Europromotion Legnano – Tezenis Verona 48-57

Capitan Maiocco, per lui 10 punti e 4 assist (Foto: Tania Calini)

Capitan Maiocco, per lui 10 punti e 4 assist (Foto: Tania Calini)

Verona tira un sospiro di sollievo, tornando alla vittoria a Legnano in una sfida a basso (bassissimo) punteggio tra due delle squadre più in crisi della A2. La Tezenis, infatti, aveva perso quattro delle precedenti cinque partite, mentre i Knights sono in striscia negativa da otto partite consecutive (compresa questa) e non vincono dalla trasferta a Treviso del 6 dicembre.

Marco Crespi si giocava la panchina (o quasi) in questa sfida e, pur in emergenza organico, mischia le carte in avvio per provare a smuovere un po’ le acque, con Michelori in quintetto al posto di Chikoko per proteggere il centro africano dai falli precoci che troppo spesso lo penalizzano. La mossa non funzionerà granché, ma davanti alla pochezza offensiva di Legnano nel primo tempo bastano le triple di Cortese e qualche canestro di Da Ros per chiudere avanti di 8 punti. Legnano fatica soprattutto contro la fisicità degli avversari, con Navarini in cabina di regia per tutti i 20 minuti (Palermo, vittima di un incidente stradale il giorno prima, è sugli spalti con il collarino) e i due americani che faticano a trovare ritmo; ma nella ripresa sembra cambiare tutto: Pacher si accende, la difesa cresce e Verona inizia a perdere la testa. Il terzo quarto finisce così incredibilmente in parità, ma Verona stavolta reagisce, partendo dalla difesa: i padroni di casa negli ultimi dieci minuti segnano appena 6 punti, mentre la Tezenis consolida la vittoria con i punti di Rice e Ricci.

Pagelle

AJ Pacher, ottimo nel terzo quarto (Foto: Tania Calini)

AJ Pacher, ottimo nel terzo quarto (Foto: Tania Calini)

Europromotion Legnano

Navarini: 6,5. Gioca tutto il primo tempo ed esce per crampi nel secondo. Non eccelle, ma chi lo fa quando si ritrova unico play in squadra in una gara così delicata? Fa qualche cavolata e sbaglia la tripla aperta del -2 a un minuto dalla sirena (ma quella palla doveva arrivare a lui?), mettendoci però sempre grinta e intensità.

Maiocco: 6,5. Sembra l’unico a fare canestro in avvio di partita, poi un po’ si spegne salvo riaccendersi nel terzo quarto nella sua metà campo difensiva.

Martini: 5. Serata storta se ce n’è una, con un bel canestro con fallo in faccia a Chikoko nel terzo quarto contornato però da dieci errori al tiro.

Fattori: 5,5. Esordio da 10 minuti senza infamia e senza lode.

Pacher: 7. Primo tempo da dimenticare, ma è lui a dare una speranza ai tifosi di Legnano nel terzo quarto, segnando da fuori una volta comrpeso che i lunghi veronesi da sotto non gli concedono nulla. Chiude con 13 punti e 6 rimbalzi, con 1/6 da due e 3/5 da tre.

Raivio: 6,5. Discreto nel primo tempo, si spegne nella ripresa, e l’impressione è che, con il girone di ritorno appena iniziato, sia già alla canna del gas. O, forse, con Frassineti e Palermo fuori le difese avversarie possono concentrarsi esclusivamente su di lui. Fatto sta che segna comunque 14 punti, ma con 6/14 al tiro, portando giù anche 11 rimbalzi.

Laudoni: 5. In campo per 16 minuti, non si direbbe se non guardando il tabellino. Impalpabile, spesso il suo sguardo in campo è quello di un pesce fuor d’acqua.

Giampaolo Ricci in difesa su Nik Raivio (Foto: Tania Calini)

Giampaolo Ricci in difesa su Nik Raivio (Foto: Tania Calini)

Tezenis Verona

Bernardi: sv. Buttato nella mischia per un minuto.

Saccaggi: 6. Dopo un discreto primo tempo, sparisce nella ripresa, in cui si limita a portare la palla nell’altra metà campo, soffrendo spesso la pressione di Navarini.

Ricci: 7. Serata pessima al tiro (3/11) ma segna 6 dei suoi 9 punti nell’ultimo quarto, compresa la tripla del +8 che chiude definitivamente la partita.

Petronio: 6. Gioca quasi 11 minuti, tiene il campo e si sbatte.

Cortese: 7. Dopo essere stato al centro di critiche e polemiche, risponde sul campo con una prova da 14 punti, 9 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi. I numeri però in parte mentono, perché, dopo un ottimo primo tempo, nel secondo l’ala italiana perde la testa come i suoi compagni, sparando a salve da fuori e prendendosi tiri completamente senza senso.

Michelori: 6,5. Fa valere chili ed esperienza in area, che fanno ancora più la differenza se gli arbitri ogni tanto chiudono un occhio in favore del pedigree; 6 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi, nessun errore al tiro.

Da Ros: 6,5. La sua altezza combinata con la sua mobilità mettono parecchio in difficoltà Legnano, anche se da fuori ci prende poco o nulla (0/5 da tre). Segna comunque 8 preziosi punti, con 7 rimbalzi.

Chikoko: 5. Fatto partire in panchina per salvaguardarlo dai falli, per un po’ funziona (due nel primo tempo), ma nel terzo quarto ne fa altri due quasi di fila (di cui uno in attacco a dir poco evitabile) ed esce dalla partita. C’è anche da dire che quando è in campo, però, la palla non gli arriva davvero mai, nemmeno quando è in post basso marcato da Maiocco; chiude così con soli 3 punti (frutto di un tiro dalla media e di un libero) e 2 rimbalzi.

Rice: 7,5. Non ha giocato una bella partita, ma è stato lui a tenere a galla Verona durante la crisi nel terzo quarto e poi a mettere i canestri decisivi per l’allungo finale. Tiri per la maggior parte insensati, è vero, ma da una parte finché entrano ha ragione lui, dall’altra non è che i compagni stessero facendo molto meglio. Alla fine 13 punti con 6/13 al tiro.