Alma Pallacanestro Trieste-Remer Treviglio

A distanza di 12 mesi Trieste e Treviglio si ritrovano di fronte al primo turno dei playoff, in una situazione diversa ma con un pronostico che continua a pendere decisamente dalla parte dei ragazzi di Dalmasson. La scorsa stagione Trieste, pur chiudendo al terzo posto la regular season, aveva chiuso in testa con Treviso e Virtus Bologna ed era considerata a tutti gli effetti come una delle favorite alla promozione ed il percorso nei playoff lo avrebbe confermato, con una finale persa solo contro la corazzata Virtus. La Blu Basket di Vertemati, d’altronde, arrivava da una grande stagione, giocata sempre nelle prime posizioni del girone Ovest e, seppur inferiore all’Alma, aveva venduto cara la pelle portando Trieste a gara-5 e sfiorando anche il colpaccio. Quest’anno le due squadre arrivano in condizioni decisamente diverse, con Trieste partita per salire in A1 mentre Treviglio aveva come unico obiettivo la salvezza, salvo poi trovare i playoff con uno sprint finale irresistibile e si presenterà a Trieste con lo spirito di chi non ha nulla da perdere.

STATO DI FORMA – Trieste ha chiuso meritatamente prima ad Est ma la stagione è stata pazza, con un girone di andata da 13 vittorie e 2 sconfitte seguito da un ritorno pieno di insidie e problemi. Trieste ha perso 6 partite consecutive fuori casa ed a parte Roseto e Piacenza, tra le squadre andate ai playoff ha battuto fuori casa solo Montegranaro all’ultima giornata. Tanti problemi fisici, con Bowers che ha saltato 5 partite e Fernandez che è tornato in campo proprio a Montegranaro dopo un mese e mezzo di stop. A questo si aggiungano i soliti acciacchi di Da Ros e Cavaliero ed uno spogliatoio da cui sono arrivati più spifferi del solito. I ben informati raccontano di un gruppo che sembra abbia fatto quadrato e promesso di remare tutti nella stessa direzione per raggiungere la promozione. Dalmasson si troverà di fronte una squadra che ha remato contro corrente per tutta la stagione, combattendo con problemi fisici a catena che non hanno mai permesso a Vertemati di trovare l’assetto sognato in estate. Il jolly JJ Frazier è stata una scossa per squadra e ambiente, contribuendo in modo significativo alle 5 vittorie in 15 giorni che hanno consegnato alla Blu Basket i playoff. Dove la squadra arriva ovviamente sulle ali dell’entusiasmo ma con la spia delle energie probabilmente al lumicino, ma con la consapevolezza di aver già vinto il proprio campionato e che probabilmente anche un solo successo in questa serie renderà straordinaria una stagione già da ricordare.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

LA CHIAVE – Sono di fronte una delle migliori difese del campionato (Trieste con 74 punti subiti a partita) contro il secondo miglior attacco dell’Ovest (Treviglio viaggia a 81 punti a partita), che nelle ultime 5 gare ha segnato qualcosa come 95 punti a partita. Treviglio, aldilà della corsa degli ultimi 15 giorni, ha mostrato grossi limiti in trasferta, con pericolosi cali di concentrazione ed una difesa che ha lavorato ad intermittenza. Certo con Borra l’assetto difensivo è totalmente diverso, ma sarà interessante testarlo contro una squadra del calibro di Trieste. Perché Treviglio sa fare canestro e se tiene dietro la serie può diventare molto interessante. Dalmasson, dal canto suo, spera di avere tra le mani giocatori in uno stato di forma accettabile per riuscire a lavorare con la panchina e sopportare senza stress i ritmi indiavolati della Remer.

ATTENZIONE A… – Per Trieste fare un nome diventa quasi inutile, visto che tutti possono decidere la serie. Un nome però sarà importante per Dalmasson, soprattutto se l’Alma vorrà andare lontano, Juan Fernandez. Il play spagnolo ha giocato 24 partite in regular season ed è rientrato solo all’ultima contro Montegranaro dopo un mese e mezzo di stop. Se è al meglio la sua presenza può far girare serie e stagione di Trieste. Per Treviglio sarebbe scontato dire JJ Frazier, l’uomo del momento. Ma a nostro parere il giocatore più importante potrebbe essere Alan Voskuil. Stagione complicata da diversi acciacchi ma con l’arrivo di Frazier, e giocando insieme a lui, ha visto molti più spazi e molte più chance di tirare piedi a terra (61% da 3 punti contro il 36% stagionale). Se trova ritmo al tiro Trieste dovrà inventarsi qualcosa.

