Pietro Aradori, migliore in campo (Foto M. Marengo)

Pietro Aradori, migliore in campo (Foto M. Marengo)

MANITAL AUXILIUM CUS TORINO

D. Robinson: mette ordine alla squadra e si prende molte responsabilità offensive a inizio partita, poi cala come il resto della squadra nella seconda parte e sbaglia più del dovuto. 5,5

I. Miller: Pare più maturo e consapevole dei propri mezzi rispetto alla scorsa stagione, anche se alcuni difetti difensivi restano e la mira non è delle migliori. 5

A. Dawkins: All’esordio in Serie A, l’ex Duke appare un po’ timido, prendendosi poche responsabilità offensive. Dopo un precampionato da protagonista, ci si aspettava qualcosa di più. 5

S. Mancinelli: Inizia in sordina poi ha alcuni lampi che servono a mantenere Torino in partita nel secondo quarto. Deve ancora entrare in forma completamente, ma sui due lati del campo quando accende è una pedina fondamentale dello scacchiere di Bechi. 6+

N. Ebi: Fatica all’inizio commettendo due falli e pare poco in partita nel primo tempo, ma è il lungo di Torino che dà quella dose di energia che sotto le plance manca. 6

D. Ivanov: arrivato da poco pare comunque essere già molto cercato dai compagni. Ha il difetto di non concludere quando arriva al ferro ma di cercare sempre di far riuscire la palla. 5

G. Rosselli: In una partita persa di 24 punti, Rosselli ha un plus/minus di -2 in 22 minuti di gioco. Le statistiche non sono tutto e una statistica presa songolarmente vuol dire poco, però è emblematico di come sia un giocatore fondamentale per la sua squadra. 6,5

J. Giachetti: Dà l’anima in difesa ma fatica in attacco a battere il suo uomo. Come l’anno scorso ancora non è al top della condizione, ma arriverà anche il momento in cui salirà di tono. 5,5

Stefano Mancinelli e Achille Polonara (Foto M. Marengo)

Stefano Mancinelli e Achille Polonara (Foto M. Marengo)

T. Fantoni: gioca troppo poco per capire se quest’anno, come la scorsa stagione, il neo capitano torinese può essere un giocatore importante per Torino. NG.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA

S. Gentile: Meno intraprendente della versione vista alla Supercoppa Beko 2015, Gentile fa comunque il suo per mettere in ritmo i suoi compagni. 6,5

P. Aradori: Parte forte e non si ferma più, continuando a segnare con una naturalezza da fare impressione. Bomber vero. 8

R. Kaukenas: La classe non ha età e Rimantas Kaukenas è lì a dimostrarlo in campo, con giocate essenziali e importantissime per Reggio. 7,5

A. Polonara: Dopo l’ottima stagione scorsa, Polonara ha ormai raggiunto una maturità che gli permette di essere un giocatore decisivo e con una sicurezza disarmante. 7,5

D. Lavrinovic: Un lungo così, capace di essere determinante in post e di allargare il campo con le sue triple, è merce rara. E nonostante l’età il lutuano è ancora un interprete di altissimo livello. 7

A. Della Valle: Il figliol prodigo fa una partita chirurgica e ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo offensivo. 7

V. Veremeenko: Fa il suo, facendo a sportellate sotto canestro e mettendo sempre in difficoltà i lunghi torinesi, grazie alla posizione profonda che riesce a prendere in attacco. 6,5

A. De Nicolao: Il ritorno in Serie A per il play ex Verona è quasi indolore e la sua velocità mette in non poca apprensione gli esterni che devono prendersene cura. 7

O. Silins: ha ancora poco spazio, ancora in condizioni non ottimali dopo l’operazione subita in estate. C’è da scommettere però che diventerà un giocatore importante. 6

A. Pechacek: Scampoli di partita per lui, che allunga la rotazione dei lunghi reggiani non incidendo troppo. NG.