superando così il suo dirimpettaio che si ferma ‘solo’ a 24 con 5 assist e 34 di valutazione. Nel finale però contano anche gli altri uomini: se Dell’Agnello, che già deve fare a meno di Cinciarini fermo per un dolore alla schiena, vede tutti i suoi giocatori a parte il samoano incapaci di prendersi un tiro, dall’altra parte Galloway e Kuksiks danno manforte al loro playmaker nel momento del bisogno.

Siva CDOVarese ha giocato una partita gagliarda sin dalla palla a due: se i primi due minuti di gara composti da due airball lasciano presagire il peggio, gli ospiti scattano meglio dai blocchi grazie al tiro da tre punti. Maalik Wayns, pungolato dal buon inizio di Peyton Siva, dimostra a tutto il Palamaggiò il suo gran repertorio da solista con tre triple costruite dal palleggio. Varese acquista dunque fiducia e nel primo tempo si affida quasi totalmente al tiro pesante, tenendo il tempo della gara grazie al 10/20 da dietro i 6,75. Delle cifre così potrebbero ammazzare la partita, ma c’è l’altra faccia della medaglia: gli uomini di Moretti sono inconsistenti in area, racimolando solo otto punti in venti minuti. Merito della difesa bianconera ed in particolare di Nika Metreveli, subito chiamato ad un lavoro sostanzioso sotto le plance che tiene la OpenJobMetis ad un misero 4/14. Nel mentre i bianconeri, partiti un po’ a rilento, attaccano in maniera eterogenea spinti dalla regia di Siva (11 e 5 assist) e dalle doti da fromboliere di Micah Downs (14 all’intervallo). La Juve riesce così a rimontare lo svantaggio, arrivato anche sul -8 nel finale di primo quarto, per poi prendere il comando a ridosso dell’intervallo sul 43-40.

Non è per niente facile però scrollarsi di dosso i lombardi, che continuano a fare il loro gioco. Come solito spinti da Wayns, il primo ad esplorare l’area bianconera che si porta dietro i due punti; i casertani iniziano a sbandare, influenzati anche dai tre falli tecnici discutibili fischiati a sfavore. Tra questi, quello a Bobby Jones è il più pesante, quello che ribalta l’inerzia. Merito ancora una volta di Wayns che converte la penalità in quattro punti e allarga la forbice sul -7. A fare ancor più male agli uomini di Dell’Agnello ci pensa la zona 3-2 varesina che affievolisce le certezze offensive della Juve a partire da un Downs nullo nella seconda frazione. Così è Peyton Siva che, da solo sull’isola, deve tirare avanti la carretta, ma ad ogni tentativo manca sempre quel centesimo per fare una lira. Wayns dall’altra parte fa infatti il bello e cattivo tempo, ma nei momenti cruciali c’è sempre la mano calda di qualcuno ad aiutare il numero 2. Ed è il caso, assai strano, di Ramon Galloway, l’uomo che fino ad una settimana fa pareva essere prossimo al taglio e fino a quel momento autore di una partita da tale. Il numero 55 fa due canestri nell’ultimo parziale, ma sono forse i più pesanti della gara: il primo sul 61 pari a sette minuti dal termine che costringe i bianconeri ad inseguire; l’altro, poco prima dell’ultimo giro di orologio, per chiudere definitivamente la contesa sul +7 finale.

Pasta Reggia Caserta Openjobmetis Varese 70-77 (17-23, 43-40, 56-61)

Caserta: 17/34 da 2, 7/22 da 3. Siva 24, Downs 16, Jones e Metreveli 7. Rimbalzi 34 (Downs e Metreveli 8), Assist 14 (Siva 5)

Varese: 13/34 da 2, 14/33 da 3. Wayns 28, Davies 11, tre giocatori a 8. Rimbalzi 37 (Faye 9), assist 11 (Faye 3)

Pasta Reggia Caserta

Micah DOWNS - foto Alessio Musolino 2016Micah Downs 6: Il primo tempo è il simbolo del Micah Downs visto a dicembre. Galleggia in aria quando va verso il ferro, fa il bombardiere dall’arco, sembra inarrestabile. Ma si arresta dopo l’intervallo, diventando invisibile. Tra l’8 del primo tempo ed il 4 del secondo, il risultato è la sufficienza.

