Lluol Deng (Chicago Bulls) MVP della notte NBA. 23 punti per lui e indiana è KO (Photo by Ray Amati/NBAE via Getty Images)

Lluol Deng (Chicago Bulls) MVP della notte NBA. 23 punti per lui e indiana è KO (Photo by Ray Amati/NBAE via Getty Images)

Sabato notte NBA pieno di emozioni, con ben undici incontri disputati. Crolla l’imbattibilità di Indiana che, dopo nove vittorie su nove incontri, viene sconfitta e dominata dai Chicago Bulls, ora al terzo posto ad est. Terza vittoria consecutiva per i Miami Heat, ai danni di Charlotte e per Golden State sugli Utah Jazz. Successi anche per Houston su Denver, Oklahoma City su Milwaukee e di Dallas su Orlando. Continua il periodo non positivo delle squadre newyorkesi. Sia i Knicks (16 punti e 9 rimbalzi per Bargnani) che i Nets sono usciti sconfitti rispettivamente con Atlanta e Los Angeles Clippers.

Ecco tutti i risultati della notte

Miami Heat @ Charlotte Bobcats 97-81
Dallas Mavericks @ Orlando Magic 108-100
Cleveland Cavaliers @ Washington Wizards 103-96 OT
Atlanta Hawks @ New York Knicks 110-90
Indiana Pacers @ Chicago Bulls 94-110
Denver Nuggets @ Houston Rockets 111-122
Boston Celtics @ Minnesota Timberwolves 88-106
Philadelphia 76ers @ New Orleans Pelicans 98-135
Oklahoma City Thunder @ Milwaukee Bucks 92-79
Utah Jazz @ Golden State Warriors 88-102
Brooklyn Nets @ Los Angeles Clippers 103-110

MVP: Luol Deng (Chicago Bulls). Ruolo importantissimo per lui nella vittoria di Chicago che cancella l’imbattibilità degli Indiana Pacers. 23 punti in 32 minuti con 8/14 dal campo (57%). Deng costruisce la sua ottima prestazione nei primi due quarti di gara dove, insieme a Rose (20 con 6/11 da tre), Chicago si porta sul +25  (60-35) vincendo di fatto la partita e limitandosi nei successivi due quarti ad un’oculata gestione del risultato.

LVP: J.R. Smith (New York Knicks). “Perdonate il linguaggio ma questa sera ho giocato di …”. Sono state queste le dichiarazione post gara del numero 8 dei Knicks. Le cifre purtroppo per lui gli danno ragione. In 36 minuti solo 7 punti  con 3/18 dal campo (16%) e 1/9 da dietro la linea dei 3 punti. Il pubblico del Garden ha iniziato a rumoreggiare inneggiando il nome di Chris, fratello di J.R., in quel momento in panchina. Serata opaca anche per Dwyane Wade (Miami Heat) 4 punti, 2 rimbalzi e 3 assist e Ricky Rubio (Minnesota Timberwolves) 3 punti, parzialmente salvati da 7 assist.

Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) uno dei giocatori più caldi della notte. 41 punti nella vittoria dopo un overtime dei suoi Cavs su Washington (Photo by Ned Dishman/NBAE via Getty Images)

Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) uno dei giocatori più caldi della notte. 41 punti nella vittoria dopo un overtime dei suoi Cavs su Washington (Photo by Ned Dishman/NBAE via Getty Images)

On Fire: LeBron James (Miami Heat) 30 pt, Monta Ellis (Dallas Mavericks) 19 pt, Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) 41 pt, Jeff Teague (Atlanta Hawks) 16 pt, Derrick Rose (Chicago Bulls) 20 pt, Dwight Howard (Houston Rockets) 25 pt, Kevin Love (Minnesota Timberwolves) 23 pt, Ryan Anderson (New Orleans Pelicans) 26 pt, Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) 26 pt, Klay Thompson (Golden State Warriors) 25 pt, Blake Griffin (Los Angeles Clippers) 30 pt e 12 reb.

Losing Effort: Kemba Walker (Charlotte Bobcats) 22 pt, Arron Afflalo (Orlando Magic) 25 pt, Bradley Beal (Washington Wizards) 28 pt, Carmelo Anthony (New York Knicks) 23 pt e 12 reb, Roy Hibbert (Indiana Pacers) 14 pt, Ty Lawson (Denver Nuggets) 28 pt,  Avery Bradley (Boston Celtics) 27 pt, Darius Morris (Philadelphia 76ers) 20 pt, O.J.Mayo (Milwaukee Bucks) 22 pt, Derrick Favors (Utah Jazz) 17 pt, Andray Blatche (Brooklyn Nets) 19 pt.

The Unexpected: DeIuan Blair (Dallas Mavericks). 24 minuti sul parquet conditi da 18 punti (7/9 dal campo). Blair è stato molto importante, uscendo dalla panchina, nella vittoria dei Mavericks sui Magic. Costruisce la sua partita nel terzo quarto, mentre nell’ultimo periodo alcuni suoi canestri si riveleranno molto importanti per tenere a debita distanza Orlando che non riuscirà più ad entrare nell’incontro.

Ups: Chicago Bulls. Periodo decisamente positivo per i ragazzi allenati da coach Thibodeau. Quarta vittoria consecutiva e terzo posto nella Eastern Conference. L’apice dell’ottimo periodo di forma dei Bulls si è visto questa notte nella vittoria con i Pacers ma le sue origini coincidono con il ritorno in pianta stabile sul parquet di Derrick Rose. Il numero 1 ha dato grande spinta a tutta la squadra (Deng e Boozer su tutti) e anche se Noah sta attraversando un periodo no, c’è la panchina a fare le veci del francese. La scalata alla Eastern Conference è ufficialmente iniziata.

J.R.Smith (New York Knicks) è uno dei simboli del periodo negativo dei Knicks che stanotte hanno raccolto la quinta sconfitta interna consecutiva (AP Photo /Jason DeCrow)

J.R.Smith (New York Knicks) è uno dei simboli del periodo negativo dei Knicks che stanotte hanno raccolto la quinta sconfitta interna consecutiva

Downs: Aria decisamente diversa si respira a New York. Infatti sia per i Knicks che per i Nets, l’inizio di stagione è stato tutt’altro che esaltante. Entrambe hanno un record di 3 vittorie e 6 sconfitte (solo Washington e Milwaukee peggio ad est) e questa sera sono incappate di nuovo in una sconfitta. Se per i Nets la motivazione può essere ricercata negli infortuni, nessuno tra Williams, Lopez, Pierce e Garnett era in campo stanotte, per i Knicks la situazione è più complicata. Quinta sconfitta di fila casalinga e seconda in generale. Woodson sembra non riesca più a fare girare una squadra che ha i mezzi per stare tranquillamente più in alto e che non è stata ancora toccata da grandi infortuni. Al Garden ci si augura che sia soltanto una crisi passeggera.

Stat of the Night: Curiosità riguadante i Miami Heat. Battendo questa notte gli Charlotte Bobcats, Miami raccoglie la tredicesima vittoria di fila contro questa franchigia. Questa striscia positiva è attualmente la più lunga che i Miami Heat hanno ai danni di un’altra squadra della NBA.