PRONOSTICO – Treviglio proverà probabilmente a sorprendere Trieste in gara-1 e cercherà di far felici i propri tifosi (sperando di giocare al PalaFacchetti) dando tutto in gara-3. Il pronostico però è molto più chiuso dello scorso anno ed un 3-0 in favore di Trieste non sarebbe sorprendente.

Eurotrend Biella-XL Extralight Montegranaro

Sfida inedita a questo livello tra due città che invece si sono già incrociate anche a livello di Serie A, l’ultima volta nella stagione 2012/13, anche se quella Montegranaro era la Sutor e non la Poderosa. Che da matricola terribile ha raggiunto un risultato straordinario, probabilmente sognato solo dai tifosi più ottimisti ad inizio stagione, ma che ha giocato un grande basket sin dalla prima palla a due della prima giornata e, per assurdo, può anche recriminare per un finale di stagione complesso che probabilmente non ha dato alla squadra di Ceccarelli quello che realmente meritava, ovvero il vantaggio del fattore campo ai playoff. Che invece è toccato a Biella, anche se dalle parti del Piemonte il barometro non volge proprio al bello, per una stagione in chiaroscuro che al momento non ha dato le soddisfazioni che i tifosi speravano potessero arrivare, seppur con una squadra potenzialmente inferiore.

Eugenio RIvali è uno dei giocatori fondamentali per Montegranaro (foto di Marco Berti)

STATO DI FORMA – Entrambe le squadra arrivano a questa sfida non proprio nel prime della loro stagione. Montegranaro ha perso 3 delle ultime 4 partite, mentre Biella, dopo aver vinto quasi in scioltezza i due derby con Tortona e Casale si è fermata e con le ultime due sconfitte ha chiuso al quarto posto. La squadra marchigiana ha tenuto a riposo precauzionale Campogrande nell’ultimo match di campionato e deve cercare di completare l’inserimento di Nikolic per allungare le rotazioni, mentre Biella deve valutare un Tessitori uscito un po’ malconcio dalla sfida con Treviglio oltre a provare ad utilizzare nuovamente al meglio Rattalino e Luca Pollone che nelle ultime uscite hanno faticato, togliendo a Carrea qualche opzione a livello di rotazioni. Curioso notare come Biella sia una delle poche squadre in tutta la Serie A2 a non aver inserito nessuno in roster a stagione in corso, mentre Montegranaro ha aggiunto proprio Stefan Nikolic.

LA CHIAVE – Squadre molto diverse tra loro che si incontrano più o meno a metà strada. Biella produce tanto dalle iniziative di Jazz Ferguson capace di creare spazi per i compagni, che spesso e volentieri si spaziano sul perimetro per sfruttare gli aiuti dentro l’area generati dalle penetrazioni del folletto americano. Dalla parte opposta Montegranaro gioca un basket più di sistema in cui Rivali e/o Corbett fanno da perno per armare il braccio dei propri tiratori che sono, così come per Biella, spesso e volentieri lunghi atipici come Amoroso, Maspero e Marshawn Powell. Entrambe le squadre però hanno un comune denominatore. Devono trovare ritmo in difesa per riuscire a produrre il proprio basket ed in questo soprattutto Biella nelle ultime uscite non è riuscita a farlo. Sarà una serie molto tattica dove Montegranaro dovrà essere brava a togliere dall’attacco Ferguson, mentre Biella dovrà lavorare molto sui lunghi atipici di Montegranaro, in particolare Powell, vero ago della bilancia nell’attacco della Poderosa.

ATTENZIONE A… – Citiamo due giocatori dalla cui sfida (anche se potrebbe non essere diretta) dipenderanno molte sorti di questa serie. Amedeo Tessitori per la sua doppia (tripla, quadrupla…) dimensione è il giocatore fondamentale negli equilibri di Biella, anche perché Carrea non ha nessuno che può sostituirlo e con lui o senza di lui in campo l’Eurotrend cambia e di molto. Marshawn Powell, dalla parte opposta, sembra aver fatto pace con la sua anima e trovato nelle Marche un Paradiso in cui produrre quel basket che aveva fatto innamorare tutti al suo primo anno italiano

PRONOSTICO – Una delle serie più equilibrate di questo primo turno, ci sbilanciamo e votiamo per l’entusiasmo di Montegranaro che vincerà una partita a Biella e chiuderà in casa 3-1.

