La Trenkwalder schierata quasi a dimostrare la compattezza e il coraggio delle popolazioni emiliane, scosse ma non spezzate dal terremoto, al cui favore va l’aiuto del torneo “A Canestro con il Cuore” (foto Luca Montanari)

Reggio vince all’OT la semifinale del torneo a favore dell’Emilia e raggiunge la Reyer in finale

Nel quadrangolare “A Canestro con il Cuore – Il grande basket per l’Emilia” in corso oggi e domani al Pala Casa Modena di Modena, la pallacanestro è strumento al servizio di una causa onorevole e importante, dare un aiuto alle popolazioni emiliane colpite dal devastante terremoto del maggio scorso. Eppure, sarà il profumo di campionato sempre più forte nell’aria o la presenza di un simbolico trofeo in palio, il gioco e l’intensità sono già di altissimo livello e nella seconda semifinale la Trenkwalder Reggio Emilia ha la meglio della Saie3 Virtus Bologna per 82-83 soltanto all’overtime, al termine di una gara combattuta e ben giocata da entrambe le compagini. Domani le finali: alle 18.30, EA7-Saie3 per il 3° posto, alle 20.30 Trenk-Umana per il trofeo.

Quintetti base Trenkwalder RE: Taylor, Silins, Jeremic, Filloy, Cervi; Saie3 Virtus Bologna: Imbrò, Hasbrouck, Gaddefors, Smith, Rocca

Mentre la Virtus mette in mostra i gioiellini Imbrò e Moraschini nel reparto playmaker, la Trenkwalder è ancora orfana di un regista titolare, con Cinciarini protagonista con la Nazionale azzurra e il neo-acquisto Dominic James (play di 180 cm da Marquette, campione serbo con il Partizan la passata stagione) in dirittura d’arrivo a Reggio Emilia, e affida a Jeremic e Taylor le responsabilità di regia. L’ala serba non dimentica la fase realizzativa e firma il primo canestro della gara con una buona tripla, a cui risponde per la Virtus il bel semigancio di Smith. La Trenk difende bene e riparte in transizione con l’arresto e tiro di Taylor, mentre Hasbrouck si assume molte responsabilità nell’attacco bianconero, finalizzato al meglio solo dalla tripla di Imbrò. Cervi trova un buon varco per l’appoggio sotto canestro (5-7 a 5’50” dalla prima sirena), ma Rocca subito gli rende il favore concludendo un gioco da tre punti che porta avanti i suoi. Smith sbaglia da tre, non così Jeremic che colpisce in transizione e serve a Cervi il pregevole assist per la comoda schiacciata del 8-12 a 3’44”. L’ex Ricky Minard fa il suo ingresso in campo per vedere Hasbrouck involarsi facilmente a canestro e Jeremic imitarlo poco dopo per un gioco da tre punti. La transizione biancorossa funziona bene e regala a Taylor un nuovo 2+1, mentre la Saie3 commette futili errori da vicino che la costringono, complice la potente stoppata di Silins su Smith, al 11-20 di fine parziale.

Il secondo quarto si apre con due canestri in fila dalla distanza di Slanina e le incursioni in contropiede di Moraschini e Imbrò, il cui errore da tre viene poi corretto in rete dal sempre attivissimo Rocca. Veccia non vuole essere da meno rispetto ai coetanei bianconeri e infila un buon arresto e tiro da lontano che vale il nuovo +10 sul 17-27 (6’13”). Steven Smith entra in partita con una bomba dall’angolo, ma Silins fa altrettanto e ripristina il vantaggio, allargato da Jeremic prima del time-out di coach Finelli (20-32 a 4’08”). La Trenk continua ad eseguire bene in attacco e a difendere con intensità, mentre la Virtus non riesce a concretizzare la straordinaria visione di gioco di Imbrò, talento limpido come il cristallo. Minard non trasforma l’ennesimo mirabile assist del play siciliano e lascia a Taylor l’opportunità di segnare il +15 sul 21-36 a 1’50” dal break. Moraschini pesca bene il taglio di Rocca che conclude da sotto, così come Slanina poco dopo. Ancora Rocca batte Cervi in palleggio e appoggia il lay-up che fissa il 27-40 sul tabellone all’intervallo.

