Joe Ragland, qui lo scorso anno con la maglia di Milano, ora ad Avellino da avversario (Foto: Alessia Doniselli)

Joe Ragland, qui lo scorso anno con la maglia di Milano, ora ad Avellino da avversario (Foto: Alessia Doniselli)

ASSAGO – Con l’attenzione spostata nei confronti del derby calcistico, al forum di Assago si disputa una gran partita di pallacanestro tra i padroni di casa dell’Olimpia Milano (orfani di Alessandro Gentile e reduci dalla vittoria di misura a Klapeida) e la lanciatissima Scandone Avellino. Partita dal sapore particolare visti gli ex (Marques Green, Joe Ragland e Alex Acker), la provenienza del coach avellinese Sacripanti (passato a dir poco importante a Cantù), l’esordio nel nostro campionato del neoacquisto Mantas Kalnietis e per il fatto che entrambe le squadre giungevano al confronto con 4 vittorie consecutive alle spalle.
L’approccio alla partita di Avellino sembra sin da subito quello giusto, con un giocatore in particolare sugli scudi: Riccardo Cervi, al quale risponde però sull’altro lato del campo Kruno Simon; il gioco interno non è però l’unica arma degli irpini che, grazie alle bombe di Acker e Green, costringono coach Repesa a chiamare timeout dopo 3 minuti. Al rientro Barac entra al posto di Magro e i risultati sono subito visibili: prima con i due punti riporta sotto Milano e l’azione successiva provoca il fallo di Cervi.
Milano prova a rifarsi sotto nel finale di quarto giocando coi lunghi dentro-fuori e cercando di creare buoni tiri col penetra e scarica, in particolare grazie ad un ottimo impatto di Simon (8 punti e 3 assist per lui nel solo primo quarto).

Jasmin Repesa, allenatore dell'EA7 Milano

Jasmin Repesa, deluso dalla prestazione della sua squadra (Foto Savino PAOLELLA 2015)

Da notare l’ingresso di Kalnietis per la gestione dell’ultima azione, con una notevole iniezione di fiducia datagli da Repesa sin da subito.
Il secondo quarto si apre con un canestro di Barac e in particolare con una Milano che prova a coinvolgere sin da subito il nuovo arrivato, il quale dopo 2 minuti e spiccioli trova il suo primo canestro meneghino in campionato con un’entrata e appoggio, prendendo bene il contatto con il centro avversario. Avellino, tuttavia, prova a restare a galla in particolare con le iniziative dei suoi esterni.
La partita rimane sui binari dell’equilibrio con tantissimi errori su entrambi i lati del campo, finchè i ragazzi di Sacripanti alla fine del primo tempo, grazie a due iniziative di Nunnally, riescono a chiudere in vantaggio di 4 punti sul 38-42.
Al rientro in campo si rivedono Kalnietis e Cerella, il quale subito segna una tripla dall’angolo; al canestro del suo idolo la tifoseria milanese si scalda e ciò produce 3 perse consecutive di Avellino, per via del fatto che Nunnally viene marcato a vista da Jenkins e Cerella sui cambi difensivi riesce a tenere chiunque. Dall’altra parte del campo ci pensa Kalnietis a portare milano a -2 sul punteggio di 51-53: il lituano è on-fire e, dopo due tiri liberi di Buva, segna un 2+1 e stoppa Ragland con recupero. Il terzo quarto finisce in perfetta parità sul 57-57.
In apertura di 4° quarto Milano tenta la fuga con Simon che in un amen segna 8 punti, approfittando dello stato di totale blackout di Avellino che segna il primo canestro del quarto dopo 3 minuti. Veikalas continua a sparare a salve da tre, mentre Macvan regala il massimo vantaggio ai suoi (+13).
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Gli irpini nei primi 5 minuti di quarto hanno segnato solo 4 punti, ma nei successivi 5 la storia cambia: con i loro esterni iniziano a scoccare dardi da 3 punti che li riportano a -4 con 2 minuti da giocare; Macvan nelle fila milanesi prova a respingere l’assalto con una bomba e un 2+1.
La partita si decide a 1:05 dal termine quando Mclean commette un antisportivo su Leunen, il quale sigla un 2/2 dalla lunetta e porta i suoi sul meno due. Col possesso successivo Acker sigla il pareggio.
A 21 secondi dalla fine Mclean realizza un 2/2 dalla linea della carità e porta milano sul +2. Si decide tutto all’ultimo possesso con Repesa che, come dichiarerà in conferenza, decide di difendere ma i risultati sono scarsi, visto che a 13’’ dalla fine Leunen segna la bomba del +1. Dopo una straordinaria partita, Simon è deleterio nel corso dell’ultimo possesso attaccando il canestro tardi e scaricando malamente per Lafayette che commette infrazione di passi.

La vittoria di Avellino segna la fine della striscia vincente a quota 41, per ciò che riguarda le gare interne di regular season. Dopotutto, si tratta di una delle squadra più in forma del campionato che, partita dopo partita, sta dimostrando di possedere margini di crescita importanti. Ora, la squadra di coach Repesa dovrà focalizzare l’attenzione sull’incontro di Eurocup contro l’Alba Berlino, in scena mercoledì al Forum. Una vittoria che dovrà arrivare per diversi motivi, partendo dalla rivincita inerente al match d’andata per arrivare all’obiettivo di ottenere la testa del girone.

Si ringrazia Edoardo Barbazza per la preziosa collaborazione.