Peyton Siva  7: Le due settimane di pausa gli hanno fatto bene. Il play di origine samoana è offensivamente quello dei tempi migliori, dando in pasto ai tifosi casertani delle perle di rara bellezza. Ma nel convulso finale si ritrova da solo, e dall’altra parte soffre tanto, tantissimo contro il killer Wayns

Dario Hunt 5: Dov’è l’animale da rimbalzo ammirato fino a poche settimane fa? Non lo sappiamo, ma stasera non era sicuramente al Palamaggiò. Frenato dai falli, ma al suo rientro appare nervoso e non riesce ad essere incisivo.

Daniele Cinciarini NE

Salvatore Iovinella NE

Bobby Jones 5: Contro i lunghi varesini si sbraccia bene, ma non riesce mai a dare continuità alla sua partita, collezionando cose buone ed altre cattive senza riuscire a metterne una in serie.. Ha sulla coscienza il fallo tecnico con cui Wayns ribalta la partita mettendo Varese in posizione di controllo.

Viktor Gaddefors 5,5: Partita senza acuti per lo svedese, che come sempre ci dà dentro in difesa. In attacco però a volte si chiede qualcosa di più da lui.

Andrea Ghiacci 6: Come sempre, tanta difesa senza combinare guai dall’altra parte.

Marco Giuri 6: L’assenza di Cinciarini lo spinge nuovamente a giocare più di venti minuti, ma si difende bene. E soprattutto difende bene: forse è l’unico tra i bianconeri a difendere discretamente su Maalik Wayns

Nika Metreveli 6,5 Chiamato subito in causa per i  problemi di falli di Hunt, il georgiano si rivela subito l’uomo che serviva, il lungo adatto al lavoro sporco. Tanta presenza nei due lati del campo che propizia la rimonta bianconera del primo tempo. Meno utilizzato dopo l’intervallo per un problema fisico.

Tommaso Ingrosso NE

Coach Sandro Dell’Agnello 6: Cerca di motivare i suoi sin dall’inizio, prova a tenere alto il ritmo e a scommettere sulle percentuali da tre di Varese. Ma il risultato non gli dà ragione, e in sala stampa non sa capacitarsi del brutto approccio della sua squadra

OpenJobMetis Varese

(Foto di Matteo Cogliati)

(Foto di Matteo Cogliati)

Brandon Davies 6: Con un Wayns così si mette a fare il buon mestierante sotto canestro, senza demeritare. Alla fine 11 e 5 assist, per cancellare la brutta prestazione dell’andata.

Mohuammad Faye 6,5: Salta tantissimo e mette anche una buona mano da tre punti. Nel mezzo ci si mettono i soliti, tanti rimbalzi.

Maalik Wayns 8: Un’iradiddio. Motivatissimo dalla sfida con Siva, inizia a mitragliare da fuori dando convinzione anche ai compagni. E nei momenti cruciali ci mette sempre la zampa. MVP a mani basse

Ovidijus Varanauskas 6+: Nove minuti, una buona difesa e tre palle recuperate.

Gianmarco De Vita  NE

Lorenzo Molinaro NE

Kristjan Kangur 6,5: Nel primo quarto partecipa alla festa da tre punti dei lombardi, aiutandoli a raggiungere il massimo vantaggio; la mano si raffredda e così si mette a fare legna a rimbalzo.

Manuel Rossi NE

Giancarlo Ferrero 6: Approccio deciso alla gara, fa il suo dovere dando respiro agli esterni varesini.

Umberto Pietrini NE

Rihards Kuksiks 6,5: Il lettone va come un diesel: il primo tempo passa sottotraccia ma carbura nel secondo, dando respiro a Wayns in fase offensiva.

Ramon Galloway 5,5: Per più di trenta minuti è disastroso, il corpo estraneo vicinissimo al taglio fino a una settimana fa. Ma si ‘salva’ mettendo i due canestri più importanti della gara: quello che rimette dietro la Juve al 33’

Coach Paolo Moretti 7: Cavalca Wayns dandogli in mano le chiavi dell’attacco. Continua a dare fiducia a Galloway nonostante la prestazione balistica da insufficienza piena e ci ricava i due canestri decisivi. Così si torna alla vittoria esterna, e la sua squadra respira.