De’ Longhi Treviso-Lighthouse Trapani

Altra sfida che si ripete a distanza di 12 mesi. Ed ancora una volta, anzi forse più dello scorso anno, Treviso è nettamente favorita. Lo scorso anno finì 3-0 anche se Trapani riuscì, soprattutto nelle due gare del Palaverde, a mettere paura alla squadra di Pillastrini, che però non era quella di quest’anno, aveva meno certezze e soprattutto fisicamente era arrivata distrutta ai playoff, dopo una stagione intensa spesa a contrastare Virtus Bologna, Fortitudo e Trieste. Le due squadre arrivano alla post-season con spirito ed ambizioni diametralmente opposte, figlie in parte del campionato disputato, con Trapani che arriva a questi playoff grazie soprattutto al girone di andata e probabilmente in tanti, nel roster siciliano, non vedono l’ora che si chiuda questa serie per salutare. Mentre Treviso potrebbe (e dovrebbe) andare molto lontano.

STATO DI FORMA – Due squadre che arrivano a questi playoff attraverso percorsi diametralmente opposti. Treviso ha giocato un girone di andata da dimenticare, perdendo per la prima volta il treno per le finali di Coppa Italia. Anzi fino al 17 dicembre, giorno dell’ultima sconfitta casalinga con Ravenna, Treviso stava giocando un campionato da playout. Da quel giorno però il ruolino di marcia è stato impressionante: 15 vittorie e 3 sconfitte, terzo posto finale, con vittorie su Trieste e Bologna (a domicilio). Dall’altro lato Trapani ha fatto il gambero, giocando per 14 giornate un basket a tratti anche spettacolare e dando credito a quanti la inserivano tra le favorite del girone Ovest. Ma dalla sfida interna con Cagliari in avanti è stato buio totale: dopo aver vinto 10 delle prime 14 partite, Trapani è riuscita a vincerne solo 5 delle rimanenti 16, strappando i playoff solo grazie ad una magia di Jefferson all’ultimo secondo contro Latina. Treviso ha tenuto a riposo precauzionale Fantinelli nelle ultime due giornate, ma è senza dubbio una delle squadre più in forma del campionato, mentre Trapani, nonostante il cambio in panchina, non è riuscita realmente a voltare pagina.

Fantinelli (foto Pasquale Cotugno)

LA CHIAVE – Treviso è squadra profonda e con tante armi al proprio arco, forse Pillastrini ha tra le mani la squadra più forte da quando è nella Marca e la scelta di non affrettare l’arrivo del secondo USA alla fine ha pagato. Treviso ha la panchina lunga, tiratori ma anche gente come Lombardi e Brown che se serviti in movimento possono fare  molto male alle difese avversarie. Swann, Imbrò, Sabatini, Fantinelli e Musso un backcourt difficilmente paragonabile in Serie A2 e che lascia a Pillastrini tante opzioni, probabilmente troppe per una squadra come Trapani che spesso ha sofferto la mancanza di rotazioni. La Lighthouse si affiderà come sempre ad Andrea Renzi ed alle invenzioni di Jefferson, vero barometro della squadra siciliana. Come successo in Coppa Italia contro Bologna, Trapani avrà qualche chance solo se riuscirà a produrre ottimi tiri ed alte percentuali (ha vinto solo 3 partite quando è andata sotto il 35% da 3 punti), altrimenti potrebbe essere troppo semplice per la De’ Longhi.

ATTENZIONE A… – L’uomo in più per Treviso potrebbe essere Michele Antonutti, giocatore fondamentale in stagione sia per l’apporto di punti quando i compagni hanno latitato, sia per la sua ecletticità difensiva, che gli consente di difendere sugli esterni ma anche sui lunghi avversari. Dall’altra parte ago della bilancia sarà l’ex di turno, Jesse Perry, che nessuno rimpiange a Treviso e che ha giocato una stagione da paurosi alti e bassi. Se Trapani però vuole avere una chance avrà bisogno di un Perry capace di giocare sui livelli della sua stagione di Imola, e per tutti i 40′ di ogni partita.

