Willie Cauley-Stein (Kentucky) AP PHOTO

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Se questa stagione 2014-15 della SEC fosse un ideale proseguimento di quella terminata la scorsa primavera, non sarebbe troppo difficile realizzare un pronostico; infatti la March Madness giocata di Kentucky non lascerebbe alcun scampo ad una qualsiasi delle avversarie. Ma, nella NCAA sappiamo che c’è sempre un ma, anche lo scorso anno in questo periodo si tessevano le lodi dei talenti di John Calipari, si parlava di perfect season e della regular season come di una pura formalità. Ed invece abbiamo visto quattro mesi con una squadra sola al comando che ha letteralmente dominato la conference, e non erano i biancoblu di Lexington ma i solidi Gators di Billy Donovan. Quindi come ormai sappiamo mai sbilanciarsi troppo in giudizi affrettati, nonostante anche quest’anno il buonsenso e il solito straordinario personale dei Wildcats e la tradizionale compattezza dei quintetti di coach Donovan, quattro elite eight consecutive, ci dicano di puntare decisamente su queste due formazioni.

Purtroppo come ormai succede da anni, dopo questi due top teams c’è un abisso con programmi deludenti e cambi di coach a ripetizione, infatti ben dieci coaches in tutta la conference sono al loro posto da meno di cinque anni e soltanto due, Anthony Grant di Alabama e George Fox di Georgia, hanno portato la loro formazione alla postseason. Per restare in argomento coach salutiamo con gioia il ritorno di Bruce Pearl su di una panchina della conference, Auburn per l’esattezza, e dell’arrivo di due allenatori di talento come Kim Anderson e Donnie Tyndall. Proprio per il discorso fatto in precedenza, crediamo che il quesito principale della stagione sia quale delle inseguitrici possa assumere il ruolo di alternativa ai due atenei dominanti, dal momento che diversi teams possono fare dei notevoli passi avanti rispetto alle scorse stagioni, alludiamo principalmente ad Arkansas e Louisiana State; mentre altre come Alabama Georgia e Auburn potranno avvalersi di qualcosa in più in termini di sapienza in panchina rispetto al resto del lotto.

SEC RANKING stagione 2014-15

1  KENTUCKY Non è certo una novità che i Wildcats partano con i favori del pronostico e non solo per vincere la SEC, basterebbe guardare il roster con nove McDonald All-America e pensare che finalmente quest’anno avranno dei giocatori in quintetto al secondo anno per giustificare la testa del ranking. Andrew e Aaron Harrison uniti a Willie Cauley-Stein daranno quella esperienza che tanto è mancata nello scorso anno e unita al talento di newcomers come Karl Towns e Trey Lyles formeranno l’ennesimo quintetto di future stelle NBA a disposizione di coach Calipari. Resta un solo neo nel personale di Kentucky, la assenza di un centro di stazza sotto canestro e questo potrebbe essere una mancanza non da poco per le ovvie aspettative della appassionatissima Blue Nation.

Bobby Portis (Arkansas) AP PHOTO

Bobby Portis (Arkansas) AP PHOTO

2  FLORIDA Molte delle fortune dei Gators di quest’anno dipenderanno da quello che portà garantire Chris Walker in questa sua stagione da sophomore; infatti i ritorni di Kasey Hill e Dorian Finney-Smith dovrebbero essere sufficienti a fare dimenticare le notevoli partenze subite. Da seguire la matricola Devin Robinson che potrebbe avere un effetto immediato sul personale di Florida ed infine chi si sentirebbe di scommettere sulla mancanza di Billy Donovan all’ultima settimana del torneo??

3  ARKANSAS Questo potrebbe essere l’anno buono per rivedere i Razorbacks alla postseason, un potenziale Player of the Year come Bobby Portis dovrebbe essere la punta di diamante di coach Anderson, ma è evidente che da solo il 6’11” non può fare miracoli. Saranno quindi giocatori come Rashad Madden o Michael Qualls a dover garantire quel mix di atletismo, talento e tecnica che Arkansas sembra avere nelle sue corde in questa stagione.

4  GEORGIA Con il ritorno di tutti e cinque i migliori marcatori della scorsa stagione guidati da Charles Mann, i Bulldogs hanno la possibilità di realizzare una stagione vincente dopo quella dello scorso anno. Coach Mark Fox punterà molto su Yante Maten, giocatore dell’anno fra le high school del Michigan un 6’8″ di grande stazza che potrebbe essere proprio quello che è mancato a Georgia nelle passate stagioni.

5  LOUISIANA STATE Dopo Kentucky, probabilmente poche altre squadre hanno il talento offensivo che possono mettere in campo i Tigers: Jordan Mickey e Jarrell Martin sono già dei potenziali prospetti NBA, ma non dimentichiamoci che le perdite subite da LSU non saranno facili da rimpiazzare. Per questo pensiamo che le possibilità dei Tigers siano più a medio termine che immediate, dal momento che le entrate di Elbert Robinson III, Josh Gray e Jalyn Patterson non crediamo che possano essere decisive in questa loro prima stagione a Baton Rouge.

