Vincenzo Esposito_(Foto R.Caruso 2015)

Vincenzo Esposito_(Foto R.Caruso 2015)

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 64
DOLOMITI ENERGIA TRENTO 69
(21-24, 15-18, 14-13, 14-14)

Trento riesce nell’impresa di conquistare la vittoria all’interno delle mura del PalaCarrara, un risultato che finora era riuscito soltanto a Reggio Emilia e che è stato sicuramente facilitato dalle condizioni fisiche precarie di alcuni membri del roster di Enzo Esposito.
Primo tra tutti il capitano Ariel Filloy, che dovrà stare fermo per 2 settimane, ma anche Wayne blackshear, disponibile ma comunque acciaccato come conferma la prova sottotono di stasera.

Il coach casertano era quasi riuscito a farcela.
Ha provato in tutti i modi a rimetterla in carreggiata, sfogliando continuamente varie soluzioni tattiche sia in attacco che in difesa, cercando di giostrare tutti gli uomini a disposizione tanto da regalare la prima partenza in quintetto in carriera a Martino Mastellari, ma alla fine la mossa che stava per cambiare la partita l’ha fatta nel momento in cui sembrava essere sfuggita di mano: un fallo tecnico.
Niente di tattico o tecnico, ovvero quello che gli ha permesso di rimanere in partita per gran parte della gara, ma una mossa d’impeto che ha svegliato le anime di squadra e tifosi quando Julian Wright ha affondato la schiacciata – con fallo – del +10 (64-54) a 5 minuti dalla fine. Una reazione che ha portato un parziale di 8-0 con cui Pistoia si è rifatta sotto e ha messo grande paura alla Dolomiti, almeno finchè sempre il solito Wright non decidesse di infliggere un altro colpo agli avversari, con un rimbalzo offensivo, il sesto della sua gara, e il seguente canestro in faccia ad Alex Kirk.

La sfida tra i due centri, i più atipici del campionato, è stata una delle poche gioie per gli occhi in una partita schizofrenica, iniziata con sfuriate offensive da parte di ambedue le squadre e conclusa con conclusioni forzate dovute a maglie difensive sempre più strette mano a mano che passavano i minuti.
Con Ronald Moore limitato dalla coppia Forray-Sanders, mettendogli grande pressione sulla palla ma lasciandogli ampio spazio al tiro – scelta che a vedere il 3/14 finale ha pagato i giusti dividendi – Kirk ha avuto qualche difficoltà ad entrare in partita senza la sua miccia preferita, e solo nel secondo tempo la sua presenza ha iniziato a farsi sentire, aumentando la fisicità sotto i tabelloni, soprattutto a rimbalzo offensivo (18 e 14 rimbalzi alla fine).

Dall’altra parte il suo dirimpettaio aveva però in serbo una partita magistrale, la sua capacità di attaccare dal palleggio porta la difesa ad avere sempre molte attenzioni su di lui aprendo il campo per i compagni, pronti ad aggredire a loro volta le varie soluzioni difensive usate da Esposito viste la panchina corta. Merita una menzione anche Filippo Baldi Rossi, protagonista nel primo parziale trentino a cavallo tra il primo e il secondo quarto e capace di dare grande solidità sui due lati del campo in più occasioni.

Alla Giorgio Tesi Group non basta un Eric Lombardi monumentale in difesa, mentre Preston Knowles non è riuscito ad andare oltre le sue solite fiammate in una gara dove gli veniva richiesta un maggior apporto offensivo, anche lui mitigato dalla fisicità degli esterni di Buscaglia.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA
20/41 da 2, 4/23 da 3, 12/19 tl
Kirk 18, Knowles 16, Czyz e Moore 8
Rimbalzi 44 (Kirk 14, Lombardi 9)
Assist 10 (Moore 4, Knowles 3)

DOLOMITI ENERGIA TRENTO
21/53 da 2, 6/20 da 3, 9/13 tl
Wright 23, Baldi Rossi e Forray 10, Pascolo 9
Rimbalzi 46 (Wright 12, Pascolo 8)
Assist 17 (Forray 4, Baldi Rossi e Sutton 3)