PRONOSTICO – La sorpresa sarebbe se Trapani riuscisse a vincere una partita. Sulla carta una delle serie meno equilibrate e segnate in partenza, Treviso vincerà 3-0 anche quest’anno.

Givova Scafati-Bondi Ferrara

Sfida inedita a questo livello per due società guidate da vulcanici proprietari come Nello Longobardi e Fabio Bulgarelli. Due società che tornano ai playoff, Scafati dopo l’inferno della scorsa stagione finita solo in gara-5 playout contro Forlì, la società estense dopo due stagioni complicate con proclami estivi puntualmente smentiti già a metà stagione. Ferrara aveva disputato i playoff nel 2014/15 eliminata in tre gare da Trieste al primo turno, mentre Scafati nel 2015/16, stagione chiusa al primo posto ad Ovest, vide la sua corsa sbattere contro il muro della Leonessa Brescia in gara-5 di semifinale. Gli ultimi precedenti risalgono alla stagione 2014/15 in A2 Silver con doppio successo dello Mobyt Ferrara, mentre per Scafati è di buon auspicio la sfida del 2006 alla Carife Ferrara che sancì la promozione in Serie A della società campana.

STATO DI FORMA – Scafati dopo la pausa per la Coppa Italia si è messa a correre, vincendo 6 partite consecutive e minacciando il primo posto di casale, ma ha chiuso con 2 sconfitte che però non mettono in dubbio lo stato di forma della squadra di coach Perdichizzi, anche se Lawrence ha saltato il match di Treviglio, Gabriele Spizzichini le ultime due gare e Sherrod è rientrato dopo oltre due mesi e mezzo di stop. Anzi il giocare in queste condizioni ha confermato la bontà di un roster profondo, in cui anche giovani come Romeo si sono ritagliati il loro ruolo. Cammino simile per Ferrara che dopo aver salutato coach Martelossi ha iniziato a correre ed ha vinto 9 delle ultime 12 gare, perdendo solo con Treviso, Trieste e Bergamo, ed ha chiuso il campionato con 4 vittorie nelle ultime 5. Attenzione però ad una panchina un pò corta che in una serie che potrebbe essere equilibrata rischia di diventare un tallone di Achille.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

LA CHIAVE – Ferrara ama tanto il tiro da fuori e d’altra parte non potrebbe essere altrimenti con giocatori come Cortese, Rush ma anche Mike Hall (anche se con scarsi risultati) e solitamente quando va sopra il 35% dalla grande distanza vince le partite, così come fatica a trovare ritmo quando viaggia sotto il 30%. Scafati è squadra molto più equilibrata, pur avendo giocatori come Santiangeli e Crow che sanno far male da dietro l’arco, ma con Lawrence è soprattutto la capacità di attaccare il ferro e creare vantaggi in area l’arma più pericolosa della squadra di Perdichizzi. La chiave della serie però sarà il controllo dei tabelloni. Mike Hall è un fattore nel pitturato e Ferrara è una delle squadre più pericolose di tutta la A2 a rimbalzo offensivo ma si scontrerà con la Givova, tra le migliori a difendere il proprio ferro a rimbalzo, grazie anche a giocatori come i fratelli Spizzichini e Crow, che sanno dare una grande mano sotto i tabellioni

ATTENZIONE A… – Segna poco ma tira poco e con alte percentuali, Marco Ammannato è stato l’uomo dell’equilibrio per la Givova e sarà probabilmente l’uomo designato a limitare Mike Hall. La sua prestazione, soprattutto difensiva, sarà l’ago della bilancia per la serie di Scafati. Dall’altra parte, invece, con una panchina corta e poche alternative soprattutto nel backcourt, sarà fondamentale l’apporto di Alessandro Panni, giocatore che si è costruito al piano di sotto, dove tra Orzinuovi e Bergamo ha giocato i playoff negli ultimi tre anni, e che dovrà confermare tutte le buone cose fatte vedere nel finale di stagione per dare a coach Bonacina qualche alternativa in regia.

PRONOSTICO – Una delle serie più complicate da decifrare, soprattutto per la capacità di Ferrara di fare e disfare senza alcun preavviso. La Bondi sarà pericolosissima in gara-1, soprattutto se Scafati non recupera Gabriele Spizzichini, ma la Givova ci piace ed a ranghi compatti è di assoluto livello. Vince Scafati 3-2.


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