La Tezenis Verona torna al successo contro la Proger Chieti (68-64) dopo il ko di tre giorni fa a Ravenna: 2 vinte e 2 perse il bilancio finora di coach Dalmonte che ha portato la sua squadra, per il momento, fuori dalla “zona pericolo” della classifica. Poco spettacolo all’AGSM Forum, con i gialloblù che hanno rincorso Chieti per più di due quarti di gioco: una volta ribaltata l’inerzia del match, c’è stato il ritorno di fiamma degli ospiti che hanno accarezzato il sogno di portare a casa i due punti. L’esperienza di Robinson, che ha messo a segno due azioni da tre punti nell’ultimo minuto di gioco, ha risolto il problema in una serata in cui c’è stata la bocciatura di Dane DiLiegro (8 soli minuti in campo per lui): «DiLiegro non rappresenta un problema – ha spiegato a fine gara coach Damonte – Noi abbiamo ricchezza di giocatori nel reparto e abbiamo diversità tecnico-tattiche nei ruoli 4 e 5 quindi, a seconda delle necessità e delle caratteristiche degli avversari, si decide qual è il giocatore più funzionale».

Il tecnico gialloblù ha poi analizzato la partita: «Siamo partiti a livello emotivo incatenati probabilmente dallo strascico degli ultimi 20 minuti con Ravenna e dalla pressione di giocare le partite da vincere per forza. Chieti ha esasperato il nostro malessere perché ha giocato difese tattiche con cambi a tre o a quattro e provando pure la zona: siamo stati colpevoli all’inizio, con superficialità nel gestire 3-4 contropiedi che ci avrebbero dato respiro e invece abbiamo cercato soluzioni le più difficili. Dopo un primo tempo da 12 palle perse, dopo l’intervallo c’è stata la presenza di tutti che per noi è un presupposto per essere competitivi: e lo dimostra il fatto che nei secondi 20 minuti abbiamo perso soltanto 3 palloni. Chieti ha fatto 19 punti in contropiede nel primo tempo e 4 ne secondo: a fronte di questo, noi dobbiamo assolutamente guardarci negli occhi e decidere chi vogliamo essere. Adesso c’è il tempo per farlo dato che il prossimo fine settimana non giochiamo: dobbiamo sfruttare questo momento per capirci a tutto tondo, tecnicamente e non solo».

Dalmonte Time Out (Foto Pasquale Cotugno 2016)

Dalmonte Time Out (Foto Pasquale Cotugno 2016)