James White (foto Brandolini)

UPS

James White (ala, Scavolini Siviglia Pesaro) e Drake Diener (guardia, Banco di Sardegna Sassari): spettacolo e gara intensa a Pesaro, dove la Scavolini riesce a domare il Banco di Sardegna e si mantiene in corsa per il secondo posto. Quando ci sono in campo Scavolini e la Dinamo non mancano mai brani di basket spumeggiante e ricco di lampi di classe cristallina. White recita la parte del grande ex di giornata griffando una partita non solo scintillante ma anche di grande sostanza, 24 punti con un eccellente 10/12 al tiro per un 27 complessivo di valutazione. Se i sardi restano incollati ai padroni di casa lo devono invece ad un Drake Diener “incendiario”. Per una volta ruba il proscenio al “cuginetto” Travis ed esplode in uno dei più splendidi e solitari losing effort: 30 punti con 10 rimbalzi e 5 recuperi. Qui la “febbre” da valutazione sale a quota 38 ma non basta agli ospiti che ora dovranno lottare contro la Reyer per tenere stretto un comunque splendido quinto posto in regular season.

Malik Hairston

Malik Hairston (ala, EA7 Emporio Armani Milano) e Viktor Gaddefors (ala, Sidigas Avellino): semplicemente immarcabile l’ala americana nella vittoriosa trasferta biancorossa in irpinia. 27 punti, 5 rimbalzi, 4 assists e 28 di valutazione in 33′ per questo figlio d’arte che dimostra di essersi completamente ristabilito dall’ultimo infortunio. Milano è al quarto successo consecutivo, grazie anche al recupero di questo giocatore in grado di fare la differenza davvero come già dimostrato nella fase finale di Eurolega della scorsa stagione. Senza Hairston Siena non si è ripetuta quest’anno in Europa, palesando un punto debole proprio nel ruolo di “3”, divenuto invece uno dei punti di forza dell’Olimpia. Non molto da meno, quest’oggi, il giovane svedese di proprietà della Virtus Bologna ma in prestito alla società irpina. Contro un avversario non facile come Milano arriva la prestazione della carriera con 19 punti (7/8 da due, 1/2 da tre, 2/3 ai liberi), 7 rimbalzi e 7 recuperi per 31 di valutazione. Considerazione supplementare: vale la pena dare fiducia ai giovani magari non solo quando a determinarlo è l’emergenza da organico ridotto come quello di Avellino di questi tempi?

Alvin Young (foto R.Caruso)

Alvin Young (guardia, Umana Venezia) e Keydren Clark (playmaker, Umana Venezia): Venezia conquista vittoria e playoff grazie al contributo della coppia Young-Clark, ormai alla seconda stagione consecutiva in maglia orogranata. La coppia di guardie USA ha portato in dote più di metà del bottino offensivo, 43 punti, e una presenza costante in tutti i momenti decisivi dell’incontro. A rendere ancora più significativa questa prestazione il fatto che Clark venga da un periodo non brillantissimo sul piano degli infortuni, oltre che le 37 primavere ormai raggiunte da Alvin “forever” Young. Con la propria coppia d’oro dal perimetro in questo stato di grazia la Reyer si presenta alla post season come matricola terribile in grado di rendere la vita difficile a qualsiasi avversaria.

Jason Rich (foto Tonghini)

Vanoli Braga Cremona: conquista il settimo successo nelle ultime dieci gare: dall’ultima posizione di 80 giorni fa, oggi occupa il 13° posto a sole quattro lunghezze dall’ultimo poto utile per partecipare ai playoff che difficilmente potrà raggiungere a causa della ristrettezza dei tempi. L’elemento che ha cambiato la stagione dei lombardi negli ultimi due mesi e mezzo si chiama Jason Rich, americano di classe e sostanza: e se fosse stato ingaggiato solo tre settimane prima? Ma l’eccellente lavoro svolto da Attilio Caja nell’organizzazione difensiva e nel trasmettere il giusto atteggiamento e le necessarie motivazioni alla squadra, unitamente alla collaborazione pregna di professionalità ed impegno autentico da parte di tutti i giocatori, ha favorito la straordinaria rimonta che sta trasformando una stagione iniziata con il piede sbagliato nella migliore della squadra biancoblù nel massimo campionato.

