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MarShon Brooks (Foto: Savino Paolella)

MarShon Brooks (Foto: Savino Paolella)

EA7 Emporio Armani Milano: l’area del derby con Cantù fa resuscitare Linas Kleiza e MarShon Brooks che sommergono di triple la formazione brianzola. Joe Ragland voleva farsi rimpiangere dalla sua ex squadra ed è riuscito a portare a termine la sua missione perché ha realizzato 17 punti e smazzato 7 assist mentre il suo diretto avversario, Darius Johnson-Odom, ha giocato ad intermittenza senza incidere nel match. Milano, battendo nettamente Cantù 83 – 64, ha fatto dimenticare lo scivolone subito a Reggio Emilia e ha allontanato le voci di mercato che hanno circondato l’Olimpia in questi giorni.

Luca VITALI (foto Alessio Musolino 2014)

Luca VITALI (foto Alessio Musolino 2014)

Vanoli Cremona: la Vanoli fa sul serio. Dopo sei giornate la truppa affidata alle sapienti cure di Cesare Pancotto viaggia a braccetto con la ben più accreditata EA7 Milano, tra l’altro onorevolmente affrontata alla prima di campionato dai gialloblu, avendo già superato Reggio Emilia e Brindisi, due delle outsider più accreditate dai bookmakers. Il tutto senza rinunciare alla fiducia data ad inizio stagione a Mian, Campani e Gazzotti, nonostante il rientro di Luca Vitali ed il ritorno di Marco Cusin. Di fatto Cremona, che contende proprio a Reggio Emilia lo scettro del Made in Italy in campo, è la miglior risposta a come sfruttare la crisi economica per rilanciare la scuola italiana. E fin quando i risultati le daranno ragione saremo tutti felici.

Stone in difesa( Foto Alessandro Montanari 2014 )

Stone in difesa( Foto Alessandro Montanari 2014 )

Julyan Stone (Umana Venezia): l’ex giocatore dei Toronto Raptors è letteralmente sbocciato alla sesta giornata di campionato contro la Virtus Bologna. Fino a quel momento l’atipico playmaker della Reyer non era riuscito ad assimilare il gioco europeo e le sue prestazioni erano state spesso negative. All’Unipol Arena, invece, Stone ha realizzato il canestro della vittoria per Venezia e ha sfoderato una doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi. Non ha un tiro da fuori affidabile, ma in penetrazione può diventare uno dei giocatori in Europa più difficili da marcare.

Il presidente Sardara (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Il presidente Sardara (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Banco di Sardegna Sassari: la squadra del momento. Sul campo la squadra vola in campionato ed ha festeggiato finalmente anche la prima vittoria in Eurolega, mentre in cabina di regia il presidente Sardara è il solito vulcano di idee e soluzioni. L’ultima la volontà di costruire un nuovo impianto nell’area adiacente all’ormai vecchio e superato, come la maggior parte degli impianti italiani, PalaSerradimigni. La notizia è stata ovviamente accolta con giubilo dai tifosi sardi e dal movimento perché, soprattutto in questo momento di crisi, trovare imprenditori disposti ad investire è sempre entusiasmante ma, dietro all’euforia iniziale, non vorremmo che si celasse l’ennesimo buco nero degli impianti italiani. Senza andare a scomodare casi da terzo mondo come quello di Cantù o gli altrettanto faraonici progetti del Parco delle Stelle di Bologna o della Vela di Tor Vergata a Roma, progettata dallo spagnolo Calatrava e già costata quasi 300 milioni di euro senza ancora sapere quale sarà la sua destinazione d’uso finale, abbiamo ben impresse nella mente le difficoltà che sta attraversando Giorgio Armani nel restauro del Pala Lido. Dalla stampa locale abbiamo appreso che il modello dovrebbe essere l’EWE Arena di Oldenburg, impianto da circa 7000 posti costruito lo scorso anno in Bassa Sassonia che integra nel suo complesso anche altri impianti sportivi tra cui la vecchia Arena, denominata Small visti la sua capienza di 3500 spettatori, oltre ad aree commerciali e ricreative, e costata, la sola Large Arena, 35 milioni di euro. Viste come vanno le cose in Italia, soprattutto negli impianti a partecipazione statale, e che sempre i giornali sardi hanno parlato di soli 15 milioni di euro al momento disponibili per la costruzione a noi non resta che una grande curiosità su come andranno a finire le cose. Ovviamente e doverosamente da parte di Dailybasket il più grande degli in bocca al lupo, ce ne sarà bisogno!

