Tra doppie sedute di preparazione atletica e basket, l’Amministratore Delegato di PLM, Lorenzo Colombo, appare molto soddisfatto ed ottimista per il futuro mettendo anche a tacere le continue illazioni sui problemi economici della società.

E’ trascorsa ormai una settimana dal raduno, quali sono le sue impressioni e le sue sensazioni?
“Voglio innanzitutto ringraziare le persone che ci hanno permesso di essere qui anche quest’anno, cioè Sandro De Pol, Piergiorgio Manfrè e Cecco Lenotti che la scorsa stagione, tra mille difficoltà, sono riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissati dimostrandosi dei veri professionisti fino alla fine. Sono molto contento nel vedere che già la scorsa settimana, in occasione del raduno, c’era tanta gente al palazzetto perché vuol dire che gli sforzi fatti dalla società cominciano ad essere premiati. La squadra, secondo me, è molto competitiva per ottenere l’obiettivo della Legadue Silver, anche se sono convinto che qualche soddisfazione in più potrebbe arrivare. Abbiamo preso elementi che da subito si sono dimostrati serissimi, professionali e motivati e per questo sono ancora più soddisfatto.”

Tra ricorsi e squadre ripescate, il campionato non è ancora ben definito. Secondo lei, ci sono delle squadre che partono favorite e quali fattori saranno decisivi?
“E’ ancora presto per fare una valutazione sul campionato ma c’è una capacità di valori molto equilibrata, quindi credo che nel complesso peserà il numero degli infortuni e la capacità di essere costanti durante la stagione. Sicuramente arriveranno momenti difficili ma se saremo bravi ad essere costanti, la qualità del nostro roster è in grado di sopperire anche a qualche assenza. Trovare un equilibrio è importantissimo, poi chiaramente bisogna avere anche un po’ di fortuna. Credo comunque che Torino e Omegna siano un gradino sopra alle altre squadre.”

Molti addetti ai lavori e non, si chiedono in che modo Castelletto, considerate difficoltà economiche e pendenze pregresse, sia stata in grado di allestire un roster del genere. Cosa ne pensa?

“Il fatto che alcuni giocatori quest’anno siano tornati dopo esser stati da noi è già un primo segnale di come Castelletto sia una società seria. Il fatto che abbiamo allestito una squadra competitiva è un altro segnale, come lo è l’ingaggio di un allenatore come Garelli che, seppur un contratto importante, ha dimostrato di avere fiducia in noi. Sicuramente abbiamo avuto delle difficoltà in passato ma, abbiamo dato la copertura economica, abbiamo pianificato i vari impegni e vorrei sottolineare che questa squadra, diversamenti da come tanti pensano, è costata quanto quella dello scorso anno. Bravi noi quindi a fare una squadra così, se poi gli altri spendono di più, sono affari loro.”


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