La pausa negli spogliatoi sembra aver annebbiato un po’ le idee delle due squadre, impegnate nei primi minuti più a commettere falli e gettare palloni che a trovare canestri. Ci pensa il morbido appoggio di Cervi a scuotere la retina, mossa nuovamente dal jumper di Silins che porta lo score sul 29-44 a 6’32” dall’ultima pausa. I liberi di Minard e Smith riavvicinano Bologna, così come le azioni di Moraschini, che prima si incunea con grande agilità in area per firmare un ottimo lay-up mancino e si ripete poi in contropiede inducendo coach Menetti al time-out (36-44, 4’28”). Al rientro, una brutta caduta di Jeremic che batte la schiena e fa preoccupare la panchina biancorossa: l’ala serba si rialza dopo qualche attimo e rientra in panchina ma non metterà più piede sul parquet. Intanto n campo l’arcobaleno di Minard e il tiro in sospensione di Filloy lasciano sostanzialmente invariato il distacco sul 40-49 (2’30”), causa anche delle molte imprecisioni da ambo le parti, probabilmente figlie dei carichi di preparazione e dei molti impegni, ma il tenore del gioco resta apprezzabile. Cervi respinge al mittente il nuovo tentativo di Minard con una stoppata delle sue, prima che Taylor trovi il varco giusto per allungarsi di mancina e appoggiare al vetro. Ancora i liberi tengono la Virtus a contatto nell’ultimo minuto del terzo parziale in cui gli errori da sotto che hanno contraddistinto la gara mantengono intatto il punteggio sul 43-51 all’ultimo break.

Gli ultimi dieci minuti prendono il via con l’appoggio solitario di Rocca (14+10 ma anche 6 perse per l’italo-americano di Princeton) sull’assist di Hasbrouck, di poco precedente alla tripla della stessa guardia americana che si sblocca anche dalla distanza. La Reggiana è preda di qualche disattenzione di troppo e getta un paio di palloni che la Virtus non si fa pregare a trasformare e l’ennesimo contropiede di Imbrò riporta i bianconeri addirittura sul -2 e spinge Menetti ad un nuovo time-out (50-52 a 8’05” dal termine). Silins e Taylor sparano a salve da lontano, ma Smith non approfitta di due liberi per arrivare al pareggio, così lo stesso Taylor può rifarsi infilando una tripla che ridà ossigeno alla Trenk. Gaddefors smarrisce il pallone in attacco e lo ritrova al termine dell’azione in fondo al canestro grazie al magico arcobaleno disegnato in area ancora da Taylor e questa volta è Finelli a sospendere la partita (50-57, 5’50”). Smith finta il tiro da tre e si infila bene in area fino al canestro, Hasbrouck sfrutta un’altra transizione e si ripete con la tripla che conclude la rimonta bianconera e porta al pareggio a quota 57. Taylor non ci sta e in rovesciata firma il nuovo vantaggio biancorosso, ma è sempre il contropiede l’arma vincente della Virtus, con Moraschini a schiacciare la plastica affondata. Per la Trenk è uno one-man show firmato Taylor, il cui jumper viene però neutralizzato dalla tripla dall’angolo di Imbrò che regala il primo vantaggio Saie3 del secondo tempo sul 62-61 (1’25” al termine). Slanina dà manforte al compagno, alimentando un continuo alternarsi di comando fra le due squadre che accende gli ultimi secondi di gara, ma a ricreare l’equilibrio ci pensano le splendide triple di Filloy e Hasbrouck: il punteggio si ferma sul 66 pari e non cambia più fino alla sirena. E’ overtime.

I cinque minuti supplementari vedono le due squadre giocarsela grazie alle abilità offensive, con molti punti e pochi errori come poco usualmente accade nell’overtime. E’ la tripla di Silins il primo canestro a sparigliare la situazione, i liberi di Taylor allargano il divario, ma Smith non molla e corregge il pallone stoppato da Cervi per il nuovo -3 (73-76, 1’41”). Slanina riallunga con due tiri dalla lunetta ma Hasbrouck risponde da tre, dando la possibilità del pareggio o del sorpasso a 43” dalla fine (76-79). E’ nuovamente parità grazie all’ennesima tripla di un Hasbrouck lento a carburare in avvio, ma ormai infuocato al tiro e deciso a portare a casa la vittoria (25 e 6/13 da 3 per l’ex Siena University). Anche Filloy non vuole perdere e colpisce ancora da tre, ma ancora Hasbrouck firma il sorpasso bianconero con un gioco da tre punti di pura ostinazione. L’ultimo possesso è per la Trenk, la palla vaga sul parquet e viene catturata da Slanina che subisce il fallo di Imbrò e va in lunetta per i liberi decisivi a 2” dal termine: il lituano non sbaglia (16 punti per lui) e l’Ave Maria di Hasbrouck non trova il canestro. Vince la Trenk 82-83 e si prepara alla finale contro l’Umana Venezia, vincente per 88-92 sull’EA7 Milano.

Most Valuable Player Donell Taylor

29 punti, 10/21 dal campo e 10 rimbalzi, lo straripante bottino del mago di Washington, impegnato anche in regia quasi a tempo pieno, ma incisivo e lucido in attacco al meglio delle sue possibilità. Se fosse in grado di mantenere questa concentrazione con continuità, sarebbero giorni felici per coach Menetti… Focused.

Pagelle Trenkwalder RE: Jeremic 6.5, Taylor 8, Defant 5.5, Veccia 6, Filloy 6, Slanina 6.5, Cervi 6, Silins 6.5, Urbutis 5.5; Saie3 Virtus Bologna: Gaddefors 5.5, Imbrò 7, Moraschini 7, Rocca 6.5, Minard 6, Smith 6.5, Hasbrouck 7.5.