Tornano finalmente a sorridere i Philadelphia 76ers dopo 26 stop consecutivi (AP Photo/Matt Slocum)

Tornano finalmente a sorridere i Philadelphia 76ers dopo 26 stop consecutivi (AP Photo/Matt Slocum)

Dopo 26 sconfitte consecutive Philadelphia torna a vincere una partita, e lo fa in maniera perentoria contro dei deludenti Pistons. Tocca invece quota 17 la striscia di vittorie di San Antonio che davanti al proprio pubblico ha la meglio sui Pelicans. Lo ‘spareggio’ per il terzo posto ad Ovest fra Clippers e Rockets se lo aggiudicano i primi nonostante l’infortunio di Griffin ad inizio partita. Vittorie negli ultimi secondi quelle di Dallas contro Sacramento e di Washington contro Atlanta, mentre Miami espugna agilmente il campo dei Bucks.

Detroit Pistons @ Philadelphia 76ers 98-123

Los Angeles Clippers @ Houston Rockets 118-107

Atlanta Hawks @ Washington Wizards 97-101

Sacramento Kings @ Dallas Mavericks 100-103

Miami Heat @ Milwaukee Bucks 88-67

New Orleans Pelicans @ San Antonio Spurs 80-96

Partita da MVP quella giocata stanotte da Chris Paul contro i Rockets (Photo by Bill Baptist/NBAE via Getty Images)

Partita da MVP quella giocata stanotte da Chris Paul contro i Rockets (Photo by Bill Baptist/NBAE via Getty Images)

MVP: in una partita importante come quella di Houston che potrebbe decidere le sorti del terzo posto nella Western Conference non delude Chris Paul; il prodotto di Wake Forest decide di prendersi sulle spalle la squadra, visto anche l’infortunio occorso a Griffin dopo pochi minuti di gioco, siglando una prova da 30 punti (10/16 al tiro) con 12 assist, 5 rimbalzi e 3 palle rubate.

LVP: continua ad essere deludente la stagione dei Detroit Pistons e uno dei principali problemi della squadra continua ad essere Josh Smith. L’ex Atlanta anche questa notte ha deluso realizzando la miseria di 4 punti (2/8 al tiro) conditi da 4 palle perse in meno di 25 minuti di gioco.

On Fire: M. Carter-Williams (PHI, 21 pts, 7 reb, 4 st), D. Jordan (LAC, 20 pts, 12 reb), J. Harden (HOU, 32 pts, 7 reb, 6 ast), J. Wall (WAS, 25 pts, 7 reb, 6 ast), D. Nowitzki (DAL, 19 pts, 7 reb, 7 ast), M. Belinelli (SAS, 18 pts, 4/5 3PM-A).

Losing Effort: se Sacramento questa notte va vicina a fare il colpo a Dallas buona parte del merito deve andare a Rudy Gay che con 30 punti (11/19 al tiro) e 7 rimbalzi tiene in partita i suoi.

Ups: magari non era proprio la sfida più significativa per vedere progressi dai campioni in carica, ma a Milwaukee i Miami Heat tirano fuori la difesa dei giorni migliori, lasciando gli avversari a 67 punti segnati con il 34.2% dal campo.

Downs: il fondo della stagione deludente di Detroit a quanto pare non era ancora stato toccato, ma forse ora che hanno subito 123 punti dalla squadra più in crisi del campionato i ragazzi di coach Loyer più giù di così non possono andare. Se c’era qualcuno che ancora sperava nella post season dei Pistons glielo assicuriamo noi: per quest’anno la stagione di Detroit finisce ad aprile.

Stat of the Night: la vittoria con 25 lunghezze di margine di Philadphia è la più larga della stagione. Il precedente record risaliva all’8 novembre quando diedero 15 punti di margine ai Cavaliers.

The Unexpected: Miami ha problemi d’infermeria nel settore guardie con gli infortuni di Wade, Chalmers e Allen, ma trova il Toney Douglas migliore della stagione, il quale, partendo titolare, sigla 13 punti con 9 rimbalzi e 4 assist.