Charles Mann (Georgia) AP PHOTO

Charles Mann (Georgia) AP PHOTO

6  OLE MISS Il dopo Marshall Henderson potrebbe essere meno traumatico di quello che si potrebbe immaginare, riteniamo infatti che la vera stella dei Rebels fosse Jarvis Summers e questo potenziale All-SEC calcherà ancora il parquet di Oxford. Altri buonissimi giocatori come Aaron Jones, Terence Smith e Stefan Moody potrebbero formare una delle squadre più interessanti di tutta la conference, che non escluderei a priori dal lotto delle canditate alla postseason.

7  ALABAMA Mentre la maggior parte delle squadre sono dei “work in pregress”, Alabama sembra possedere il giusto mix di esperienza e talento per potere puntare già quest’anno alle venti vittorie. Coach Anthony Grant può contare su alcuni giocatori già affermati come Levi Randolph, Shannon Hale e Ricky Tarrant, trasferito da Tulane, e alcuni ottimi reclutamenti statali come Justin Coleman e Devin Mitchell; per poter curare quel male da trasferta che ha attanagliato i Crimson Tides nel 2013-14.

8  AUBURN   Dopo tre anni passati fuori dai giochi, al due volte coach dell’anno della SEC Bruce Pearl verranno chiesti da subito gioco e risultati e l’ex coach di Tennessee si è decisamente messo da subito al lavoro. Il reclutamento di Cinmeon Bowers ed i traferimenti di K.C. Ross-Miller, da New Mexico State, e di Antoine Mason, da Niagara, sono sicuramente farina del sacco dell’esperto coach; se il talento offensivo di questi giocatori riuscirà ad essere abbinato ad una difesa di qualità allora Auburn sarà una squadra estremamente pericolosa per tutti gli avversari.

9  TENNESSEE Quello che attende Donnie Tyndall non sarà certo un lavoro semplice, le voragini lasciate da giocatori come Mc Rae, Stokes e Maymon non sappiamo se potranno essere colmate in tempi brevissimi in un team che è comunque uscito da una sweet 16 lo scorso anno. Josh Richardson è tornato, e questo è oro colato per i Vols dal momento che il ragazzo è stato il difensore dell’anno della SEC e i 19 punti di media nel torneo NCAA lo etichettano come grande protagonista anche in questa stagione. Sono però forse troppi i giocatori al primo anno a disposizione di coach Tyndall: Punter, Owens, McGee e Chiles sembrano ottimi prospetti, ma avranno veramente tanto da dimostrare per creare da subito un team vincente.

Alex Caruso (Texas A&M) AP PHOTO

Alex Caruso (Texas A&M) AP PHOTO

10  SOUTH CAROLINA  Per coach Frank Martin, si deve necessariamente ripartire da quelle quattro vittorie nelle ultime sei partite della scorsa stagione per puntare ad un posto alla postseason a cui era decisamente abbonato quando guidava Kansas State. Ed i giocatori su cui puntare saranno di sicuro Tyrone Johnson, finalmente a posto dai suoi innumerevoli guai fisici, e Marcus Stroman un interessantissimo giocatore in grado di fornire un buon contributo offensivo. Ma che questo possa essere abbastanza per arrivare alla March Madness lo dubitiamo fortemente.

11  TEXAS A&M Questo quarto anno potrebbe segnare una svolta per coach Billy Kennedy, anche se non potranno certo essere dimenticate le tre mediocri precedenti stagioni. La guardia Alex Caruso, leader degli assist nella SEC, l’ottimo difensore Jordan Green e il solido rimbalzista Kourtney Robinson dovrebbero costituire un  solido piedistallo per gli Aggies, ma la vera svolta potrebbe essere costituita dal trasferimento da SMU di Jalen Jones, reso eleggibile per l’inizio della stagione.

12  MISSOURI  L’arrivo di un coach promettente come Kim Anderson reduce da un titolo di division II con Central Missouri, non può certo bastare a consolare i fans di Missouri abituati a lottare per titoli di conference e tornei NCAA. La perdita di giocatori come Jabari Brown e Jordan Clarkson è certamente sanguinosa e non sappiamo se alcuni arrivi come Deuce Bello, da Baylor, e Keith Shamburger da Hawaii potranno condurre i Tigers a continuare la striscia di stagioni con più di venti vittorie stagionali.

Damian Jones (Vanderbilt) AP PHOTO

Damian Jones (Vanderbilt) AP PHOTO

13  VANDERBILT Sono ben poche le certezze di questa stagione fra i Commodores di Vanderbilt, certamente coach Kevin Stallings garantisce esperienza e saggezza tattica e il pubblico del Memorial Gymnasium passione e trasporto, ma sul fronte del personale sono ben di più i punti interrogativi stagionali. Se i nuovi arrivi, sulla carta veramente interessanti, come Shelton Mitchell, Wade Baldwin, Matthew Fisher-Davis e Riley LaChace saranno in grado di  regalare giornate luminose a Nashville a tempi brevi, nessuno lo può sapere certo è che dovrà essere il vero leader del team Damian Jones ad ergersi come legante di questo giovanissimo team.

14  MISSISSIPPI STATE  Nonostante il roster di State sia praticamente invariato rispetto allo scorso anno, pensiamo che ci vorrà ancore del tempo per vedere i Bulddogs fra le protagoniste della conference. Sono veramente pochi i giocatori che  possano dare garanzie di qualità a coach Rick Ray, alludiamo alla guardia Craig Spada e al 6’11 Fallou Ndoye ma possiamo immaginare che tutte le note positive del team di esauriscano in questi due nomi.