San Antonio Spurs @ Utah Jazz

LA PARTITA: Anche in gara 4 gli Spurs si sono dimostrati troppo forti per dei pur volenterosi Jazz. I nero-argento hanno messo subito in chiaro le cose con un parziale iniziale di 21-3 e, dopo la rimonta dei padroni di casa nel terzo quarto, hanno chiuso definitivamente i giochi con un nuovo break di 15-0. In una serata in cui Tony Parker non ha fatto la differenza come negli scorsi tre episodi della serie, limitandosi a mandare a referto 11 punti e 3 assist, il ruolo da protagonista è stato svolto da Manu Ginobili, capace di realizzare 17 punti, le due triple che hanno spinto nuovamente San Antonio sul + 10 nel terzo periodo e il canestro in contropiede che ha chiuso i giochi a 18 secondi dal termine. Un altro fattore fondamentale è stata la panchina degli Spurs, capace di mandare a referto complessivamente 56 punti contro i 10 degli avversari. Utah incassa così la seconda eliminazione consecutiva per 4-0 nel primo turno dei playoff. A Utah non è bastato il solito Al Jefferson (26 e 10 rimbalzi), che si è dimostrato ancora una volta efficace in attacco ma incapace di creare intimidazione dentro l’area dei Jazz.

LA SERIE: Al di la della serata “normale” vissuta in gara 4, è stato Tony Parker a dominare una serie che ha visto di fronte due formazioni con differenze tecniche nette. Il numero 9 degli Spurs ha viaggiato nelle 4 partite con 21 punti e 6.5 assist di media ed è stato soprattutto un rebus irrisolvibile per la difesa di Utah. Gli Spurs hanno sempre imposto agli avversari il loro piano partita, concedendo alla ventisettesima squadra della Lega nel tiro da 3 solo conclusioni dalla lunga distanza. Conclusioni che Utah ha mandato a segno solo 9 volte su 45 tentativi. I Jazz incassano così, come era d’altronde prevedibile alla vigilia, la seconda eliminazione consecutiva nel primo turno dei playoff per 4-0. Resta in ogni caso la forte sensazione che coach Corbin abbia già fatto un miracolo a raggiungere la post-season con la squadra a disposizione nella iper-competitiva Western Conference, mentre San Antonio attende ora la vincente della sfida tra Clippers e Grizzlies.

Memphis Grizzlies @ Los Angeles Clippers

LA PARTITA: Gara 4 ha confermato l’equilibrio che caratterizza questa serie e ha permesso ai Clippers di compiere un passo forse decisivo verso il secondo turno. La differenza l’ha fatta in questo caso un campione, ovvero Chris Paul, capace di mettere insieme  27 punti, 8 dei quali nel decisivo overtime, 9 rimbalzi e 7 assist. Ad assisterlo ha trovato un Blake Griffin da 30 punti e 7 assist sebbene frenato da problemi di falli e che è  stato in grado, insieme a DeAndre Jordan, di limitare l’efficacia offensiva di Gasol  (8 con 1/4 al tiro) e Randolph (12 con 5/11 dal campo e 9 rimbalzi). I Clippers hanno dimostrato, così come in gara 3, le loro difficoltà dalla lunetta, tirando appena 28/40. Rispetto a gara 3, comunque, hanno mandato a segno i liberi nel finale del supplementare grazie anche all’esperto Mo Williams, avvicinandosi così alla sfida con gli Spurs.

LA SERIE: “È una grande serie, è una grande battaglia e noi non siamo ancora fuori”. Queste parole di coach Hollins fanno capire come i Grizzlies non hanno ancora maturato nella loro testa l’idea di abbandonare questa serie. Una serie che proprio per l’equilibrio che la caratterizza, però , potrebbe già aver avuto nella clamorosa rimonta dei Clippers in gara 1 il suo momento di svolta. Un’inerzia che Memphis non è riuscita a ribaltare non riuscendo ad espugnare lo Staples Center la notte scorsa.