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Istant Replay (courtvisionanalytics.com)

Istant Replay (courtvisionanalytics.com)

Istant Replay: ed eccoci di nuovo qua! L’italiano, si sa, gode a criticare e vive il lunedì come il giorno delle mille moviole ma, certe volte, non criticare è davvero difficile. Durante Sidigas-Grissin Bon, a 7’36 dalla fine del primo tempo, Amedeo Della Valle ha realizzato dall’angolo il canestro del 24-35 ben oltre lo scadere dei 24”. Non contestiamo l’errore arbitrale, che comunque c’è stato ed è giusto venga riportato ed analizzato dagli organi competenti per cercare di evitare in futuro simili sviste, o l’influenza del canestro di Della Valle sull’esito del match che poi si è deciso solo nell’ultimo quarto, quanto piuttosto il regolamento che si da questa stagione ha ampliato l’uso dell’istant replay a tutte le gare di Serie A (in precedenza era limitato a Supercoppa, Final Eight di Coppa Italia e Play Off), ma limitandone l’uso nella specifica di tiri entro il tempo di gioco agli ultimi due minuti del quarto periodo. È, insomma, come avere la l’asciugatrice in casa ma non usarla sperando che le lenzuola si asciughino sotto il temporale!

Akele in difesa ( Foto Alessandro Montanari 2014 )

Akele in difesa ( Foto Alessandro Montanari 2014 )

Akele vs Venezia: dopo il tanto parlare di fine estate, ed il lungo silenzio dei mesi successivi, pare essersi definitivamente chiuso lo spinoso caso della contrattualizzazione di Nicola Akele da parte della Reyer Venezia. Il giovane talento nativo di Montebelluna ha lasciato l’Italia con destinazione Bradenton, Florida, dove lo aspetta la IMG Academy nella speranza di mettersi in mostra per ottenere una borsa di studio collegiale e calcare nel 2015-16 i parquet della NCAA, con il veleno in bocca. Le pesanti dichiarazioni raccolte dal collega del Corriere dello Sport Andrea Barocci, con tanto di presunti sotterfugi nel tesseramento del giovane o mancati stipendi versati allo stesso in base ad accordi di cui solo le parti in causa possono essere a conoscenza, sono state prontamente smontate dalla società orogranata con un comunicato ufficiale. A noi resta solo un grande amaro in bocca e l’impressione che da entrambe le parti si siano guardati solo gli interessi economici piuttosto che il futuro di un ragazzo dall’indiscusso talento ma che dovrebbe solo pensare ad affinare le sue giocate invece che giocare a fare il Perry Mason di turno. Nella speranza che non ci siano ulteriori strascichi giudiziari e che la consulenza di Matteo Comellini, il cui avvento pare sia stata la mina che ha destabilizzato i rapporti tra le parti, non si trasformi in un indagine da parte della NCAA che costringa Akele a dover rinunciare ai suoi sogni. Che poi, sia chiaro, un esperienza giovanile negli States, per chi ha il talento adeguato, è una manna dal cielo per i nostri giovani che da noi giocano partite farse nelle fasi regionali dei campionati giovanili e ne pagano poi lo scotto quando passano a livello senior.

Marino, GM Brindisi e Lega A (Foto Savino Paolella 2014)

Fernando Marino (Foto Savino Paolella 2014)

Fernando Marino: secondo i soliti ben informati le recenti dimissioni dell’ex patron Massimo Ferrarese dal Cda dell’Enel è stato figlio soprattutto del decisionismo autoritario imposto da Fernando Marino in varie occasioni, oltre che dei disavanzi spropositati messi a bilancio dal presidente e dei conseguenti esborsi chiesto ai vari soci e mal digeriti dalla maggioranza di questi se tanto è vero che dei dodici soci di tre anni fa oggi ne sono rimasti solo quattro. Chissà come questi avranno appreso della fiducia a tempo, si parla di 8 mesi prima di dare mandato ad un manager esterno alla Serie A, con cui si è pronunciata l’ultima assemblea di Lega riguardo la presidenza affidata a Marino solo cinque mesi fa. E chissà anche come prenderanno la messa a bilancio dei nuovi acquisti Cedric Simmons e, soprattutto, Jacob Pullen. Di certo, anche se gli ultimi risultati non entusiasmano, con l’accoppiata Denmon-Pullen coach Bucchi ha tra le mani del materiale potenzialmente devastante per la Serie A attuale e l’Eurochallenge.

Marco Bogoni, Nicola Martinelli