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Prima giornata di EuroLeague e subito tante cose viste e tante cose da dire. Se il buon giorno si vede dal mattino possiamo tranquillamente dire che sarà una lunga, bellissima ed intensa stagione.

Milos Teodosic

Teodosic guida il CSKA al record di punti in EuroLeague (foto di Claudio Devizzi)

COSA E’ SUCCESSO – Cinque vittorie interne, 3 esterne, 6 gare entro i 10 punti di scarto, 4 di queste decise negli ultimi secondi. Vincono, tra alti e bassi, tutte le favorite a parte l’Olympiakos che era contrapposto al Real. Le merengues hanno sfruttato la panchina lunga, le buone prestazioni di Llull, Doncic ed un Rudy Fernandez in versione uomo-squadra, contro un Olympiakos in cui in troppi sono sembrati ancora fuori forma, ad iniziare da Patric Young lontanissimo dalla condizione migliore. I campioni del CSKA subiscono più l’atmosfera del Abdi Ipekci Arena che non il Galatasaray di Ataman, mettendo in scena il solito spettacolo, con il record di punti della squadra in EuroLeague (109) con 12/22 da 3 e 25 assist. Il Fenerbahce gioca una partita durissima contro il Bamberg e la spunta solo nel finale, mentre il Panathinaikos soffre più del dovuto uno Zalgiris che è ancora davanti al 30′ e ringrazia un Pappas da 19 punti che ne guida il break decisivo a metà dell’ultimo quarto. Deve invece ringraziare il solito Navarro il Barcelona, che soffre da matti a Kazan ma risorge negli ultimi 6 minuti e mezzo con un break di 25-5 di cui “La Bomba” è l’ispiratore. Nelle altre sfide, detto della bella, divertente (e thrilling per come è finita) vittoria di Milano sul Maccabi, vince anche il Darussafaka, prossima avversaria di Milano, che sbanca Belgrado grazie a Wanamaker e soprattutto Bertans e Clyburn, in attesa che Blatt faccia diventare squadra le individualità.

Andrea Bargnani, Gigi Datome e Danilo Gallinari: it's selfie time!

Bello esordio a Vitoria per Andrea Bargnani

BENTORNATO MAGO – Nell’ultimo match della giornata, è arrivata la vittoria in volata del nuovo Baskonia contro l’Efes del grande ex Perasovic. Partita durissima e anche spettacolare nella prima parte, poi più ragionata ed anche molto spezzettata nella seconda parte. Si decide in volata con il Baskonia che dilapida 7 punti di vantaggio e rimette la testa avanti con un libero di Shengelia prima che Bryce Cotton sbagli il tiro del successo. Tra i protagonisti del successo dei baschi, così come lo è stato finora in Liga ACB (dove viaggia a 15 punti con il 43% al tiro), Andrea Bargnani. Il Mago ha giocato una gara di grande sostanza offensiva, chiusa con 26 punti, 8/11 da 2, 2/3 da 3 punti, 4 rimbalzi e 23 di valutazione. Che fosse dotato di talento offensivo ed in grado di produrre punti con facilità è ormai risaputo, ma cioè che ha sorpreso in positivo è la voglia di Bargnani di mettersi al servizio della squadra, aiutare in difesa e fare, a volte, anche a sportellate a rimbalzo. Due azioni emblematiche della sua partita: un rimbalzo in attacco con tap-in, sul seguito di un suo errore al tiro, che valeva il +5 a poco più di 3′ dalla fine, e la chiusura su Bryce Cotton nell’ultimo tentativo dell’Efes, con il suo braccio che è andato a chiudere il tiro della possibile vittoria per i turchi.

Che sudata Andrea Trinchieri (Foto R.Caruso 2013)

Il Bamberg di Trinchieri va vicino al colpaccio ad Istanbul (Foto R.Caruso 2013)

