A volte la vita ti fa degli strani scherzi, ti regala un giorno di festa, anzi, in questo caso due giorni, proprio quando da festeggiare c’è ben poco. Vedi il caso del weekend appena passato quando a Brescia è andato di scena il Basket Legend Reloaded IL GIOCO CONTINUA. Un’iniziativa voluta, inventata, costruita e organizzata dal patron della Leonessa basket Brescia, Matteo Bonetti. Cosa si è inventato il funambolico marito della Presidentessa Bragaglio? Ha costruito la macchina del tempo e ha fatto rivivere le gesta di una formazione, quella del 1981-82, allora targata Cidneo che dopo un campionato stravinto con ben 27 vittorie in 32 partite, venne eliminata nei quarti di finale dei playoff dal Billy Milano di Meneghin e D’Antoni, dopo aver battuto il Latte Sole Bologna negli ottavi, a detta di tutti e anche dello stesso coach dei milanesi di allora, Dan Peterson, non per demerito sul campo, ma più a causa di una direzione arbitrale non proprio all’altezza del match. Tutto quello che è successo in quel campionato è stato riproposto il 12 e 13 aprile con la partecipazione di tutti gli attori protagonisti di quella stupenda annata, unici assenti “giustificati” l’indimenticabile coach Riccardo Sales e l’allora presidente Mario Pedrazzini. Assente “ingiustificato” ufficialmente per impegni lavorativi, ma detto da chi lo conosce bene, più per la paura di prendere un aereo, il mitico play-maker  n°8 della compagine bresciana: Stan Pietkiewicz.

Foto Renato Krug 2014

Foto Renato Krug 2014

Io c’ero, questo weekend e allora non partecipai alla trasferta in terra meneghina con i 5000 supporter bresciani che seguirono la squadra. Mi sintonizzai sulle frequenze di Radio Voce, lo speaker era Marco Recalcati e la sua radiocronaca fu ineccepibile come sempre, ma ricordo l’amarezza al termine del match più che per la sconfitta perché fu una vera e propria beffa. Fabio Fossati, il playmaker che entrava quando Stan Pietkiewicz sedeva in panchina, mi ha rivelato che fu responsabile in qualche modo della designazione di uno dei due “fischietti” per quella sera in quanto lui era sposato con la sorella di uno dei due arbitri, quindi il cognato, di conseguenza in chiaro conflitto d’interessi, da qui la scelta di un altro arbitro che purtroppo ne combinò di tutti i colori più a sfavore della “neopromossa” Cidneo che della futura squadra campione d’Italia, Billy Milano.

Foto Maurizio Andreola 2014

Foto Maurizio Andreola 2014

Ma veniamo agli episodi recenti. Inizierei dalla fine, ovvero dalla magica vittoria della Centrale del latte contro la Manital Torino. Merito dell’ottima riuscita della festa è senza dubbio del pubblico bresciano. Nonostante fosse una gara senza alcun valore per la classifica vista la deludente Adecco Gold 2013-2014, sono accorsi in 2000 (mamme, bambini, papà, giovani e meno giovani) e hanno saltato, gridato, cantato, sofferto e gioito fino all’ultimo secondo, dimostrando grande maturità e una passione che non ha eguali. Anche i giocatori hanno deciso di dare il loro contributo per la festa sfoderando una prestazione di qualità, grinta e cuore. Il “crazy but winnerJR Giddens ha deliziato il pubblico accorso al San Filippo con punti, schiacciate, stoppate e rimbalzi, ben coadiuvato da tutta la squadra e dal match winner Jack Maspero che ha realizzato il buzz-beater della

Foto Maurizio Andreola 2014

Foto Maurizio Andreola 2014

vittoria sulla sirena. Non me ne vogliano gli altri giocatori se non li menziono in queste righe. Nell’intervallo il “regista” di questa manifestazione, Matteo Bonetti ha chiamato sul parquet del San Filippo tutti i protagonisti di quella favolosa formazione del Cidneo, Oscar e Marco Pedrotti, Giuseppe e Silvano Motta, Tom Abernethy, Marco Solfrini, Ario Costa, Diego Livella, Fabio Fossati e Giordano Marusic, il vice allenatore Aldo Derelli e l’allora sponsor Mario Ruggeri accolti dalla platea con scroscianti e fragorosi applausi, segno di una città che non dimentica e porta nel cuore le gesta di ognuno di loro. Un pò invecchiati, nemmeno troppo appensantiti, ma sempre idoli da prendere ad esempio.

