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Dejan Ivanov, ancora una volta trascinatore della Juve (Foto Buco)

Dejan Ivanov, ancora una volta trascinatore della Juve (Foto Buco)

Pasta Reggia Caserta: La Juve non molla di un centimetro. Dopo aver sfiorato in molte occasioni i due punti, la banda di Esposito riemerge con le spalle al muro, sbancando il Paladelmauro di Avellino per la seconda volta dal suo ritorno in massima serie. C’è voluto un monumentale Dejan Ivanov, il migliore in valutazione del campionato dal suo arrivo sotto la Reggia, a battere i bianco verdi e far venire il perenne mal di testa al più atletico Anosike; c’è voluto finalmente Henry Domercant che negli ultimi minuti sfoggia finalmente la sua immensa classe ed indirizza la gara verso i bianconeri. Ma ci è voluta una grande prestazione di coraggio e grinta, le armi preferite di Esposito che saranno necessarie anche nelle sfide contro Sassari e Reggio Emilia. La Juve crede ancora nella salvezza e aspetta in silenzio l’esito del ricorso per il punto di penalizzazione: ad un mese di distanza non ci sono ancora risposte, e quel misero punticino può definire il destino dei campani e di Pesaro.

Sek Henry: con lui in cabina di regia l'Upea ha conquistato una tranquilla salvezza

Sek Henry: con lui in cabina di regia l’Upea ha conquistato una tranquilla salvezza

Upea Capo d’Orlando: l’Orlandina si regala la prestigiosa vittoria contro Milano davanti al pubblico del PalaFantozzi. L’Upea non ha più nulla da chiedere al campionato con la salvezza già acquisita, ma quando affronti la capolista non è difficile trovare delle motivazioni per provare a vincere. Il primo quarto di Henry è stato perfetto (10 punti, 4 assist e 17 di valutazione) e nell’ultimo quarto, quando Milano ha provato a rientrare sono stati i vecchietti terribili Soragna, Pecile e Nicevic a far mantenere in vantaggio fino alla fine Capo d’Orlando. A volte la carta d’identità mente.

Ramel Curry, già decisivo per Roma (2015 Foto Alessio Brandolini)

Ramel Curry, già decisivo per Roma (2015 Foto Alessio Brandolini)

Acea Roma: La capitale non vuole restare fuori dai playoff. Gli uomini di Dalmonte hanno messo il turbo nell’ultimo mese: soltanto un ko contro Milano e ben cinque vittorie nelle ultime sei gare, l’ultima schiacciando nettamente l’Enel Brindisi. L’infortunio di Bobby Jones, anima della squadra, non ha avuto ripercussioni, soprattutto con un Melvin Ejim sempre più in palla (altra ottima prova per lui con 14 e 8 rimbalzi) ed un Ramel Curry che ha già dato modo di poter essere quell’arma offensiva utile per la corsa alla post season. Che a metà marzo sembrava impossibile; l’Acea è invece nel gruppo a 24 punti con Cantù e Bologna nel mirino, e dopo tanto peregrinare un risultato così saprebbe già di vittoria.

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(Foto Savino Paolella 2014)

Marshon Brooks: 0/7 da 3 contro Capo d’Orlando (Foto Savino Paolella 2014)

EA7 Emporio Armani Milano: seconda sconfitta consecutiva per l’Olimpia, dopo quella bruciante nel derby con Cantù. Milano, dopo l’eliminazione dell’Eurolega sta attraversando un notevole periodo di flessione. Privi di Kleiza, la formazione di Banchi ha vissuto una serata da incubo nel tiro da tre punti: 4 su 27 (Brooks 0 su 7). Il primo posto non è in discussione, ma Milano deve al più presto ritrovare la condizione ottimale di alcuni suoi giocatori chiave per essere pronta per i playoff.

Edgar Sosa paga per tutti, tagliato da Sassari ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Edgar Sosa paga per tutti, tagliato da Sassari ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Banco di Sardegna Sassari: la crisi della Dinamo non conosce soste. Con Varese è arrivata la quarta sconfitta consecutiva, la seconda fra le mura amiche. Brooks e Sanders sono stati gli ultimi ad arrendersi, ma il loro cast di supporto non li ha aiutati. Sassari è sprofondata in quarta posizione in classifica e, se non presterà attenzione, Trento potrebbe insidiare il suo posto. I soli 71 punti segnati contro Varese sono la dimostrazione di quanto Sassari abbia smarrito la vena offensiva. In vista dei playoff Meo Sacchetti dovrà far ritrovare ai propri giocatori la via del canestro. E anche una nuova arma offensiva, con il taglio di Edgar Sosa.

(Alessandro Aita, Marco Bogoni)