BROOKLYN – Con 8,3 secondi dalla fine nella partita di mercoledì contro i Los Angeles Lakers e la sua squadra a secco di timeout, Jason Kidd, che teneva in mano una tazza di soda, sembra proprio aver detto (dal labiale) “Urtami” all’indirizzo della guardia Tyshawn Taylor, al fine di fermare il gioco in modo che la squadra potesse sfruttare la sospensione della partita per disegnare un gioco offensivo durante l’intervento degli inservienti.

Dopo che la guardia dei Lakers Jodie Meeks aveva messo il primo di un paio di tiri liberi, dando al suo team un vantaggio di 96-94, Taylor si è diretto verso Kidd vicino alla sideline e si è scontrato con il suo allenatore, che reggeva un bicchiere di soda in quel momento. Il bicchiere di soda si è rovesciato sul campo e, mentre questo veniva ripulito, lo staff tecnico ha elaborato un gioco per l’ultimo possesso. Taylor è stato tirato fuori per far posto a Mirza Teletovic. Nel caos del momento, mentre l’assistente John Welch ha elaborato il gioco finale della squadra, persino due Lakers sostavano nel mezzo dell’huddle dei Nets. Meeks poi ha messo il secondo tiro libero e sul possesso successivo di Brooklyn, Paul Pierce ha sbagliato la tripla che avrebbe pareggiato la partita con 2,2 secondi rimanenti. I Nets hanno finito poi per perdere contro i Lakers 99-94 al Barclays Center.

Il bicchiere mi è scivolato di mano“, ha detto Kidd del “Sodagate”. “Mani sudate. Non sono mai stato bravo con la palla”. “Nel calore della battaglia , mentre tiravo i ragazzi dentro e fuori dal gioco,  il bicchiere mi è caduto di mano“. Il replay video sembra però dimostrare che Kidd dica proprio “Hit me! [“Urtami!”, ndr].

httpv://www.youtube.com/watch?v=vEqU7JHkfu0

La qualcosa Taylor ha negato recisamente. Ha detto Taylor infatti: “Non stavo prestando attenzione e mi sono solo tipo scontrato con lui; io non sapevo nemmeno che teneva in mano [alcunché]. [Ma] l’ allenatore stava bevendo una bibita a bordo campo; ero come, “Cosa sta facendo?”. “Potrebbe raffreddare il giocatore ai liberi e tirar fuori un timeout quando non ne hai uno, ma non era questo il ragionamento. Stavo uscendo e lui era sulla mia strada: “Coach, levati di mezzo, bro!

L’NBA non ha creduto a questa versione del duo al soldo di Prokhorov ed ha comminato al coach rookie una multa di $50000.

Non è la prima volta che Kidd ha fatto qualcosa di strano per creare una interruzione del gioco. Ai tempi in cui giocava con i Dallas Mavericks , Kidd entrò ambiguamente in contatto con Mike Woodson, coach allora degli Atlanta Hawks,mentre il playmaker stava palleggiando  lungo la linea laterale. Kidd è parso ricercare il contatto con Woodson, anche se indicò Woodson stesso come per mostrare che era stato l’allenatore ad avergli impedito di avanzare lungo verso il fondo del campo.

httpv://www.youtube.com/watch?v=kquAEihYS0M

Melo: NY da mani nei capelli (foto: nypost.com).

Melo: NY da mani nei capelli (foto: nypost.com).

NEW YORK – I Knicks hanno perso contro i Clippers mercoledì per la settima volta consecutiva, quella che li ha rimandati con un triste record di 3-11 in stagione. Non era esattamente il piano di un anno successivo a quello in cui New York aveva concluso con il secondo miglior record a est e le aspettative nella stagione erano quanto meno di finire tra le top4 record nella Conference. Mentre la squadra continua a cercare la sua strada, i giocatori e gli allenatori continueranno a cercare di dirimere varie questioni nella speranza di giungere a una soluzione praticabile. E proprio in tal senso una riunione di tutto lo staff ha avuto luogo immediatamente seguente ultima sconfitta di New York a Los Angeles.

Da Arash Markazi di ESPN Los Angeles:

 “La cosa più facile da fare per noi è solo a sgretolarci in questo momento“, ha detto Carmelo Anthony . “Siamo in un luogo buio, ma dobbiamo uscire da questo. Dobbiamo solo uscire da lì“. L’incontro ha avuto luogo negli spogliatoio degli ospiti dello Staples Center a seguito del 93-80 patito contro i Los Angeles Clippers. I Knicks hanno ora il terzo peggior record della lega, e una sconfitta venerdì sera a Denver significherebbe perdere otto partite consecutive per la prima volta dal febbraio 2010. “Abbiamo parlato. Ognuno ha parlato”, ha detto Anthony. “I giocatori hanno avuto un incontro, gli allenatori – ognuno ha avuto un incontro dopo la partita. Abbiamo dovuto parlare. Stiamo cercando di capirlo insieme. Dobbiamo mettere insieme quattro quarti. Dobbiamo farlo uno per l’altro. In questo momento il gioco non è divertente per nessuno. Non lo stiamo solo facendo succedere“.

I Knicks sono rimasti in realtà nella partita contro i Clippers per più tempo del previsto, ma un quarto quarto da 12 punti alla fine ha condannato le loro speranze. New York soffre su entrambi i lati della palla al momento – JR Smith deve ancora avvicinarsi al giocatore di una stagione fa, quando era il top tra i sesti uomini, e i Knicks lottavano in difesa finché Tyson Chandler non ha patito l’infortunio della frattura al perone destro. Ci sono un sacco di cose che i Knicks hanno bisogno di riordinare, e le riunioni post partita, quanto più lunghe, di solito sono un segno di problemi più radicati in profondità. Ma almeno i giocatori e gli allenatori stanno parlando e lavorando insieme su possibili soluzioni, quindi la comunicazione c’è, anche se i risultati sul parquet, non si sono ancora visti.