Alan Voskuil

Alan Voskuil (guardia, Morpho Pianceza): segnare 33 punti in una partita è di per sé qualcosa di tutt’altro che facile, anche nella frizzante Legadue. Ma segnarli in un match in cui la propria squadra si ferma a quota 64, realizzando quindi oltre la metà dei punti di squadra con la “ciliegina” del tiro libero della staffa, è cosa veramente rara. Ci è riuscito il bomber bianco della Morpho, che in 38’ sul parquet ha infilato sei tiri da due ed altrettanti da tre aggiungendovi 3 rimbalzi e 3 assist per 30 di valutazione, ad anni luce dagli altri migliori realizzatori piacentini (Anderson e Harrison con 9). La costanza offensiva di Voskuil – non è certo un segreto – è una delle chiavi di volta per i ragazzi di Fabio Corbani, che con questa vittoria rafforzano la propria candidatura ai playoff.

Donell Taylor

Donell Taylor (guardia/ala, Trenkwalder Reggio Emilia): la Trenk passa con autorità sul campo della Conad e lo fa grazie soprattutto ad un Taylor versione extralusso, come confermano i 28 punti realizzati in 33’ con l’aggiunta di ben 8 rimbalzi, 3 assist, un recupero e addirittura una stoppata, cifre che gli fruttano esattamente un punto di valutazione a minuto giocato. Un segreto di questa Reggiana è proprio l’alternanza di protagonisti di partita in partita, ma i quasi 18 punti e 5 rimbalzi di media fatti registrare dall’ex Casale Monferrato sono una garanzia che potrebbe valere la Serie A. A due giornate dalla fine della stagione regolare, infatti, i punti di vantaggio sulle inseguitrici sono ancora 4, e già domenica nel derby contro Imola il PalaBigi potrebbe fare festa.

Patricio Prato

Patricio Prato e Trent Whiting (guardie, Aget Service Imola): Imola fa un grosso passo verso la salvezza battendo una squadra di medio-alta classifica come Jesi con un’ottima prova offensiva di squadra da 93 punti complessivi. Ben 47 di essi arrivano dalle mani dei due idoli del popolo biancorosso, Prato e Whiting, che ne mettono rispettivamente 27 e 20 con 7 rimbalzi per l’italo-argentino, 9 rimbalzi ed altrettanti assist per l’inossidabile americano, autore di una partita davvero completissima. In coppia mettono insieme ben 68 punti di valutazione sui 102 di squadra, firmando i momenti migliori dell’Aget e mettendo ancora una volta il proprio marchio a fuoco sulle gioie del club romagnolo.

DOWNS

Marco Calvani (foto Brandolini)

Acea Roma:Non posso accettare di essere umiliato perché qualcuno in campo tira il culo indietro”. Queste le parole con cui Marco Calvani ha commentato la brutta sconfitta subita dalla sua Acea per mano della Reyer Venezia. Parole dure, inequivocabili, specchio di uno spogliatoio ormai allo sbando con il solo obiettivo di concludere il più velocemente possibile la stagione. Per una società dal futuro incerto ed ancora in lotta per un posto ai playoff non è certo il modo migliore di attirare nuovi investitori, né di ripagare gli sforzi fatti da un presidente generoso come Claudio Toti nel corso degli ultimi anni.

Nando Gentile

Prima Veroli: delusione che non si limita alla capitale nel Lazio. Anche a Frosinone, infatti, si consuma una tragedia sportiva per la Prima, che cade in casa contro la Sigma Barcellona dopo i proclami in settimana sull’importanza del match e vede ridursi al lumicino le speranze di qualificazione ai playoff nonostante l’ennesima estate “spendacciona”. Brkic e compagni palesano difficoltà offensive e subiscono molto i siciliani fin dal secondo quarto, facendosi affondare alla fine dai tre americani ospiti (uno di passaporto italiano) che mantengono la Sigma in lotta per la quarta posizione. A questo punto è facile prevedere un’ennesima estate di processi in Ciociaria, sperando che a Veroli Zeppieri e soci non si stanchino, com’è invece successo a Roma, di finanziare un progetto che non raggiunge mai lo scopo ultimo.