MATCH OF THE WEEK – Mettendo sul piatto le vittorie sicuramente Real-Olympiakos era la Partita di questa settimana, ma Fenerbahce-Bamberg metteva di fronte la squadra considerata forse la candidata numero uno alla vittoria contro una delle più belle realtà della scorsa stagione e che tutti gli addetti ai lavori considerano tra le possibili sorprese di questa stagione. Inoltre per noi italiani era la sfida tra Datome, da una parte, e Trinchieri e Melli dall’altra. Alla fine l’ha spuntata il Fener di Obradovic ma la gara è stata di una intensità unica, quasi da playoff, dando uno spaccato di quello che la nuova formula potrà riservare giornata dopo giornata. Il Bamberg ha messo in campo il suo ormai collaudatissimo sistema di gioco, affrontando a viso aperto il Fener, creando problemi in attacco con le spaziature ed il movimento degli esterni, ma soprattutto di lunghi mobili come Theis e Melli, il tutto orchestrato da un Zisis d’annata ed un Darius Miller leader offensivo. Il Fenerbahce è riuscito a restare nel match grazie soprattutto al tiro da fuori (7/14) ed alla capacità di difendere duro e limitare i danni in una serata non certo facile al tiro di Vesely ed Udoh (6/20 combinato per loro), anche se il ceco ha creato non pochi problemi sotto canestro racimolando falli e viaggi in lunetta (a proposito, ancora problemi da questo punto di vista, 6/11 il suo score). In una gara a punteggio basso e con massimo scarto di 6 punti, sono i dettagli a fare la differenza e forse l’abitudine a giocare certe partite. Il Bamberg sotto di 5 a 3′ dalla fine era riuscito a rimettere la testa avanti con tre liberi di Miller ma non è stato poi capace di sfruttare due occasioni per ribaltare il +1 finale fissato da Antic in lunetta a poco più di 1′ dalla sirena finale, anche e soprattutto grazie alla difesa del Fenerbahce salita ancora di più di intensità proprio nelle ultime due azioni.

foto di fabrizio Stefanini

Sergio Llull subito protagonista (foto di Fabrizio Stefanini)

VINTAGE – Nel preview alla stagione avevamo parlato di Primo Anno Dopo Diamantidis, dicendo che l’assenza del giocatore greco si sarebbe fatta sentire. Eppure nella prima giornata le altre EuroLeague Legends hanno fatto di tutto pur di far dimenticare la sua assenza. Ha iniziato Sergio Llull che ha aperto l’opening-game di mercoledi con un primo quarto da 15 punti e nessun errore al tiro, giusto per ribadire chi è il leader del Real orfano del Chacho Rodriguez. Giovedi sera Milos Teodosic è ripartito da dove aveva finito con una gara da doppia-doppia (20 punti ed 11 rimbalzi con 5/10 da 3 punti) guidando insieme a De Colo il CSKA alla facile vittoria sul Galatasaray. Quasi in contemporanea al Forum di Assago si è assistito ad un piccolo show di Ricky Hickman (22 punti, 3 assist, 3 recuperi e 12 falli subiti, MVP della settimana con 33 di valutazione), il play di esperienza europea che serviva a Milano, mentre dall’altra parte della barricata il Professore Devin Smith (18 punti e 7 rimbalzi, di cui 3 in attacco) faceva capire come il Maccabi abbia ancora bisogno di lui. Infine venerdi la scena se l’è presa Re Juan Carlo Navarro che dentro una partita brutta, sua e del Barcelona, ed una sconfitta ormai vicina decide di caricarsi sulle spalle l’attacco abulico dei blaugrana mettendo insieme un break di 20-2, con 11 punti personali (3/3 da 3, 1/1 da 2, 1 recupero e 2 rimbalzi), che ribaltavano in 5′ una partita che Kazan aveva dominato fino a quel momento (+14 a 6’30” dalla fine).

HIGH FIVE Ricky Hickman (22 punti, 12/15 ai liberi, 3 assist, 3 recuperi); Nando De Colo (22 punti, 5 rimbalzi, 4 assist); Will Clyburn (19 punti, 8/14 da 2, 4 rimbalzi); Nikos Pappas (19 punti, 5/7 al tiro, 2 rimbalzi, 3 assist); Tornike Shengelia (16 punti, 7/9 da 2, 5 rimbalzi in attacco)

LOW FIVE –  Tyrese Rice (5 punti, 2/15 al tiro, 3 palle perse); Erik Greene (0 punti, 0/4, 1 palla persa); Jon Diebler (0 punti, 0 tiri, 13 minuti); Patric Young (1 punto, 11 minuti); Jan Vesely (2/10 da 2, 6/11 ai liberi)

NEXT WEEK – La nuova formula permette di vedere grandi sfide ogni settimana. Nella prossima i fari saranno puntati sul Palau Blaugrana dove venerdi alle 21 gioca Barcelona-Fenerbahce. Di grande interesse anche la sfida di Mosca (sempre venerdi alle 19) dove il CSKA testerà il nuovo Panathinaikos di Pedoulakis, che non ha completamente impressionato all’esordio. Milano è attesa ad un’altra sfida diretta, ad Istanbul sponda Darussafaka (giovedi alle 20.45). Da seguire, infine, l’esordio casalingo del Maccabi che sempre giovedi alle 20.05 ospiterà il Real Madrid.


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