Riccardo Paolini: “Difficile commentare una partita finita così dopo un quarto in cui la squadra ha espresso il suo miglior gioco dall’inizio del campionato. Dopo una buona partenza siamo stati troppo altalenanti soprattutto nell’esecuzione dei movimenti offensivi:  e nel campionato italiano non è abbastanza per vincere. Servono 40 minuti di intensità e noi non lo abbiamo fatto. Pistoia ha vinto e ha vinto con merito. Dobbiamo continuare a lavorare e migliorare l’esecuzione dei giochi offensivi. Dobbiamo giocare 40 minuti ed essere più duri e intensi.  Troppe penetrazioni, troppo facili nell’ultimo quarto hanno deciso la partita. Deficit nel reparto lunghi? Io penso sempre di squadra. Abbiamo perso di uno, hanno segnato tanto e con ottime percentuali da due ma non solo coi lunghi. Può essere vero ma pensare a reparti non ci porta da nessuna parte e non ci fa crescere.”

Vincenzo Esposito: “Con le due vittorie, posso dire di aver iniziato col piede giusto. C’è tanto da lavorare ancora, ma è un problema abbastanza comune quando hai giocatori giovani, come a Pesaro sanno bene. Nonostante la vittoria, dobbiamo ripartire a lavorare per salvarci. Questo è il nostro principale obiettivo: abbiamo uno dei budget più bassi, siamo tra i più giovani del campionato. Credo però di avere in mano il materiale giusto. Avevo messo in preventivo uno schiaffo come quello ricevuto e l’importante era la reazione. Rientrare in partita non è solo una questione tecnica ma anche di carattere, atteggiamento e volontà. E questa squadra ha dimostrato di averne. Ho capito che la partita si poteva vincere, perché non abbiamo commesso errori nei numerosi momenti di riavvicinamento. Questi ragazzi hanno qualcosa dentro, e questa partita ci ha dato occasione per tirarlo fuori.”