Nella mattinata di domenica invece il vero protagonista è stato Matteo Bonetti che sul “palcoscenico” della sala conferenze del Museo Santa Giulia ha regalato agli invitati momenti di emozioni e divertimento, proponendo una serie di diapositive che raccoglievano tutta la storia del basket a Brescia partendo con ritagli di giornale del 1957 che raccontavano della prima partita che si disputò sul campo all’aperto del piazzale di una ditta di sanitari bresciana fino ad arrivare alle gesta di quell’indimenticabile stagione conclusa con promozione e playoff. Colonna sonora della presentazione le canzoni di Piergiorgio Cinelli, cantautore dialettale bresciano, già compositore di pezzi dedicati alla Leonessa che per l’occasione ha presentato un video musicale (già disponibile su youtube) dal titolo Và Gino,

Foto Maurizio Andreola 2014

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dedicato all’uomo più alto d’Europa (220 cm.) nonchè centro in forza alla compagine guidata da coach Martelossi, Gino Cuccarolo che ha visto la partecipazione di attori inaspettati e decisamente molto carismatici. Sono stati momenti in cui senti un brivido correre lungo la schiena e gli occhi che si inumidiscono per la commozione, ripercorrere la storia del basket a Brescia e vedere i giocatori salire sul palco e ritirare la maglietta di gioco fatta stampare esattamente come quella di 32 anni fa è stato qualcosa di veramente unico, un’occasione da non perdere. Anche qui c’è stato un momento di storie inedite quando il presidente Mario Ruggeri ha rivelato che per incentivare la squadra a vincere entrava a metà partita negli spogliatoi e pattuiva personalmente il premio partita con i giocatori, una “perla” su tutte, Udo Marusic barattava dei giri con la Ferrari del fratello del presidente in base ai punti realizzati durante la partita in corso. La festa è proseguita poi con un ottimo banchetto allestito presso il Museo Diocesano, location di prestigio nel cuore della cittadina lombarda.

Foto Maurizio Andreola 2014

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Il sabato sera invece ad appendice dell’evento si sono affrontati sul parquet del San Filippo gli azzurri Over 40/50 e gli under 19 della Leonessa basket Brescia. Si potrebbe pensare che il risultato non contasse, ma invece le vecchie volpi del parquet quando si tratta di vincere non hanno nessuna intenzione di sfigurare e così è stato. I ragazzi bresciani, rinforzati dal primo capitano della formazione di 5 anni fa della Centrale del latte, Mauro Quaroni, si sono dovuto inchinare agli avversari con il punteggio di 79 a 63. Nonostante il buon livello tecnico dei ragazzi guidati da coach Giannoni, i “maestri” del Maxibasket hanno rappresentato il manuale della pallacanestro con finte, passaggi, tiri, tagliafuori e rimbalzi con una classe e una velocità che ha lasciato di stucco anche l’americancidneoo ex Cidneo Tom Abernethy, letteralmente impressionato dalla prestazione degli azzurri e incantato dalla prestazione del 56enne ex compagno di squadra Marcone Solfrini ancora in gran spolvero. Faccio notare un particolare, Solfrini gioca ancora e vince con la squadra della Virtus Brescia nel campionato CSI e tra i suoi avversari in un’altra formazione cittadina, il basket Pallata ci sono Pedrotti e Livella. Anche Giuseppe Motta gioca nel Macherio che disputa il campionato provinciale FIP di prima divisione milanese.

barlosCome ciliegina sulla torta in questa “due giorni da sogno” c’è stato il ritorno a Brescia del “dio greco sceso dall’Olimpo” che ha trafitto il cuore dei bresciani, Nikos Barlos. L’attuale giocatore del AE Nea Kifisia, squadra che milita nella prima serie della Grecia e per la prima volta nella sua storia ha centrato l’obiettivo dei playoff, si è prestato per una sfida all’ultima tripla nell’intervallo del match di sabato ed è stato ospite graditissimo la domenica al PalaSanFilippo concedendosi per foto ricordo ed autografi con tutti e chiamato dal patron biancoblu Bonetti sul parquet si è preso la sua meritata dose di applausi. Il modo migliore per chiudere questa festa anche se …da festeggiare c’era ben poco.

I love Cidneo and thanks a lot, Matteo Bonetti