Tony Parker porta gli Spurs alla settima vittoria consecutiva nella trasferta di Salt Lake City

Tony Parker porta gli Spurs alla settima vittoria consecutiva nella trasferta di Salt Lake City

Indiana continua a vincere e nella notte prende agilmente lo scalpo dei malcapitati Bucks. Vincono facilmente anche Portland sul campo dei Celtics e Chicago nella trasferta di Toronto. Altre vittorie fuori casa arrivano da Charlotte contro i Cavaliers, dai Pistons contro i Kings e da San Antonio contro Utah. Atlanta non ha difficoltà a sbarazzarsi di una Philadelphia ancora senza Carter-Williams, mentre qualche problema in più lo trovano gli Heat nel battere Dallas e i Nuggets a sconfiggere Minnesota. Infine se la cavano solo negli ultimi secondi i Grizzlies contro i Lakers e addirittura dopo un supplementare i Nets contro Phoenix.

Milwaukee Bucks @ Indiana Pacers 77-104

Chicago Bulls @ Toronto Raptors 96-80

Philadelphia 76ers @ Atlanta Hawks 103-113

Portland Trail Blazers @ Boston Celtics 109-96

Charlotte Bobcats @ Cleveland Cavaliers 86-80

Dallas Mavericks @ Miami Heat 104-110

Minnesota Timberwolves @ Denver Nuggets 113-117

Brooklyn Nets @ Phoenix Suns 100-98

San Antonio Spurs @ Utah Jazz 91-82

Memphis Grizzlies @ Los Angeles Lakers 89-86

Detroit Pistons @ Sacramento Kings 97-90

Una delle straordinarie 8 stoppate di Hibbert nella facile vittoria contro i Bucks (AP Photo/Michael Conroy)

Una delle straordinarie 8 stoppate di Hibbert nella facile vittoria contro i Bucks (AP Photo/Michael Conroy)

MVP: uno dei motivi dello straordinario inizio di Indiana è anche la conferma di Roy Hibbert come uno dei migliori centri del campionato. Nell’agevole vittoria contro Milwaukee l’ha dimostrato nuovamente mettendo a referto 24 punti (8/10 da due, 8/8 ai liberi), con 10 rimbalzi e ben 8 stoppate.

LVP: Toronto non è quasi mai in partita contro dei Bulls orfani di Derrick Rose e il motivo della figuraccia davanti al proprio pubblico è da ricercare soprattutto nella prova del play titolare della squadra di Casey: Kyle Lowry spara a salve per tutta la partita (3/15, con 0/7 da tre), condannando di fatto i Raptors già dopo i primi minuti.

On Fire: L. Deng (CHI, 19 pts, 9 reb), E. Turner (PHI, 27 pts, 4 ast), J. Teague (ATL, 33 pts, 10 ast), L. Aldridge (POR, 27 pts, 12 reb), J. Sullinger (BOS, 26 pts, 8 reb), M. Kidd-Gilchrist (CHA, 16 pts, 8 reb), D. Nowitzki (DAL, 28 pts, 6 reb), L. James (MIA, 39 pts, 6 reb, 4 ast), K. Love (MIN, 28 pts, 10 reb), T. Lawson (DEN, 14 pts, 5 reb, 10 ast), B. Lopez (BKN, 27 pts, 7 reb), G. Dragic (PHX, 19 pts, 10 ast), T. Parker (SAS, 22 pts, 6 ast), D. Favors (UTA, 20 pts, 18 reb), Z. Randolph (MEM, 28 pts, 11 reb), J. Meeks (LAL, 25 pts, 5/9 3PM-A), D. Cousins (SAC, 26 pts, 13 reb, 3 bs).

Losing Effort: se Lowry può essere accusato per la brutta prova di Toronto, di certo non si può dire la stessa cosa per il suo compagno DeMarr DeRozan, che ha provato fino in fondo a far rialzare la testa ai suoi, realizzando il suo career-high di 37 punti, frutto di un 13/22 al tiro con 4/6 da tre (di certo non la sua specialità).

Buzzer Beater: affezionato a questa sezione è il solito Joe Johnson, che ha evitato il secondo supplementare in quel di Phoenix realizzando il canestro della vittoria in contropiede proprio sulla sirena, facendo respirare in questo modo i Nets in questo inizio di campionato tutt’altro che incoraggiante.

Ups: nella trasferta di Sacramento i Pistons colgono una vittoria importante per non rimanere troppo indietro nella corsa ai playoffs e il protagonista è il tutto fare Josh Smith, che anche nella notte mantiene la sua fama, sfiorando un 5×5 che sarebbe entrato di diritto nei manuali statistici. Le sue cifre finali parlano di 21 punti, 8 rimbalzi, 7 assist, 5 palle rubate e 4 stoppate.

Downs: l’ennesima prova poco convincente di Pau Gasol. Si pensava che il catalano in questo inizio di campionato potesse prendere la squadra in mano nell’attesa del ritorno di Kobe Bryant, ma finora ha deluso fortemente le aspettative e anche nella sconfitta contro Memphis è stato capace di mettere a segno appena 10 punti con 4/12 al tiro.

Stat of the Night: i Nuggets portano 7 uomini in doppia cifra per battere i Timberwolves. E’ la quattordicesima volta che accade dalla stagione 2011/12 e in queste partite il record della squadra del Colorado è di 12 vittorie e 2 sconfitte.

Comeback: il terzo periodo inizia benissimo per Cleveland che va avanti 53-41 a metà della frazione. Da quel momento però non riuscirà più ad imporre il proprio gioco, facendosi recuperare e sorpassare in pochi minuti da Charlotte. Prende un vantaggio di 12 lunghezze anche Utah (57-45), che però non regge la rimonta di San Antonio che riesce addirittura ad allungare nel finale.

Millestone: oltre al career-high di DeRozan di cui abbiamo parlato sopra, è arrivata anche la miglior prestazione in carriera per Jeff Teague con 33 punti e per Jared Sullinger con 26.